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Aldo Netti

presidente della 

Camera di Commercio 

dell'Umbria

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Aldo Netti (Aldobrando)

nato a Narni  il 1 gennaio 1869 morto a Roma  il 15 luglio 1925.

Netti Aldo e  la camera di Commercio dell’Umbria 

entra a far parte di questo organismo poco prima della  prima guerra mondiale nel 1915 e grazie a questo poi si potrà presentare come deputato  al parlamento italiano. Aldo Netti è consigliere della Camera di Commercio ed arti di Foligno dal 14 dicembre 1913, poi  il 27 luglio 1916, la nomina di una commissione composta da Arcangeli, Netti, Ciprignoli e Ficarelli, ossia da due ternani, uno spoletino e un tecnico dell’industria elettrica, che avrebbe dovuto partecipare alla regolamentazione prevista dell’uso delle acque del Velino. La questione è collegata allo scontro in atto da alcuni anni tra la Carburo e la Terni e tra le due società e gli enti locali per le concessioni sul Velino

Il 17 settembre 1923 è nominato presidente della Camera di Commercio e industria dell’Umbria in Foligno. Rimane in carica fino al 5 giugno 1924, giorno in cui assume la carica di commissario straordinario dell’ente. Terrà, inoltre, l’ufficio di presidenza dell’Unione delle camere di commercio e farà parte della Commissione reale per lo studio dello sviluppo industriale di Roma.

 Aldo Netti

nasce il 1 gennaio 1869, da modestissima famiglia a Stifone presso Narni. Il padre Pietro è possessore di un piccolo mulino da grano grazie al quale mantiene, anche se in condizioni precarie, la moglie e i due gli, Alfredo e Aldo. L’adolescente Aldo Netti alterna il lavoro alla scuola. Grazie a delle borse di studio frequenta la scuola superiore, prima presso l’Istituto tecnico della cittadina di Amelia, e poi a Terni. In seguito riesce a entrare al Politecnico di Milano dove, nel 1891, consegue il diploma di laurea di ingegnere elettricista. Privo di capitali e munito solo del titolo accademico, fa ritorno in Umbria dove, in questi anni, sta iniziando il progetto per lo sfruttamento dell’ingente patrimonio idrico regionale, al ne di produrre energia elettrica. Nei primi anni di attività professionale si appoggia alla casa Ganz, che già da qualche tempo è in rapporto con aziende che operano in Umbria. Questa, ad esempio, nel 1887 ha fornito il macchinario necessario all’impianto della centrale elettrica della Società italiana elettrica della Valnerina. Nel 1892 sostenuto dalla Giunta comunale di Narni progetta e costruisce la prima centrale idroelettrica della città. Tale centrale alimenterà l’impianto d’illuminazione pubblica comunale, sfruttando le acque delle sorgenti naturali che si gettano nel Nera presso la località di Stifone. Nel 1898 costituisce la società Aldo Netti e Co. e si trasferisce a Orvieto. Qui progetta la centrale per l’illuminazione elettrica della città e, sfruttando l’energia disponibile di giorno, produce carburo di calcio. Aldo Netti costruisce impianti nel 1897 anche a Spoleto e a Ronciglione, nel 1900 a Todi, nel 1901 a Fabriano e, tra il 1901 e il 1902, a Viterbo. Con la costruzione della centrale di Spoleto, inizia a occuparsi dell’utilizzo dell’acqua del ume Velino. Entra così in contatto con il mondo politico e imprenditoriale che ruota intorno alle industrie di Terni. Per lo sfruttamento delle risorse idriche dei umi Nera e Velino, comincia in questi anni un aspro contrasto politico tra enti locali e industrie private. Società quest’ultime che godono dell’appoggio dello Stato che intende promuovere, favorendole a discapito delle comunità locali, la propria politica economica e industriale volta a tentare la modernizzazione del paese. Tale lotta per l’energia porta, negli anni trenta del Novecento, al controllo dei due bacini idrici del fiume Nera e del Velino da parte della Terni, società per l’industria e l’elettricità. È questa la società nata nel 1922 dalla fusione della Società italiana per il carburo di calcio, acetilene ed altri gas con la Società degli alti forni, fonderie e acciaierie di Terni. Gli scontti nella vicenda sono le piccole comunità della Valnerina e il municipio ternano, ma soprattutto il comune di Spoleto che è ormai marginale per quello che riguarda il controllo delle risorse energetiche del territorio. La lignite e l’acqua sono ormai quasi interamente utilizzate nelle industrie di Terni e sono gestite da imprenditori e tecnici con criteri e scopi che prescindono dalle esigenze del territorio. Aldo Netti realizzerà anche le centrali di Vetralla, Bagnoregio, San Martino al Cimino e Civitavecchia. Nel 1917 contribuirà alla costruzione della diga del Forello sul medio Tevere. In seguito alla partecipazione al consiglio direttivo dell’Associazione fra esercenti imprese elettriche in Italia, e con la costituzione nel 1911 della Società Volsinia di elettricità, la posizione di Aldo Netti si consolida e si amplia sul versante locale, ma anche nazionale. Egli entra nel Consiglio d’amministrazione della Società anglo-romana per l’illuminazione di Roma, che a sua volta acquisisce una compartecipazione nella Società Volsinia di elettricità. Stringe rapporti prima con la Società italiana per il carburo di calcio, acetilene ed altri gas, poi con la Terni, società per l’industria e l’elettricità. In questo modo amplia ulteriormente il suo giro di relazioni e affari. La Società italiana per il carburo di calcio acetilene ed altri gas, stipula nel 1911 una convenzione con la provincia di Perugia.

