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Barilatti Angelo (1823-1902) ed il figlio Giuseppe (1857-1926)

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Roma 1849 Barilatti Angelo riporta serie ferite , Luciano Manara muore nella difesa della Repubblica Romana

Angelo , che fu poi anche pittore e decoratore è originario di Pavia , dove nasce il 22 ottobre 1823 , i suoi antenati venivano dalla Sicilia , e dopo essersi trasferiti al nord , ottengono la nobiltà grazie ad Antonio Barilatti aiutante di Camera del duca Carlo Emanuele di Savoia . Angelo nasce sotto la dominazione Austriaca e dopo essere stato costretto ad arruolarsi nell’Esercito Austriaco con i suoi fratelli, disertò per andare in Piemonte . Lo ritroviamo poi con Luciano Manara a Milano nel 1848 , a combattere nelle barricate, dove morirono tre suoi fratelli.

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Nel 1849 combatte con Carlo Alberto di Savoia , nella battaglia di Novara . Costretto a fuggire perché ricercato dalle truppe Austriache, parte per Roma, dove combatte ancora per la Repubblica romana nel 2°battaglione dei bersaglieri lombardi , al fianco di Luciano Manara, nella difesa di villa Spada.

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Parte da Roma insieme al Generale Garibaldi ed è costretto a fermarsi a causa delle ferite . Soggiorna prima nella città di Otricoli per riprendersi dalle ferite riportate in combattimento, poi si trasferisce a Narni , dove viene accolto dai mazziniani del luogo . si sposa con Letizia figlia di una Diofebi , che porta in dote il palazzo Diofebi ora detto Barilatti .

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Diofebi era anche lui un famoso pittore nato a Narni , questo un suo quadro, di metà ottocento di un convento (ora al museo Thorvaldsen) .

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Suo figlio Giuseppe Barilatti, sarà poi sindaco di Narni per una decina di anni, ai primi del 1900.

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Vedi anche "scriviamo un libro" pag 63-66

Anna Stinchelli Francescangeli

 

 

 Dopo la caduta della repubblica romana nel 1849

Garibaldi e circa 4000 garibaldini , partono da Roma e cercano di andare in soccorso di Venezia .

 

In questa marcia sono inseguiti dai Francesi che vengono da Roma e dagli Austriaci che dal nord bloccano la strada .

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Garibaldi passa per Narni e si ferma da Amici e volontari

il punto di riferimento è la casa di Filippo Valli .

Proprio in piazza del lago venne poi posta una lapide in suo onore il 2 Giugno 1883.

Molti Garibaldini  si fermano a Narni ,

per poi dare il loro contributo alla nostra città, come nel caso della famiglia Barilatti.

Per la città di Narni fu molto importante il periodo tra il 1848 e il 1849 , con il passaggio di Garibaldi e molti patrioti repubblicani , che fuggivano da Roma , per la caduta della Repubblica Romana.

Molti venivano dal nord e si fermarono a Narni perchè feriti , come nel caso di Barilatti Angelo , pittore e decoratore è oroginario di Pavia e al seguito di Garibaldini , giunge in Umbria proprio in tale periodo  . Soggiorna prima nella città di Otricoli per riprendersi dalle ferite riportate in combattimento, poi si trasferisce a Narni , dove viene accolto dai mazziniani del luogo .

In questo periodo Garibaldi si ferma a Terni per riorganizzare le sue truppe composte da circa quattromila uomini , per poi cercare di sfuggire a Francesi e Austriaci, che lo accerchiavano da Nord e da sud.

Così racconta Martinori

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1 luglio 1849 Garibaldi capisce che è impossibile resistere e subito dopo , chiesta una tregua parte da Roma , per provare ad andare a Venezia dove ancora si lotta per la Repubblica.

L’11 luglio 1849 l’esercito, composto da Garibaldini e Lombardi che si era battuto per la Repubblica Romana,dove anche Barilatti era stato ferito negli scontri che avevano visto morire molti suoi compagni come Mameli e Manara, è costretto a Lasciare Roma.

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Questo piccolo esercito ,  partito da Roma , lascia Terni e guidato da Garibaldi, va verso il nord passando per Todi, molti soldati si disperdono per le campagne narnesi , come ad esempio Barilatti Angelo .

 

Il 6 Luglio arrivano a Narni 50 garibaldini a cavallo , per ordine di Garibaldi vengono multati alcuni preti e il conte Catucci , in tale periodo Garibaldi passa da Narni e si ferma a casa di Filippo Valli dove in suo ricordo nel 1973 verrà posta una lapide . Il Generale si ferma a nei pressi di Terni a Finocchieto , dove raccoglie le sue truppe con circa 4000 uomini , i tedeschi da Foligno e i francesi da Roma , partono l’8 luglio verso Narni per prendere in mezzo i garibaldini .

Garibaldi manda a Narni i suoi soldati con l’ordine di far saltare il ponte medioevale, ma il gonfaloniere si volle opporre

Ed ottenne solo di far stipare delle fascine ed altro materiale combustibile sotto le travature del ponte, per farle bruciare solo in caso di estrema necessità. Ma il giorno 9 luglio nel pomeriggio , il ponte fu bruciato su ordine di Garibaldi, per proteggere la ritirata.

Il 24 Luglio a Terni prende possesso il Generale don Federico Fernandez da Cordoba , che con un editto in nome di Pio IX impone ai popoli della provincia di Spoleto delle norme transitorie in attesa della nomina di un nuovo delegato pontificio.

Il 26 Luglio passarono per Narni circa 600 soldati spagnoli , fu cambiato il governo e disarmata la guardia civica, Alla Rocca rimasero fino al 5 Agosto 60 soldati pontifici. Narni fu l'ultima città a ritornare sotto il governo pontificio.

