Garibaldi
e circa 4000 garibaldini , partono da Roma e cercano di andare in
soccorso di Venezia .
In
questa marcia sono inseguiti dai Francesi che vengono da Roma e dagli
Austriaci che dal nord bloccano la strada .
Garibaldi
passa per Narni e si ferma da Amici e volontari
il
punto di riferimento è la casa di Filippo Valli .
Proprio
in piazza del lago venne poi posta una lapide in suo onore il 2 Giugno
1883.
Molti
Garibaldini si fermano a Narni ,
per
poi dare il loro contributo alla nostra città, come nel caso
della famiglia Barilatti.
Garibaldi
nel Narnese Amerino
Il
30 Giugno 1849
Garibaldi parte da Roma. Dopo aver posto il quartiere generale nel
Convento ternano di S. Valentino , braccato da quattro eserciti , Il
Generale chiede al Gonfaloniere di Narni di far saltare il Ponte
medioevale sul Nera che sarà fatto incendiare il 9 Luglio.
Luglio
1849 Garibaldi riprende la marcia verso il nord , i
Volontari garibaldini locali Ternani amerini e narnesi, in piccola
parte seguono il Generale gli altri si disperdono.
10
Agosto 1849 Il garibaldino Narnese Francesco
Laudadio viene fucilato a Ca’ Tiepolo , dagli
Austriaci . Dopo essere stato tra il gruppo dei più vicini
compagni di Anita e Giuseppe Garibaldi. Anita muore poco dopo nelle
valli di Comacchio e Giuseppe Garibaldi riesce a salvarsi a stento con
poche decine di superstiti.
una lapide ai garibaldini Narnesi riporta anche
altri fatti e nomi di caduti nelle varie lotte per l'unità
d'Italia .
in
essa si legge
Nel
primo centenario dell’unità d’Italia
Narni
ricorda gli eroici concittadini che nelle file
garibaldine si immolarono per la patria
Roma
giugno 1849 Subioli Vincenzo
Ca
Tiepolo 10 Agosto 1849 Laudadio Francesco fucilato dagli
austriaci assieme a Ciceruacchio
Ponte
della Valle 1860 Latini Elealzaro
Montelibretti
13 ottobre 1867
Angelucci
Romolo, Belli Placido, Del Pozzo , Flavioni Luigi, Latini
Ercole, Magari Domenico, Magari Luigi ,
Mei
Francesco, Pastaccini Domenico
Anno
1970
Con
poche parole, possiamo ricostruire eventi importanti a cui hanno preso
parte cittadini Narnesi , che hanno dato la vita per la nostra patria.
Partendo
dai moti del 1848 si passa per la repubblica romana per poi riprendere
nel 1860 con l'avventura dei Mille e la presa di parte dello stato
pontificio da parte delle Truppe Piemontesi e dei Cacciatori del Tevere.
Per
poi passare agli altri tentativi di Garibaldi di prendere Roma , tra
cui fu particolarmente triste per i Narnesi il tentativo del 1867 con
le battaglie di Montelibretti e di
Mentana.
Per
la città di Narni fu molto importante il periodo tra il 1848
e il 1849 , con il passaggio di Garibaldi e molti patrioti repubblicani
, che fuggivano da Roma , per la caduta della Repubblica Romana.
Molti
venivano dal nord e si fermarono a Narni perchè feriti , come
nel caso di Barilatti Angelo
, pittore e decoratore è oroginario di Pavia e al seguito di
Garibaldini , giunge in Umbria proprio in tale periodo .
Soggiorna prima nella città di Otricoli per riprendersi
dalle ferite riportate in combattimento, poi si trasferisce a Narni ,
dove viene accolto dai mazziniani del luogo .
Vedi
anche "scriviamo un libro" pag 63-66
Anna Stinchelli Francescangeli
In questo periodo Garibaldi si ferma a Terni per
riorganizzare le sue truppe composte da circa quattromila uomini , per
poi cercare di sfuggire a Francesi e Austriaci, che lo accerchiavano da
Nord e da sud.
Così racconta Martinori
Garibaldi si accampa a
Terni nei pressi di Finocchieto ed ordina di bruciare il ponte
medioevale sul fiume Nera, per ritardare la marcia dei Francesi.
A tale proposito è interessante leggere
la fuga da Roma di Ciceruacchio e dei seguaci di Garibaldi .
video
dal film "in nome del popolo sovrano"
Infatti Garibaldi Ciceruacchio ed anche il Narnese
Laudadio Francesco , intraprendono la marcia da Roma per raggiungere
Venezia.
Garibaldi lascia
Roma la sera del 2 luglio con circa 4.700 volontari. All'inseguimento
partono 8.000 francesi. A sud sono schierati 9.000 spagnoli e ad est
8.000 napoletani. (vedi filmato )
L'8
luglio Garibaldi è a Terni. Da nord stanno arrivando 20.000
uomini tra austriaci e toscani.
Garibaldi
si dirige a Orvieto. I francesi abbandonano l'inseguimento. Gli
austriaci li sostituscono.
Il 17 luglio
è a Cetona in Toscana. Il 23 è ad Arezzo. Supera
gli Appennini.
Garibaldi punta
a raggiungere l'Adriatico e ad imbarcarsi per raggiungere Venezia dove
si combatte ancora contro gli austriaci.
Il 30 luglio
è a Monte Copiolo, a mille metri di altezza. Sono rimasti
solo 1.500 uomini.
Raggiunge San
Marino dove scioglie i soldati, ormai ridotti a poche centinaia,
dall'obbligo di continuare nella lotta. Iniziano le trattative per la
resa agli austriaci.
Con duecento
fedelissimi Garibaldi lascia San Marino. Il 2 agosto si imbarca a
Cesenatico diretto a Venezia.
Gli austriaci
intercettano la flottiglia dei volontari.
Garibaldi ed una
trentina di volontari riescono a sfuggire alla cattura e a raggiungere
le paludi di Comacchio.
La
compagnia si scioglie per cercare di sfuggire agli austriaci.
Saranno
catturati e fucilati a Ca' Tiepolo:
Ugo
Bassi, cappellano dei garibaldini, il capitano Giovanni Livraghi,
Ciceruacchio con i figli Luigi e Lorenzo, oltre al narnese Laudadio
Francesco.
monumento
a Ciceruacchio
Garibaldi rimane
con sua moglie Anita e con il tenente Giovan Battista Coliolo.
Il 4 agosto
raggiungono Chiavica di Mezzo, sull'argine sinistro del Po. A sera,
presso le Mandriole, Anita muore per gli stenti e le
malattie.
Ricapitoliamo i principali eventi
con dei documenti della mostra del 1982 per i cento
anni dalla mortre di Garibaldi.