1860-61
Arrivano
i Piemontesi
Narni
23 Settembre 1860.
A
Narni i moti del 48 generarono un gruppo di patrioti che avevano come
centro di raccolta la casa di Filippo Valli
Tra
essi anche personaggi come Rinaldo Troili che poi diventerà
Generale .
Nato
a Narni nel 1838 morto nel 1900
Sottotenente
di fanteria nel 1859
Partecipò
alle campagne di 1859 – 60-61- 66
Ed
a quella del brigantaggio nella quale meritò la
Medaglia
d’argento.
Dal
1876 al 1877 insegnò storia militare
Alla
scuola di guerra. Colonnello nel 1889
Comandò
il primo e poi l’86° fanteria.
In
P.A. nel 1894 fu promosso maggiore generale della riserva
Nel
1898.
Troili
Rinaldo Sindaco di Narni dal 13.5.1895 al 12.9.1897
Molti
di essi aderiscono anche alla sottoscrizione per l'impresa dei Mille ,
Per l'acquisto di "un milione di Fucili", inviando Denaro a
Garibaldi (650 Franchi e 10 cent.).
Giuseppe
Cardoli si batte con Garibaldi nella battaglia del Volturno e muore a
ponte della Valle Eleazzaro Latini.
per
bloccare l'avanzata di Garibaldi da sud, l'esercito piemontese scende
in campo , con i granatieri di Lombardia e con i Cacciatori del Tevere.
questo
brano è tratto dalla mostra su Cavour , prefazione di
Roberto Stopponi.
Da
ricerche effettuate presso l'archivio storico dello stato maggiore
dell'Esercito a Roma, abbiamo trovato il dettaglio delle operazioni su
Narni .
Terni caserma Brignone
Narni
è occupata solo da poche truppe che stanno a guardia di
circa 400 prigionieri
Questo
è quanto scrive il generale Brignone
Brigata
granatieri di Lombardia
Al
signor luogotenente Generale
Comandante
in capo il corpo di occupazione
Delle
marche e dell’Umbria
Macerata(
Generale Fanti).
Terni
23 settembre 1860
Ho
l’onore di trasmettere alla Signoria Vostra l’atto
di convenzione stipulato tra il luogotenente Colonnello Pasi ed il
comandante la guarnigione della piazza di Narni , nonché il
rapporto sulla resa della rocca del prefetto Egr. luogotenente
Colonnello.
Quanto ai
prigionieri di bassa forza in numero di 50 , tutti indigeni, il
municipio di Narni avendo esternato il desiderio che continuino il loro
servizio presso il Bagno ( ndr.bagno penale quindi Carceri), per le
ragioni nell’unito rapporto citate, ciò venne
concesso , ma solo in via provvisoria.
Quanto agli
ufficiali in numero di 3 pure indigeni, avendomi essi chiesto di far
ritorno in Roma , per la strada più breve, io mi rivolgo
alla Sig. Vostra Illustrissima, onde ciò loro sia concesso ,
avuto riguardo alla nessuna resistenza che opposero, ed alla avanzata
età , sempre quando il governo non creda ammetterli al
servizio col loro grado , e lo richiedessero per istritto , e con
apposita dichiarazione
Il Maggiore
Generale Brignone .
questa
lettera era inviata al comando Generale
il
Generale di corpo di Armata Fanti
Rapporto
al
Signor
Generale Brignone
da
Narni
Terni
23 settembre 1860
Il
colonnello Pasi è l'ufficiale che viene a Narni e poi manda
al generale Brignone questo rapporto
A tenore degli
ordini ricevuti da V. S. , sono partito ieri 22 alla mezzanotte alla
volta di Narni , con una colonna di 110 volontari e due compagnie di
Granatieri alle ore tre e un quarto di mattina , provvisto di guida,
feci occupare silenziosamente le cinque porte della città ,
e contemporaneamente la Caserma occupata dalla guarnigione, composta da
una compagnia di sedentari , la abitazione del comandante la piazza, e
il capitano di detta compagnia, il tenente della quale alloggiava in
Caserma, le due compagnie dei Granatieri , a seconda delle istruzioni
ricevute da V. S. ordinai rimanessero fuori di città , alla
distanza di circa un quarto di miglio , dove si trova la chiesa di San
Lorenzo.
Avendo in
seguito intimato alla Guarnigione di arrendersi , mi fu risposto essere
sua intenzione di non opporre resistenza alcuna,
e si
entrò in trattativa, e dopo alcune difficoltà
imposte sul disarmo, si stabilì la convenzione che le
accludo.
La S.V.
potrà osservare che in detta convenzione si trovano parole
che possono suonare gravemente agli orecchi di quei Signori Ufficiali,
ma nella sostanza non ferivano in nulla verso gli stessi.