Questa prevede da parte dell’azienda l’impegno a costruire una linea elettrica da Terni a Perugia, che attraversi le città di Spoleto e Foligno. Il progetto dell’azienda è di vendere energia elettrica alle aziende della Toscana. Queste però rifiutano l’offerta per il prezzo troppo alto che è loro richiesto. La Società italiana per il carburo di calcio acetilene ed altri gas, vende a questo punto alla Società Volsinia di elettricità 10.000 KW prodotti nella centrale di Nera Montoro.

Aldo Netti inaugura così nel 1915 la linea elettrica Nera Montoro – Chiusi, e fa arrivare l’energia elettrica a Siena, Firenze e Perugia, dove la vende alla Società Valdarno e alla Società anonima di elettricità umbra. Senza entrare nei particolari della vicenda è importante ricordare che Foligno e Spoleto restano senza la linea elettrica e la causa tra la Terni, società per l’industria e l’elettricità (subentrata alla Società italiana per il carburo di calcio acetilene ed altri gas), e gli enti pubblici, si protrae fino al 1927 e vede la sconfitta di questi ultimi.

In tutto questo Aldo Netti realizza notevoli guadagni personali che costituiranno la base economica del proprio percorso politico. Negli anni venti del Novecento la Terni, società per l’industria e l’elettricità, di Arturo Bocciardo, con l’appoggio del fascismo, arriva a disporre liberamente delle forze idrauliche del Nera – Velino, in opposizione agli enti pubblici e agli interessi delle comunità locali. La Terni, società per l’industria e l’elettricità, detiene la maggioranza nel Consiglio di amministrazione del Consorzio del Velino, costituito per tenere insieme gli interessi pubblici e quelli privati in merito alla gestione delle acque. Nel primo Consiglio di amministrazione del consorzio tenutosi il 1 marzo 1924, Aldo Netti è tra i rappresentanti dell’azienda ternana. Va detto che anche il dibattito sulla costituzione stessa del consorzio lo vede protagonista, in quanto membro di commissioni a carattere nazionale che si occupano della materia. In tutte le occasioni Aldo Netti sarà vicino alle posizioni dell’azienda di Arturo Bocciardo. D’altra parte è ormai membro del Consiglio di amministrazione della società ternana. Aldo Netti è consigliere della Camera di Commercio ed arti di Foligno dal 14 dicembre 1913. La Camera di Commercio ed arti di Foligno, appoggia la sua candidatura al parlamento per ben tre volte. Una prima volta nel 1919, quando si presenta senza successo con il Partito liberale democratico. Una seconda nel 1921 quando si candida con il “listone” e riesce a essere eletto. Una terza nel 1924 quando è rieletto nella “lista fascista bis”. Nel 1924 Aldo Netti s’iscrive al Partito nazionale fascista. Il 17 settembre 1923 è nominato presidente della Camera di Commercio e industria dell’Umbria in Foligno. Rimane in carica fino al 5 giugno 1924, giorno in cui assume la carica di commissario straordinario dell’ente. Terrà, inoltre, l’ufficio di presidenza dell’Unione delle camere di commercio e farà parte della Commissione reale per lo studio dello sviluppo industriale di Roma. In questi anni l’ascesa politica e sociale di Aldo Netti sostenuto dalla Terni, società per l’industria e l’elettricità, e dal fascismo è veloce e solida. Aldo Netti accompagna tutta la sua attività professionale con studi tecnici di notevole importanza, spesso anticipatori di scelte future da parte d’industrie ed enti locali. Studia in particolar modo la possibilità di contemperare, utilizzando le risorse idriche umbre, le esigenze della produzione di energia elettrica con la fornitura di acqua potabile alla popolazione. Si occupa anche dello studio delle possibilità di sfruttamento idroelettrico dell’Orvietano. Il cavaliere del lavoro Aldo Netti muore, colpito da improvviso malore, a Roma la notte tra il 14 e il 15 maggio 1925. Al momento del decesso è presidente e consigliere delegato della Società Volsinia di elettricità, commissario straordinario della Camera di Commercio e industria dell’Umbria in Foligno, presidente della Società sabina di elettricità, consigliere delegato della Società telefoni umbro-tirrena, consigliere della Società elettricità e gas di Roma, della Società romana di elettricità, del Consorzio idroelettrico dell’Aniene e come abbiamo ri- cordato fa parte del Consiglio di amministrazione della Terni, società per l’industria e l’elettricità. Aldo Netti, Impianto elettrico della città di Spoleto, Tip. Marsilio Marsili, Orvieto 1898. Id., Dieci anni di vita professionale, Orvieto 1901. Id., Acqua potabile, luce e forza motrice in Amelia, Orvieto 1907. Id., Sull’utilizzazione delle piene del fiume Paglia, Orvieto 1916. Id., Sulla migliore e più vasta utilizzazione idroelettrica del Medio Tevere, Tip. Marsilio Marsili, Orvieto 1917. Id., L’Umbria idroelettrica. Conferenza al padiglione Umbro della Fiera Campionaria di Milano, Tip. Sbrozzi e !glio, Foligno, 1924. Id., Albo degli Enti e Ditte annessi all’esecuzione co- attiva dei contratti di Borsa, in “Rivista dell’Economia umbra. Rassegna mensile”, a. XXXVII (1925), n. 7, 10 luglio, pp. 165-166. Id.,

