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Personaggi  Narnesi

della guerra 1915-18

Giulio Valli (1875 - 1949) Ammiraglio, durante la sua carriera nel periodo della grande guerra 1915-1918 ebbe modo di sperimentare dai dirigibili o aereomobili, agli idrovolanti , con il supporto delle prime portaerei , per idrovolanti , all’uso dei mas e delle motosiluranti

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Giulio Valli (1875 - 1949) Ammiraglio, durante la sua carriera nel periodo della grande guerra 1915-1918 ebbe modo di sperimentare dai dirigibili o aereomobili, agli idrovolanti , con il supporto delle prime portaerei , per idrovolanti , all’uso dei mas e delle motosiluranti.

 

 

Ammiraglio Giulio Valli (1875 - 1949)

Nato il 20 maggio 1875

Morto il 9 novembre 1949

La sua vita è ben descritta nel libro autobiografico

" Tra mare e cielo" vita di un uomo fortunato ,

scritto da Giulio Valli nel 1944 e pubblicato nel dicembre 2004 .

Giulio Valli oltre a seguire la carriera militare nella Regia Marina , fu tra i primi in Italia a vedere le potenzialità della nuova arma aerea, dando grande impulso alla nascita della Aeronautica Italiana.

Durante la sua carriera nel periodo della grande guerra 1915-1918 ebbe modo di sperimentare dai dirigibili o aereomobili, agli idrovolanti , con il supporto delle prime portaerei , per idrovolanti , all’uso dei mas e delle motosiluranti.

Conobbe da D’Annunzio , che fu suo subalterno alla base aereo nautica di Sant’Andrea a Venezia con molti gloriosi piloti come Miraglia e Bologna , ebbe frequenti rapporti con il Duca D’Aosta e con il re Vittorio Emanuele, con cui fece anche ascensioni con il dirigibile. Conobbe il generale Nobile ed anche Cesare Balbo .

Ebbe l’onore di fondare la regia Accademia Aeronautica di Livorno dal 1923 al 1926 .

Prosegui poi la sua carriera in Marina diventando Ammiraglio .

Questa una breve sintesi cronologica della sua vita.

1890-95 Accademia navale Livorno crociere in sud America ed Asia

1895 imbarcato sulla corazzata Morosini va in Turchia a Smirne trova carlo Mancinelli come console italiano.

1897 Sottotenente sulla nave Maria Pia basi a Taranto e Napoli

1898 Corso superiore a Livorno si torna in accademia.

1900 Cannoniera Governolo Somalia e corno d’Africa

1901 Socio della Società geografica italiana

1901 il fratello Mario va in Cina e scrive un libro sulla rivolta dei boxer.

1915-16 Direzione servizi Aeronautici Alto Adriatico

1916 Comandante dirigibile M6

1917-18 Comandante scuola aviazione RM

1922-23 Ispettorato aviazione RM

1923 Capo Ufficio Informazioni RM

1923-26 Comandante R. Accademia Aeronautica

1925 Comandante R N Pisa

1926 Comandante RN Brindisi

1927 Comandante RN Doria

1926-28 Capo di SM dell'Armata

1929-32 Sottocapo di SM della RM

1932-34 Comandante IV div. navale

1934-35 Direttore Generale del Personale RM

1935-38 Comandante Maridipart Basso Adriatico

1941 Nomina a senatore.

Muore a Roma il 9 novembre 1949.

foto tratte dal libro

Salvat ubi lucet: la base idrovolanti di Porto Corsini e i suoi uomini : 1915-1918

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Breve descrizione delle azioni della grande guerra

 

La Scuola Aviazione di Venezia può essere fatta datare dagli ultimi mesi del 1912, quando si cominciarono i lavori all‘Arsenale Militare di Venezia e dove si predisporrà per l’ufficiale collocazione della "Regia Scuola di Aviazione".

Nel 1913 Venezia vede effettuarsi le prime sperimentazioni di volo con "idrovolanti".

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Miraglia comincerà la sua istruzione di pilota, in qualità di "osservatore", essendogli utili ed opportune le precedenti qualificazioni e studi avvenuti presso l’Accademia Navale; Egli sarà protagonista durante questa fase, di una nutrita serie d’incidenti, sia come aviatore che osservatore.

Nel periodo successivo Giuseppe Miraglia diventa la punta di diamante dell’ardita e rischiosa compagnia aviatoria di Gabriele D’Annunzio.

Nella sua opera il Notturno D’Annunzio

Cita il comandante Valli a pag. 101

A pag 30 altra citazione con Nota

Verso mezzanotte arriva il comandante Valli.

 

il comandante Giulio Valli: era il capo dell'Aviazione marittima dell'Alto Adriatico. Lo troviamo citato più volte in due taccuini del 1917, il CX (dove d'Annunzio ricorda proprio i giorni trascorsi insieme a Miraglia) e il CXI. p.31 ...

 

il 26 settembre D'Annunzio, incontrando il comandante Giulio Valli, annota: «Giulio Valli mi attende, in motoscafo. ... Altra prova legata al titolo: nelle prime pagine del Notturno, nel primo dei frammenti (« Ho messo la bocca ...

 

Verso mezzanotte arriva il comandante Giulio Valli. Si siede accanto a me. Mi parla del morto... è un uomo fine, filosofia), temprato d'ironia, indulgente, forte e flessibile, fatto per comprendere e ...

 

Verso mezzanotte arriva il" comandante Giulio Valli. Si siede accanto a me. Mi parla del morto. ... Giuseppe Miraglia, due giorni prima, gli aveva detto: « Se proponessi a Gabriele d'Annunzio di volare su Vienna, ...

