Famiglia Aldo Netti e famiglia Lanari Aldo Netti (Aldobrando) nato a Narni il 1 gennaio 1869 morto a Roma il 15 luglio 1925. questa lapide si trova al cimitero di Orvieto Famiglia Netti Aldo Nonno Aldobrando Netti
Padre Pietro Netti aveva due sorelle che probabilmente si imparentarono con i Lanari (avevano un mulino vedi documento) sorelle Netti Aldobrando Netti nato nel 1969 muore a Roma il 15 luglio 1925, aveva un Fratello di Nome Alfredo che poi erediterà la ditta Netti di Orvieto. Gli eredi di Netti sono ora a Roma una discendente si chiama Maria Netti. Dal documento trovato si nota che Maria Netti in Lanari ( sorella di Pietro ?) quale affittuaria del mulino Cotogni di Stifone prende una multa per avere sottratto l’acqua alla officina elettrica comunale siamo nel 1893 e l’impiegato è un certo Tarchi G. Dall'articolo per la morte di Netti si legge che tra i familiari che seguono il feretro c'è oltre al fratello Alfredo, il nepote Geometra Lino Lanari .
Netti Alfredo Fratello di Aldo Netti Nato il 16-maggio 1874 Da Pietro Netti e Foschi Maria Sposa ad Orvieto Francesconi Beatrice il 21 aprile 1919 Muore a Roma 5 settembre1958 Netti Aldo prende il nome dal nonno di Nome Aldobrando proprio da lui derivano anche case e molino Dal documento si legge che Netti Aldobrando aveva una parte del molino dei Conti Mancinelli e Netti Aldobrando fu Francesco questo essendo un documento del 1820-30 si doveva quindi riferire al nonno del nostro Ingegnere Netti. Da questi documenti si nota anche che la casa paterna di Netti aveva anche un annesso diroccato e dalle ricerca si è trovato essere proprio al centro del paese di fianco alla chiesa.
Il mulino probabilmente è quello della Morica che Netti venderà poi al Comune di Narni.
Famiglia Lanari
LANARI Quintilio , tra coloro che costruirono la centrale di Montoro responsabile della centrale di Montoro della Valdarno anni 1910-1915 1930 nato 1890-1900 in realtà da successi studi abbiamo trovato che
Quintilio Lanari 28 Apr.1897- 2 Apr. 1972 sorella maestra camporesi tecnico macellari onofri Lanari Giuseppe mugnaio e responsabile del mulino elettrico di Narni dal 1910 al 1920 R: famiglia Lanari e storica sulla elettrificazione a Narni allora provo a fare un breve riassunto la famiglia netti di Stifone aveva il capostipite in Aldobrando vissuto nel 1800 questo ha almeno tre figli Pietro Maria ed un’altra Sorella . Maria Netti Sposa Lanari , probabilmente anche l'altra sorella sposa un Lanari. Ritroviamo poi intorno al 1910 due Lanari un Giuseppe Lanari titolare del mulino comunale dentro Narni ed un Quintilio Lanari che lavora alla costruzione della centrale di Montoro . poi intorno agli anni 1950 il Lanari che tu citi (responsabile della Centrale di Montoro) era Lanari Elio , fratello di Alberto padre di Maria Lanari Consigliere comunale attuale. Risposta di Federico Lanari mi mancano dei pezzi che forse tuo padre mi potrebbe aiutare a trovare ....... bene è così.Giuseppe Lanari, sepolto tra l'altro proprio a Gualdo, il mio paese, è tra questi il mio parente più prossimo.ti metto in contatto con mio padre.se vuoi puoi darmi il tuo telefono e ti faccio chiamare, di modo che riusciamo a ricomporre tutti i tasselli mancanti. Risposta di Maria Lanari Scusami Giuseppe, volevo aggiungere