Discorso tenuto dall’on. Aldo Netti Commissario Governativo per la Camera di Commercio dell’Um bria, all’inaugurazione della II mostra Artistico-In- dustriale di Terni, in “Rivista dell’Economia umbra. Rassegna mensile”, a. XXXVII (1925), n. 6, 10 giu- gno, pp. 128-134. Id., La rovinosa applicazione delle leggi tributarie, in “Rivista dell’Economia umbra. Rassegna mensile”, a. XXXIII (1921), n. 6, 30 giugno, pp. 137-142. Id., Per l’elettri!cazione delle ferrovie dell’Italia cen- trale, in “Rivista dell’Economia umbra. Rassegna mensile”, a. XXXIV (1922), n. 7, 1 luglio, pp. 123- 129. Id., Perché l’Umbria vigili, in “Rivista dell’Economia umbra. Rassegna mensile”, a. XXXVI (1924), n. 1, 1 gennaio, pp. 1-2.

Id., Denuncia delle Ditte, in “Rivista dell’Economia umbra. Rassegna mensile”, a. XXXVII (1925), n. 3, 10 marzo, pp. 71-72. Id., Osservazioni e proposte per il trattato commerciale italo-germanico presentate dalla Camera di Commercio dell’Umbria, in “Rivista dell’Economia umbra. Rassegna mensile”, a. XXXVII (1925), n. 2, 10 febbraio, pp. 58-60. L’ex Spea. Pensare il dismesso, 7 maggio – 30 giugno 2003, catalogo della mostra a cura dell’Istituto per la Cultura e la Storia d’Impresa Franco Momigliano, Narni, 2003, p. 8. La Camera di commercio di Perugia, 1835-1995. Centosessant’anni di esperienza al servizio della comunità, a cura della Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Perugia, Perugia 1995, pp. 211-216. Storia dell’Unione italiana delle Camere di commercio. (1862-1994), a cura di Giulio Sapelli, Catanzaro 1997, p. 529. Giorgio Caputo, Fra Tevere e Nera. Energia elettrica ed autonomie locali in Umbria (1880-1970), Cispel Umbria, Terni 1992, pp. 95-100 e pp. 186-187. Aldo Netti, in “Rivista dell’Economia Umbra. Rassegna mensile”, XXXVII (1925), n. 8, pp. 167-170. Giampaolo Gallo, Ill.mo Signor Direttore, Grande industria e società a Terni fra Otto e Novecento, Foligno 1983, pp. 133-156. Daniela Crispolti, La modernizzazione dif!cile di una città e di una regione. Per una biogra!a di Domenico Arcangeli (1861-1932), tesi di laurea, Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Perugia, a.a. 1989-1990, p. 284 e p. 370. Marisa Pettirossi, “Rivista dell’Economia Umbra”. Politica e forze economiche regionali tra primo dopoguerra e fascismo in una rivista. Studio bibliogra!co, tesi di laurea, Facoltà di Lettere e Filoso!a dell’Università di Perugia, a.a. 1987-1988, pp. 194, p. 208, p. 220, p. 251, p. 256, p. 347, p. 348, p. 349. Renato Covino, Giampaolo Gallo, Le contraddizioni di un modello, in Storia d’Italia. Le regioni dall’Unità ad oggi. L’Umbria, a cura di Renato Covino e Giampaolo Gallo, Torino 1989, p. 103. Giampaolo Gallo, Tipologia dell’industria ed esperienze d’impresa in una regione agricola, in Storia d’Italia. Le regioni dall’Unità ad oggi. L’Umbria, a cura di Renato Covino e Giampaolo Gallo, Torino 1989, pp. 343-448. Aldobrando Netti. 1869-1925, a cura di Lino Patruno, Patrizia Loiali, Michele Bollettieri, Orvieto Arte Cultura Sviluppo, Orvieto 2009. Fonti documentarie Archivio storico della Camera di commercio agricoltura industria e artigianato di Perugia, Verbali delle deliberazioni degli organi direttivi camerali e consiliari, registri numero 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38.

