DI PORTA IN …PORTA
Benvenuti a
Narni!
Vi trovate nel
parcheggio fuori porta e,alzando gli occhi,potete osservare la bellezza
di questa caratteristica cittadina umbra dall’aspetto
tipicamente medioevale.
Iniziamo
il nostro giro raggiungendo PORTA TERNANA.
"Sono detta
anche Porta delle Arvolte,forse per le numerose svolte che la strada fa
nelle mie vicinanze. La mia costruzione fu compiuta tra il 1471 e il
1492 ; il mio arco e i miei stipiti sono di pietra a bugnato. Ai
fianchi dell’arco presento due torrioni,dove potete notare le
feritoie e le bocche di fuoco. Internamente ho delle stanze
semicircolari, che erano utilizzate dai soldati."
Proseguiamo per via Roma fino a piazza
Garibaldi: l’antica Piazza del Lago. Imbocchiamo via xx
Settembre, la percorriamo tutta e, alla fine, giungiamo a
PORTA ROMANA
"Originariamente
mi trovavo all’inizio di via XX Settembre, poi in occasione
del viaggio d’ispezione allo Stato della Chiesa, da parte del
Pontefice Pio IX, fui spostata dove sono oggi. In occasione del
passaggio del Papa, sulla mia porta fu scritto"FELICE FASTIQUE, ADVENTU
PIO IX".
Si consiglia una
breve sosta ai giardini in prossimità della porta, prima di
riprendere il cammino per ritornare nella città. Passiamo
lungo il "belvedere"e, all’altezza
dell’ufficio
postale, prendiamo le scalette sulla destra per arrivare a PORTA
PIETRA
"Sono una porta
medioevale che si affaccia sulla gola del fiume
Nera, la mia
caratteristica è quella di mimetizzarmi con la roccia.
Presento un
magnifico arco a tutto sesto molto ampio che
contrasta con i
pilastri tozzi e robusti. Le mie pietre sono piccole e tagliate
accuratamente"
Oltrepassiamo la
porta per assistere allo spettacolo di rara bellezza che ci offre la
natura.
Torniamo a
Piazza Garibaldi: è il momento del pranzo e si
può scegliere una delle
"Osterie dei
Terzieri" aperte solo durante il periodo della festa del Patrono, dove
è
possibile
gustare i piatti tradizionali della cucina umbra:polenta, manfrigoli,
fagioli con le cotiche…….
Riprendiamo il cammino: attraversiamo
l’arco del Duomo e, superata piazza Cavour, imbocchiamo via
Caterina Franceschi Ferrucci e quindi via Gattamelata, dove possiamo
ammirare PORTA DEL VOTANO .
"Sono una porta
medioevale con basamento romano. All’epoca ero importante
perché rappresentavo il passaggio della strada per scendere
a valle ma, in seguito, a causa del cambiamento del corso del Nera,ho
perso la mia importanza e adesso sono diventata la "Cenerentola" della
città perché mi usano come ingresso per orti e
pollai."
Proseguiamo
lungo la via, oltrepassiamo la casa del Gattamelata ed arriviamo a
PORTA
NUOVA DELLA FIERA
" Fui edificata nel 1552" in seguito alla
costruzione della
nuova cinta di mura, dopo la distruzione da parte dei
Lanzichenecchi nel 1527. Sono costituita da un arco
slanciato tra due
pilastri,realizzati in bugnato a
guanciale. Nella parte interna potete
vedere i canali
lungo i quali scorreva la porta a saracinesca, che
è
attribuita al Vignola per la somiglianza con la porta di
Viterbo.
Le mura e la porta furono opera dell'architetto
Giovanni di Bartolommeo Lippi, chiamato Nanni di
Baccio Bigio, architetto italiano e scultore, nacque in
Firenze e morì a Roma nel 1568.
Andando
avanti giungiamo a PORTA POLELLA.
" Mi chiamano
anche Porta della Fiera Inferiore; risalgo
all’ultimo
periodo del 1300. Sono ad arco acuto,attorniata da
un bugnato non
uniforme, alternato a mattoni levigati e rustici.
Sopra di me
esisteva la Soprastanteria della fiera, cioè delle stanze
dove inizialmente
c’erano
i soldati e in seguito l’ufficio dei gabellieri e delle
guardie civiche."
Ancora un tratto
di strada e arriviamo in località Tre Ponti dove ci attende
il pulman per il ritorno. Un ultimo sguardo alla
città medioevale con l’augurio di tornarvi presto.
Vienici
a trovare....
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