che per il mulino elettrico non so.....forse ti riferisci al Mulino di Funara??? non produceva energia ma movimentava la macinazione delle olive e della farina....se è quello bè lì c'erano gli altri fratellio di mio zio ...quindi mio padre e la sua famiglia (mia madre e le mie sorelle) per capirci io insieme alle mie due sorelle sono nata proprio a Funara e ci sono vissuta sino all'età di sette anni.....sul mulino, eventualmente, potrei parlarti e molto magari ci sentiamo telefonicamente o meglio facciamo una chiacchierata a quattrocchi quando lo desideri... Gianfranco Canali Il potere e il lavoro. Notabili e imprenditori, contadini, operai e antifascisti a Narni dall'Ottocento al dooguerra. Indice Presentazione Renato Covino CLASSI LAVORATRICI E MOVIMENTO OPERAIO TRA OTTO E NOVECENTO Bibliografia essenziale Inserto fotografico LA CITTÀ MODERNA: FORZE SOCIALI, POLITICA E ISTITUZIONI FASCISMO, ANTIFASCISMO, RESISTENZA E DOPOGUERRA
Bibliografia essenziale Lettera del fascista Elio Lanari Ordine del giorno della sezione socialista di Narni (giugno 1922) La situazione operaia a Narni: un esposto all'onorevole Rossoni Racconto di Maria Lanari Reodante Lanari sposa Tullia Formichetti? È nato circa nel 1870 quindi coetaneo di Aldo Netti e parente di Quintilio. Hanno 6 figli 3 maschi e tre femmine Alarico Elio Alberto (nato nel 1914 è il piu’ piccolo) Alarico ha un mulino e muore giovane , senza una gamba (incidente con Piccioli padre di Angelo che gli spara per sbaglio) Alberto continua il lavoro al mulino di Funara nel periodo della guerra è un mulino molto attivo ha anche una segheria , macina olio e grano ( ha anche delle turbine proprie ) quando il magazzino del grano è libero ci si facevano delle feste ci andava anche la famiglia Contavalli. Nel 1955 per dispetto gli forano tutti gli orci pieni di olio che fa a finire nel fiume per questo i lanari devono restituire i soldi ai contadini e devono chiudere il mulino. Alberto va in Francia a tagliare i boschi . Alberto ha 4 figli tre femmine ed un maschio (Tullio che ora vive in Svizzera) le femmine sono : Maria , Rosanna e Franca, la piu’ grande ha 70 anni Maria ne ha 60 ( del 1949) . La loro madre è una Pasquini parente di Nando vecchio repubblicano . Elio è il direttore della centrale di Montoro ha una vita avventurosa nasce agli inizi del 1900 (tra il 1900 ed il 1910 ) è un fascista convinto lavora prima nella centrale poi parte per la guerra d’Africa come volontario e va in Libia . Quando torna va a lavorare con la valdarno in toscana siamo dopo la guerra e quindi circa nel 1945-50 torna a Narni e diviene direttore della centrale di Montoro fino alla nazionalizzazione dell’Enel nel 1960. Maria ricorda che da bambina andava alla villa del direttore suo zio attualmente sede della comunità incontro di don Pierino. Ricorda anche le anguilla che mangiava quando pulivano i vasconi della centrale . Elio ha vari figli Franca e Carlo che ora ha 70 anni ed è emigrato in svizzera da giovane è tornato da una decina di anni probabilmente quando è andato in pensione. Quintilio Lanari ……………………. Guido Angeli nato nel 1927 racconta Indice dei nomi di persona stifone : torquato sposato con zaira natali detta la contessa nipote menichino morica lavora un certo mazzoni griglia alla