Archivio di Stato di Terni, Archivio storico Società Terni, II versamento, registri dei Verbali del Consiglio di amministrazione della Terni, Società per l’Industria e l’Elettricità, anni 1915-1925.

Attività nella camera di Commercio a Foligno

L’unico elemento che vale la pena di segnalare è il 27 luglio 1916, la nomina di una commissione composta da Arcangeli, Netti, Ciprignoli e Ficarelli, ossia da due ternani, uno spoletino e un tecnico dell’industria elettrica, che avrebbe dovuto partecipare alla regolamentazione prevista dell’uso delle acque del Velino45. La questione è collegata allo scontro in atto da alcuni anni tra la Carburo e la Terni e tra le due società e gli enti locali per le concessioni sul Velino.

Arcangeli sarà sostituito nella seduta del 2 luglio 1923, in cui verrà eletto presidente Aldo Netti. Nel frattempo si comincia, a livello nazionale, a discutere di un nuovo ordinamento dello Stato e delle autonomie locali che coinvolgerà anche le Camere di Commercio, rendendo anch’esse meno autonome e subalterne al potere centrale

Fino al 1925, la Camera fa parte del comitato promotore dei corsi, nelle persone del vicepresidente Rodolfo Pucci Boncambi e dei presidenti Domenico Arcangeli e Aldo Netti. Con la fondazione ufficiale, (Regio Decreto-Legge 1965 del 1925), la Regia Università Italiana per Stranieri di Perugia continua a rivelare tracce di questo legame antico

Filmato https://www.youtube.com/watch?v=53_iAOmDm20

Alla luce di tale criterio - tenuto conto che presso le Camere di Commercio di Perugia e di Terni alla data del 31/03/2017, risultano rispettivamente, n. 86.704 e n. 26.441 imprese e unità CAMERA DI COMMERCIO DI TERNI Verbale Consiglio camerale n. 3 del 26/05/2017 - Deliberazione n. 3 in Umbria si delinea la necessità di un processo che condurrà all’esistenza di un unico ente camerale. Camera di commercio dell’Umbria.

altre informazioni  di dettaglio

http://www.montesca.eu/dbm/2016/09/23/netti-aldobrando/

Camera di commercio dell’Umbria a  Foligno  dal 1835 al 1926 poi a Perugia  e Terni

http://www.pg.camcom.gov.it/uploaded/Pubblicazioni/cap%201-3.pdf

 

 

introduzione

per informazioni su Aldo Netti

 

Netti Roma Deputato

Netti Roma Ferrovie

Netti Roma Discorsi vari

Netti Roma Elezioni

 

Centrale di Viterbo

Centrali a Tuscania sul fiume Marta

Centrale di Traponso

 

Le centrali idroelettriche di Narni

Centrale di Stifone

Centrale della Morica

Centrale di Montoro

Centrale di Recentino

Mulino Comunale a Narni

acquedotto dell'Argentello

Ricerca archivio Terni

Trasformatori e linee su Narni

Famiglia Netti e Lanari

bibliografia

 

 


 

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