Relativamente al Mulino Elettrico di Narni

Il mulino elettrico Comunale fu da subito pensato da Aldo Netti , tra le prime applicazioni possibili della elettricità, infatti con la corrente elettrica si poteva delocarizzare il concetto di mulino , potendolo inserire non solo presso le rive di un fiume , ma in un qualsiasi posto raggiunto dalla corrente elettrica .

Per questo fu subito progettato un mulino elettrico dentro il centro abitato di Narni , che potesse servire per tutto il Comune . Si trovano tracce in archivio   fin dai primi consigli comunali , che avevano iniziato ad interessarsi alle "officine elettriche" di Stifone.

Interessante anche della documentazione del 1904 con i regolamenti ed il personale addetto al mulino, che spesso si lagna per la mancanza di corrente elettrica o la discontinuità di essa.

Il personale è costituito

da un mugnaio che prende 100 lire al mese

da un sotto-mugnaio che prende 50 lire al mese

(poi si lagnerà ed arriverà a 60 lire)

anche il personale addetto all’officina elettrica viene retribuito con 30 lire mensili per lo straordinario diurno.

Nel 1909 occorre mettere mano alla ristrutturazione del mulino cambiando trasformatore e parte degli ingranaggi e delle mole. Ci sono molte lettere e delibere che trattano questa ristrutturazione. Non si bada a spese e oltre al necessario viene inserito anche un apparato telefonico .

Dopo il restauro il prezzo richiesto per l’affitto dei cinque anni dal 1910 al 1915 è di lire 12500. La gara è bandita con asta pubblica e vine pubblicata sul bollettino ufficiale , viene pero’ ripetuta piu’ volte per assenza di offerenti.

La lunga trattativa vede vincitore Giuseppe Lanari ., il contratto viene regolato da un lungo capitolato in 32 punti.

La Famiglia Lanari ha un ruolo importante , ricordiamo che la mamma di Aldo Netti è una Lanari ed anche il responsabile della centrale di Montoro è un Lanari . Anche per il mulino elettrico di Narni troviamo come gestore Giuseppe Lanari, anche consigliere Comunale al tempo del Sindaco Barilatti nel 1915

Giuseppe Lanari vince l’appalto del mulino dal 1910-al 1915 come documentato in archivio.

Il contratto poi gli verrà rinnovato per altri cinque anni a trattativa privata dal 1915 in poi.

Curiosità nel 1919 tra la documentazione del mulino si trova una relazione del perito Comunale , per lo spostamento di un trasformatore di corrente , da casa Frullani , in tale occasione si parla di una fabbrica di ghiaccio trasformata in fabbrica di Gassosa e che deriva in modo abusivo l’acqua comunale della Fontanella di Bucci (posta nell’attuale via Cocceio Nerva).

Molte case di Narni avevano dei trasformatori di corrente (si parla in un documento di circa nove trasformatori per le utenze del centro di Narni). Tali trasformatori erano spesso causa di contenzioso tra i privati ed il comune , infatti l’affitto per la loro collocazione all’inizio sembrava un buon affare, ma poi si rivelava scomodo, rumoroso e pericoloso).

Nel testo,  una delibera del consiglio comunale in cui tra le altre cose si precisano anche i prezzi per la trasformazione in farina di grano e di mais con dettaglio su modalità e costi.

Una preziosa testimonianza è una lettera di risposta al comune di Magliano Sabina che chiede informazioni sul Mulino elettrico di Narni  

La risposta dice piu' o meno quanto segue:

Il materiale elettrico per il mulino fu acquistato nel 1904 dalla ditta Ganz di  Budapest che diede tale materiale del valore di 11000 Lire per chiudere una vertenza relativa alla fornitura di turbine alla centrale elettrica di Narni .