morica alcune costruzioni sono state distrutte per rifare il canale ed opere di presa che da Stifone porta a Montoro. Lanari Giuseppe mugnaio e responsabile del mulino elettrico di Narni dal 1910 al 1920 Il padre di Netti aveva una sorella Netti di cui abbiamo trovato un documento Netti e Lanari hanno sposato due Lanari Camiciola custode diga Recentino Racconta Carlo Lanari nato nel 1931 Figlio di Elio Lanari Direttore centrale di Montoro dal 1953 al 1964 Prima dipentente dal 1929 quando entra nella Selt Valdarno alla centrale di Nera Montoro Insieme a suo cugino Quintilio Lanari che partecipa anche alla costruzione della centrale . Lanari Quintilio dovrebbe essere sepolto a Narni è della stessa età circa del cugino Elio quindi dovrebbe essere nato a cavallo del 1900 sicuramente lavora a Montoro come dirigente sotto il direttore Bottardi podestà di Narni e dirigente della centrale fino al 1941 in questa foto Bottardi ed elio Lanari dentro gli uffici di Nera Montoro in quel periodo lavorano alla centrale di Nera Montoro Macellari , Morganti Fratini Evaristo (cugino della moglie di Carlo lanari)ed una ventina di persone su tre turni piu’ i responsabili delle dighe di Recentino . Quintilio lavora all’ufficio tecnico e nel 1939-40 viene promosso come responsabile delle centrali in alto Adige con sede a Bolzano (Val Venosa ) (verificare le date esatte). Lanari Elio 1904 –1972 ha sei fratelli Albero – Alarico- Elio Celestina- Esterina- Claudia Suo padre si chiama Reodante e dovrebbe essere nato nel 1880 circa. Potrebbe aver sposato una Netti. Reodante Lanari padre di Elio e Alberto ed altri... Lanari Elio è un fascista convinto Lanari Sposa nel 1929 Emma Ponta ed Ha tre figli Carlo – Elena e Maria Vittoria .nata nel 1937( vittoria in Africa orientale) Elio entra nel 1929 alla centrale di Nera Montoro dove resta fino al 1936 quando parte come volontario per l’Africa Orientale Somalia ed Eritrea resta fino al 1937-38 poi torna a Narni fino al 1945 quando viene deportato nel campo di concentramento di Padula in Calabria a seguito della vittoria degli alleati nella seconda guerra mondiale. A tale proposito Elio racconta che loro vivevano nella Centrale presso le case dei Dipendenti sotto la palazzina del direttore e in quella zona c'erano 5-6 Tedeschi che presidiavano la centrale e poco prima di partire non la fecero saltare , ma chiesero di rompere i vetri della sala macchine per fare vedere alle ss che la centrale era fuori uso , in realtà parte dei vetri erano saltati per le mine fatte brillare per realizzare la prima parte della condotta nuova per recentino, che si trova all’estrema destra di chi guarda e la galleria veniva usata come rifugio anti aereo durante i bombardamenti alla stazione ed al vecchio ponte che collegava montoro a stifone. Elio ritorna dopo il 1947 e viene riassunto dalla Valdarno che però lo manda a Livorno in una centrale a carbone dove rimane fino al 1953 quando torna come direttore a Nera Montoro e va a vivere nella palazzina del direttore attuale sede della Cominità incontro di Don Pierino. Elio è direttore dal 1953 ad ottobre 1964 quando va in pensione . Un ricordo del figlio è la cattura dei capitoni sulle griglie di recentino , che erano una specialità per quei tempi che li facevano alla brace.