 

GIUSEPPE BARILATTI

(1857-1926)

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Giuseppe Barilatti , di fede repubblicana diviene poi Sindaco di Narni per quasi venti anni dal settembre 1901 al luglio 1902 e poi di seguito fino al 1919 ( tranne una parentesi tra il 1909 ed il 1912). Tra le molte cose fate in questo periodo si ricorda in particolare l’allargamento di via Garibaldi , facendo spostare a sue spese la facciata del palazzo che attualmente ospita i negozi della famiglia Di Fino.

 

Nel 1904 segue anche i lavori di stabilità del teatro comunale di Narni costruito nel 1856. Muore a Narni il 11 maggio 1926.

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Dalle delibere del comune di Narni nel 1876 giorno 25 Marzo , viene concesso a Angelo Barilatti un sussidio di 15 lire mensili come borsa di studio per il figlio Giuseppe per poter frequentare la scuola di Pittura. Il sussidio viene concesso a partire dal primo gennaio dello stesso anno.

Sembra addirittura che Giuseppe studi a Roma con Telemaco Signorini famosissimo Macchiaiolo. Una discendente della famiglia , la signora Anna Stinchelli Francescangeli racconta altri particolari , come il fatto che il pittore fosse molto amico di un altro pittore Narnese , Antonio Mancini , (nato a Roma ma con genitori Narnesi)che viene più volte a Narni a trovare Barilatti.

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 Come Sindaco si trova a gestire anche le vicende delle Centrali Idroelettriche di Stifone e dei relativi lavori di ammodernamento , come si nota da documenti del 1907 dell'Archivio comunale di Narni.

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dettaglio con firma del sindaco Barilatti 

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Tra i lavori piu’ importanti di Barilatti come pittore, ricordiamo un quadro della facciata della casa di Gattamelata , ora in una collezione privata a Londra.

Sono fatti da lui anche i dipinti murali dell’atrio del palazzo Comunale , composti da 17 riquadri contenenti le vedute dei Castelli del territorio Narnese, alternati a Stemmi di famiglie nobili della città ed ai ritratti di 4 personaggi Narnesi : Conte Domenico Alberti fondatore dell’opera pia omonima, Erasmo Gattamelata, Cocceio Nerva e Galeotto Marzio.

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Questi dipinti ampiamente decorati con ghirlande e festoni, vennero realizzati negli anni successivi al 1886 di tali opere si conservano ancora i bozzetti.

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Molti anche i disegni ancora in possesso dei discendenti della famiglia Barilatti e non completamente studiati.

NARNI NELLA STORIA / GIUSEPPE BARILATTI, IL SINDACO-PITTORE

NARNI - Giuseppe Barilatti , figlio di Angelo Bersagliere e combattente con l’esercito piemontese  viene a Narni al seguito di Garibaldi durante la repubblica romana nel 1849. Giuseppe nasce a Narni nel 1857 dal matrimonio di Angelo Barilatti e  Letizia Diofebi. Questo giovane Narnese è  la dimostrazione  della Narni che passa dall’unità d’Italia al nuovo regno Piemontese , divenendo  ai primi del 1900 Sindaco di Narni e mantenendo tale carica  per circa venti anni , fino al 1919 , guidando la città in un periodo di cambiamenti  economici ed industriali e durante la grande guerra mondiale del 1915 1918.

Dalle delibere del comune di Narni nel 1876 giorno 25 Marzo , viene concesso a Angelo Barilatti un sussidio di 15 lire mensili come borsa di studio per il figlio Giuseppe per poter frequentare la scuola di Pittura. Il sussidio viene concesso a partire dal primo gennaio dello stesso anno. Sembra addirittura che Giuseppe studi a Roma con Telemaco Signorini famosissimo Macchiaiolo. Una discendente della famiglia , la signora Anna Stinchelli Francescangeli racconta altri particolari , come il fatto che il pittore fosse molto amico di un altro pittore Narnese , Antonio Mancini , (nato a Roma ma con genitori Narnesi)che viene più volte a Narni a trovare Barilatti.

Tra i lavori piu’ importanti di Barilatti ricordiamo un quadro della facciata della casa di Gattamelata , ora in una collezione privata a Londra. Sono fatti da lui anche i dipinti murali dell’atrio del palazzo Comunale , composti da 17 riquadri contenenti le vedute dei Castelli del territorio Narnese, alternati a Stemmi di famiglie nobili della città ed ai ritratti di 4 personaggi Narnesi ( Conte Domenico Alberti fondatore dell’opera pia omonima, Erasmo Gattamelata, Cocceio Nerva e Galeotto Marzio.

Questi dipinti ampiamente decorati con ghirlande e festoni, vennero realizzati negli anni successivi al 1886 di tali opere si conservano ancora i bozzetti.Molti anche i disegni ancora in possesso dei discendenti della famiglia Barilatti e non completamente studiati. Diviene poi Sindaco di Narni per quasi venti anni dal settembre 1901 al luglio 1902 e poi di seguito fino al 1919 ( tranne una parentesi tra il 1909 ed il 1912). Tra le molte cose fate in questo periodo si ricorda in particolare l’allargamento di via Garibaldi , facendo spostare a sue spese la facciata del palazzo che attualmente ospita i negozi della famiglia Di Fino. Nel 1904 segue anche i lavori di stabilità del teatro comunale di Narni costruito nel 1856. Muore a Narni il 11 maggio 1926. Vedi anche "scriviamo un libro" ed il sito internet  http://www.narnia.it/risorgimento/barilatti.htm

Giuseppe Fortunati

 


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