Rendo intanto
noto a V.S. , che poche sono le munizioni e altre cose militari trovate
in questa piazza, essendo stata cura del comando di inviarle a Roma in
questi ultimi tempi.
Attendo un
esatto inventario che penso tenere a Vostra Signoria, appena ricevuto.
Devo inoltre informarla che nella rocca di Narni trovansi 413 detenuti
tutti per delitti comuni.
Da informazioni
attinte dalla Commissione Municipale e da altri cittadini onesti,
risulta che i tre ufficiali che erano nella piazza di Narni , sono
invisi al Paese , e che parrebbe prudenza
l’allontanarli
prontamente.
Il comandante
della piazza Sig. Masini è ritenuto per un ….
Soggetto capace di tutto.
Il Capitano
comandante la compagnia presentasi per una leggera tendenza al male
piu’ che la bene.
Il Tenente
signor Cavalieri pare un imbecille pauroso.
I soldati
sedentari sono al contrario ben accetti che mi dissero aver avuto
sempre a lodarsene , per cui pregato caldamente dalla Commissione
Municipale condiscesi a sospendere la loro partenza per Terni come era
stabilito dall’articolo 3 della convenzione fino a che avessi
conosciuto le intenzioni di V.S. , a questo riguardo come pure la detta
Commissione , prega per mezzo mio la S.V. di far restituire le armi
alla compagnia … cambiando però gli ufficiali
onde continuare come avevano fatto fin qui con lode , il servizio di
guardare i detenuti nella Rocca , servizio cui non vuole esimersi .
La Guardia
Nazionale … include l’accompagnamento al lavoro di
questi forzati ….. poi prenderà questa
determinazione che nella di Lei saviezza stimerà migliore,
intanto provvisoriamente la Rocca è guardata dalla Guardia
Nazionale.
I cittadini di
Narni porgono fratellevole accoglienza ai nostri, distribuendo zigari ,
rinfreschi di ogni genere , ed alla compagnia dei Granatieri , che come
stabilito con V.L, , non possa entrare in città, gli furono
portati a pranzo dai cittadini stessi, per cui i soldati se ne
ripartirono allegramente per …… in mezzo agli
evviva entusiasti .
Il colonnello R.
Pasi
Questo
è l'atto di resa firmato dai due Ufficiali
presenti a Narni
Piazza di Narni
22 settembre 1860
Essendo
presentato il sig. tenente Colonnello Pasi Raffaele in forza imponenti
intimandone la resa , il signor Capitano Marini Giuseppe comandante la
detta piazza, considerando che sarebbe stata insostenibile e inutile la
difesa , crede stabile con il suddetto Tenente Colonnello la seguente
convenzione.
La compagnia
sedentari di guarnigione della piazza , consegnerà le armi e
le munizioni da guerra ed ogni effetto d’armamento al
suddetto tenente Colonnello Pasi Raffaele o chi per lui , conservando
però tutto il bagaglio completo.
Saranno pure
consegnati gli effetti di casermaggio e qualunque altro effetto
militare quivi esistente.
La truppa
dovrà tutta recarsi a Terni ove sarà libero
ciascuno di dichiarare di prendere servizio col nuovo Governo o di
voler partire per altro Stato, nel qual caso gli verrà
rilasciato il … foglio di via , restando stabilito che
qualora fosse Roma dovrà tenersi lo stradale della Caserma e
ciò fino a nuova disposizione.
Considerando che
i signori ufficiali sono da più tempo stabiliti a Narni con
le loro famiglie, fino a definitiva disposizione del Governo.
Fatto e
stabilito il presente di questo accordo , le parti contraenti si sono
accordate :
firmato :
signor
Capitano Marini Giuseppe Tenente
Colonnello Pasi Raffaele
Stato
Maggiore Esercito Piemontese
Intanto il grosso dell'esercito piemontese si
scontra a Castelfidardo(18 settembre 1860) con gli zuavi e l'esercito
pontificio, aprendosi la porta verso il sud.
Intanto
Garibaldi doveva combattere la battaglia sul fiume Volturno
nei pressi di Gaeta, per difendersi dalla avanzata dell'esercito
Napoletano che voleva riprendere Napoli . 20 mila garibaldini lottarono
contro 50 mila Napoletani . Negli scontri a Ponti della Valle
morì eroicamente anche un narnese Latini Elealzaro.,
e pertecipò alla battaglia Giuseppe Cardoli . Ponti della Valle 1
ottobre 1860.
pochi
giorni dopo le truppe piemontesi giungono a Teano
26
ottobre 1860
l'Italia
è unità , ma Roma deve attendere ancora circa
dieci Anni per essere liberata.
Si
ringrazia L'archivio Storico di Roma per le autorizzazioni
concesse
vedi anche articolo su Narni
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