Visita di Mussolini a Montoro per l’inaugurazione del villaggio di montoro 1937-38 con piscina alloggi e scuola montessori . Si narra anche della visita a Stifone quando allargano il muro per fare passare la macchina. Carlo Nanari nasce a montoro nel 1931 nel 1953 lavora a Livorno poi nel 1957 parte per la Svizzera per specializzarsi in strumenti di misura per centrali elettriche va a Zugo (ZUC) tra Lucerna e Zurigo lavora con la ditta Landis & Gyr Fino al 1992 quando va in pensione e torna a Narni ha due figli un maschio e duna femmina che viivono ancora in Svizzera la mofglie è di Narni e si chiama Fratini lo segue in svizzera dal 1953 . Un nipote si chiama Latini maurizio ed ha circa 45 anni ha fatto delle ricerche sulla famigli a Lanari. Mulino di Funara Notizie simili a quelle di Maria si ricorda bene della segheria e del fiume che passava sotto la casa dove vivevano tutti insieme. Altri mulini a Narni Scalo Mulino dormi vicino alla madonna del ponte. Mulino Perotti. Famiglie netti e Lanari Dalle tombe di Famiglia si nota Famiglia Oreste e Settimio Lanari Rosa Palazzi in Netti 1831- 20 agosto 1885 David Netti 7 nov. 1851- 20 agosto 1885 Marina Netti 6 gen. 1822- 14 febb 1890 Domenica Netti 1848- 6 magg. 1903 Romualdo Netti
Maria Netti in Lanari 24 nov. 1864- 6 giug. 1916 Rosa Lanari 3 magg. 1892 – 14 Agos. 1922 Settimio Lanari 17 sett.. 1867 – 26 Agos. 1923 Maddalena Netti Vedova Lanari 29 magg. 1866- 6 nov. 1931 Luisa Lanari 1 feb. 1886- 25 marz. 1932 Oreste Lanari 20 sett. 1859- 9 luglio 1933 Quintilio Lanari 28 Apr.1897- 2 Apr. 1972 Valmiro Lanari 17 lug. 1925 29 marzo 1971 Igino Lanari 4Agosto 1892- 18 Lug. 1967
Lanari Elvira Ved. Cecchini (fuori ) 4 Luglio 1890- 26 Marzo Lug. 1975 Si possono fare ipotesi tra matrimoni avvenuti tra la famiglia Netti e Lanari. In particolare viste le date di nasciata sicuramente le, "cugine o zie" di Aldo Netti si sono sposate con dei Lanari infatti Maria Netti Del 1864 potrebbe essersi sposata con Oreste o Settimio Lanari che sono del 1859 e del 1867 , stessa cosa si puo' dire per Maddalena Netti Vedova Lanari che quasi sicuramente si è sposata con Settimio essendo morto questo nel 1923 quindi prima delle due sorelle. Per Maddaelna sappiamo anche che era figlia sicuramente di Romualdo Netti figlio di Aldobrando , nonno dell'ing. Aldo Netti.. Maddalena era figlia di Rosa Palazzi in Netti che quindi era moglie di Romualdo Netti che era figlio di Aldobrando Netti e Rosa Ciatti ( e vedovo di Palazzi Rosa) potrebbe essere il padre di Pietro Netti e nonno di Aldo Netti) Infatti Romualdo è del 1823 Pietro dovrebbe essere del 1845-1850 per avere poi Aldo nel 1869. Netti Romualdo abitava la numero 22 di Stifone mentre Maddalena abitava al numero 50 .