 

Accludo un memorandum del capitano di corvetta Valli Giulio. [...], ma non divido la sua sfiducia sull'esito di ... Ricordato da D'Annunzio nel Notturno (in Prose di ricerche cit., I, pp. 199, 206, 346-355), nei Taccuini (cit., pp. ...

 

Titolo     Carteggio D&Annunzio - Gravina

Volume 12 di Storia e politica: Saggi e ricerche

Autori    Gabriele D'Annunzio, Manfredi Gravina, Antonella Ercolani

Curatore               Antonella Ercolani

Editore   Bonacci, 1993

Provenienza dell'originale la University of Michigan

Digitalizzato         31 mar 2008

ISBN      8875732736, 9788875732738

Lunghezza           175 pagine

 

Togliamo dal "Notturno" di Gabriele D’Annunzio, alcuni versi autobiografici: "Verso mezzanotte arriva il Comandante Giulio Valli. Si siede accanto a me, mi parla del morto. Confessa che domandato alle forze di Giuseppe Miraglia tutto quel che potevano dare e oltre. Nei primi giorni della guerra, solo, con un apparecchio miserabile, con una vecchia pistola Maser, volava contro il nemico, difendeva Venezia, esplorava Pola. Mi parla della fiducia che l’aviatore aveva in me e di quella che in me stesso m’ispirava. Giuseppe Miraglia due giorni prima gli aveva detto: se proponessi a Gabriele D’Annunzio di volare su Vienna, risponderebbe semplicemente: Andiamo, si siederebbe sul seggiolino e non si volterebbe più indietro."

 

Con questi pochi versi che valgono più di un epitaffio, il Vate ricordava l’amico appena morto, il lughese Giuseppe Miraglia, uno dei primi aviatori della Regia Marina e l’unico italiano a cui venne intitolata una ‘portaerei’.

Il 24 maggio del 1915 l’Aviazione di Marina austriaca inizia i bombardamenti su Venezia.

A fare capo da tale data, la Squadriglia Idrovolanti di Sant’Andrea comandata da Miraglia, parteciperà a molteplici ed infinte serie di azioni come primo pilota del gruppo D’Annunzio.

Anno 1918

Nella stessa giornata del 21 agosto e fino al mattino seguente, il direttore dei Servizi Aeronautici capitano di fregata Giulio Valli aveva disposto tre azioni aeree su Pola. Alle ore 16.30 tre apparecchi SIA 9b scortati da una squadriglia di idrovolanti partirono da Venezia per effettuare il bombardamento delle opere militari della base seguendo le consuete norme. Nel tratto di mare fu dislocata la scorta navale e la squadriglia di FBA di Porto Corsini vigilò su di essa fino alle ore 18, poi si avvicinò a Pola durante l’azione dei SIA. Un solo velivolo giunse sull’obiettivo, mentre l’A 110 di Lang si levò per contrastare l’azione. In serata, alle ore 20, partirono da S. Andrea una decina di idrovolanti L.3 per effettuare un’analoga incursione, sempre col supporto delle torpediniere lungo la rotta; nove apparecchi giunsero sull’obiettivo causando danni materiali e sette feriti. 

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La notte seguente, fra il 22 e il 23 agosto, da Porto Corsini partì un raid di ritorsione a cui presero parte due M.8 pilotati dal’Ensign R.B. Read e dal Quartermaster George W. Knowles che giunti su Pola sganciarono alcune bombe sull’arsenale e sugli hangar di Puntisella.

Il Resto del Carlino di domenica 25 agosto 1918, in un articolo lungo e circostanziato dal titolo "L’aviazione alleata batte senza tregua la costa adriatica", così iniziava: "L’attività aerea della Marina italiana e di quella britannica nell’Adriatico si mantiene incessante e ad esse si è di recente aggiunta l’aviazione della Marina americana che ha subito dato prova di sè". Dopo avere descritto l’episodio di Hammann e Ludlow, proseguiva: "Le opere militari di Pola ed in particolar modo gli impianti di aviazione e basi dei sommergibili sono state bombardate il giorno 21, nella notte del 22 ed all’alba del 23 da numerosi apparecchi dei quali alcuni americani. Complessivamente furono lanciate ben 4 tonnellate di esplosivo con risultati indubbiamente efficaci essendosi osservate numerose esplosioni e vari incendi. Un nostro idrovolante non ha fatto ritorno alla base".

Il 24 agosto continuarono i raid aerei su Pola: sette apparecchi sganciarono bombe incendiarie sull’arsenale e manifestini di propaganda.

 

Il capitano di fregata Giulio Valli ordinò al capitano Capuzzo la cessione immediata del comando della base e del materiale di volo agli americani, lo scioglimento della squadriglia e  il trasferimento dei suoi uomini ad altri reparti.

Solo il sergente Umberto Guarnieri rimase a Porto Corsini, su richiesta del comandante Haviland colpito dalle sue spiccate doti di pilotaggio, e continuò ad operare congiuntamente agli equipaggi americani. Gli aeroplani portavano la numerazione e le coccarde italiane e, come d’uso in quel periodo, venivano talvolta decorati con bande colorate, scritte o insegne personali. L’unica insegna che caratterizzava l’appartenenza alla U.S. Navy, accanto alla coccarda tricolore sulla fusoliera, era una capra alata recante sul fianco la scritta Navy. Fu questo il motivo per cui la base di Porto Corsini fu chiamata "goad island", l’isola delle capre.

 

 

Giulio Valli 1875-1948

Senatore nel 1939

pioniere dell’Aviazione ed Ammiraglio di squadra nella Marina Militare

Scrive il libro " Tra Mare e Cielo , vita di un uomo fortunato".

 

Vedi anche Famiglia Valli

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Anno 2012 prima guerra

Monumento ai caduti

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