Molto interessante per la storia della centrale di Montoro un articolo trovato da Carlo Lanari scritto dal padre Elio nel 1955
questo il testo
L’impianto idroelettrico di Nera Montoro Articolo di Elio Lanari Notiziario Mensile Selt Valdarno Aprile 1955 A nord di Terni , città dell’acciaio e dell’energia elettrica, nella piana circondata dai verdeggianti monti delle ultime propaggini dell’appennino umbro, il fiume Nera si svolge serpeggiando pigramente quasi a riposarsi dell’immenso sforzo sostenuto per produrre , precipitando attraverso opere ciclopiche e macchinari rombanti , enorme energia nelle numerose centrali sorte a nord della città. Proseguendo il suo cammino il fiume, passando tra i ruderi ancora imponenti del ponte d’Augusto , entra in un’ultima strettoia dominata dalla città di Narni , patria del Gattamelata ed ancora ricca di vestigia romane e di bei monumenti dell’antica Narnia. In fondo alla valle esisteva nel 1905 un vecchio mulino , si dice costruito nel 1800 , composto di sette palmenti ognuno azionato da una turbina di legno ad asse verticale "Retrecine" che utilizzava le acque del Nera con una rudimentale opera di presa. Questa località denominata Recentino sull’allora via Funaria venne nel 1911 scelta per la costruire uno sbarramento di derivazione per utilizzare le acque del fiume in potenti turbine poste a circa 3 Km. Più a valle e precisamente allo sbocco della vallata presso la stazione di Nera Montoro. A valle di Recentino nell’alveo del Nera scaturiscono numerose e copiose sorgenti , alcune delle quali di rinomata proprietà medicamentosa (Lecinetto, Fico ecc.) aventi portata complessiva di circa 12 mc/sec. Un vero fiume che esce dal sottosuolo e che alimentava , sul principio del secolo , in una borgata denominata Stifone , alcune industrie primordiali ed latri molini del tipo di quello già descritto a Recentino , nonché vecchi impianti idroelettrici come la centrale della Morica della Soc. UNES della potenza di 250 HP e quella del Comune di Narni sulla sorgente Stifone di 150HP. A valle della borgata venne costruita nel 1936 la diga di Stifone creando un bacino di invaso di 350.000 mc. le cui acque, derivate in galleria , vennero utilizzate nella centrale di Nera Montoro con nuovo macchinario generatore. Negli anni 1949-50 fu poi ultimato e messo in funzione un nuovo ampliamento (VI gruppo) consistente nella costruzione di una nuova galleria di derivazione da Recentino e nell’installazione di un nuovo gruppo da 14 MVA. L’imponente complesso della centrale si sviluppa in riva sinistra del fiume quasi di fronte alla stazione ferroviaria di Nera Montoro , più in alto si vede la vasca di carico con le 6 condotte forzate che alimenta le rispettive turbine e giù gli scarichi restituiscono al fiume l’imponente massa d’acqua che 10 KM più a valle andrà ad ingrossare il "biondo" Tevere. I sei gruppi installati hanno una potenza complessiva di 42 MVA. La produzione della centrale è di circa 150 milioni di KWh annui, viene in parte fornita al Comune di Narni per la distribuzione locale , in parte fornita alla Terni per il vicino stabilimento chimico, in parte alla soc. Romana e il rimanente viene trasferito in Toscana per mezzo di 2 linee a 60 KV collegate a Chiusi con le reti della ns. Società e della Soc. Terni. Le fotografie riprodotte danno un’idea dell’impianto che meriterebbe però di essere visitato , oltre che per la sua mole e la sua importanza , anche per le attrattive turistiche del luogo. Per quanto distratto e frettoloso il viaggiatore potrà ammirare il mistero che emana la vallata del Nera. Sarà forse il colore scuro foglie che incupiscono la cristallina limpidezza delle acque delle sorgenti, sarà forse la grandiosità dello stabilimento elettrochimico mostruoso divoratore di carbone o il biancore calcareo di Narni che spicca dall’alto fra la vegetazione quasi nera, ole grotte scavate in alto tra le rocce , sede di antichi eremiti che popolavano questa terra di santi. Si respira quasi con l’aria la storia di antiche grandezze che ci lascia un senso di rispetto per questi luoghi . E’ forse questo senso di rispetto che durante l’ultima guerra , unito all’azione efficace inspirata al personale dal suo attaccamento alla centrale , ha contribuito a fermare la mano ai tedeschi che ritirandosi , avevano l’ordine di distruggere gli impianti sul loro cammino. Il fatto si è che la centrale ne è uscita incolume unica, tra quelle della Società e ha contribuito notevolmente alla ripresa dell’attività, quando dopo il passaggio del fronte, si è trovata quasi priva di energia. E. Lanari
per informazioni su Aldo Netti
Centrali a Tuscania sul fiume Marta Le centrali idroelettriche di Narni Trasformatori e linee su Narni
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