Troili Rinaldo 1838- 1900
Il 19 giugno 1860 partono da Genova 930 uomini con il generale Giacomo Medici, tra cui
i narnesi , Giuseppe Cardoli, Giovanni Caterini, Adamo Ficarelli, Giuseppe Forlani,
Eleazzaro e Ercole Latini, Filippo Martucci, Cesare e Domenico Palazzesi , Fabio Ridolfi,
Venceslao Rossi, Cesare Signorini , Francesco e Rinaldo Troili .Martinori cita Francesco
Troili tra la guardia Civica nel 1849 Rinaldo diventerà poi generale e nel 1898 Sindaco
di Narni .
Sulla casa natale di Rinaldo Troili, situata
nell’attuale via Mazzini al numero 4, una lapide in marmo ricorda che in quella casa
nacque il 7 Giugno 1838 il valoroso soldato Rinaldo Troili. In realtà le lapidi sono due
una all’esterno del palazzo e l’altra al suo interno. Una curiosità: la lapide
in realtà era in strada Mazzini 4, perché era uso a Narni indicare le strade dedicate ai
valorosi patrioti del risorgimento con il nome appunto di strade invece che via.
Strada Mazzini e giammai ….Via Mazzini . (via
poteva essere inteso come mandiamo via Mazzini).
Tornando al nostro valoroso concittadino, Troili che si
guadagna sul campo il titolo di Generale, dopo aver partecipato a molte delle campagne
militari che portarono all’unità d’Italia.
Troviamo il nome dei Troili per la prima volta nei
documenti della città di Narni, tra gli scritti dell’ing. Martinori, nella sua
Cronistoria Narnese dove nell’anno 1848 riporta la costituzione della guardia civica
Narnese.
Si costituisce la Guardia civica , composta di due
compagnie di 118 uomini ciascuna la prima era comandata dal Conte Catucci e c'erano anche
Giuseppe Troili con il grado di sergente maggiore , con foriere Filippo Valli.
Giuseppe Troili parrebbe essere il padre o comunque un
parente più anziano del nostro Rinaldo.
Da altra fonte ricaviamo invece che Rinaldo Troili, come
riporta il generale Ubaldi nella sua relazione "Notizie sui narnesi che presero parte
alle campagne del Risorgimento", annovera due Troili, il nostro Generale ed un Troili
Francesco che prese parte nel 1860 alla campagna nell’Italia Meridionale.
Rinaldo partecipa come soldato semplice alla Seconda
Guerra d’Indipendenza nel 1859, con le truppe piemontesi, quando gli eserciti
franco-piemontesi, guidati da Napoleone III sconfiggono gli Austriaci nelle battaglie di
Magenta, Solferino e San Martino. Successivamente, Napoleone III abbandonò la guerra, per
il bilancio catastrofico successivo alla Battaglia di Solferino e San Martino (per la
Francia reduce dalle guerre Napoleoniche si trattava della prima vera guerra) e avviò
trattative con l'Austria, con la quale firmò l'armistizio l'11 luglio 1859, a Villafranca
di Verona. Tale guerra frutto al Piemonte l’annessione della Lombardia , strappata
agli austriaci.
Poco dopo ritroviamo Rinaldo Troli nella seconda ondata
dello sbarco dei Mille in Sicilia.
Il 19 giugno 1860 partono da Genova 930 uomini con il
generale Giacomo Medici, tra cui i narnesi , Giuseppe Cardoli, Giovanni Caterini, Adamo
Ficarelli, Giuseppe Forlani, Eleazzaro e Ercole Latini, Filippo Martucci, Cesare e
Domenico Palazzesi , Fabio Ridolfi, Venceslao Rossi, Cesare Signorini , Francesco e
Rinaldo Troili .
Questi narnesi combatteranno in Sicilia segnalandosi a
Milazzo, Messina e poi in Campania nella battaglia del Volturno dove morì il narnese
Eleazzaro Latini. Mentre Ercole Latini morirà nel 1867 a Montelibretti.
Queste informazioni vengono riportate oltre che dal
Martinori anche con maggior dettaglio nel libro di Andrea Giardi" Risorgimento in
Umbria nel triennio 1859-1861".
Dallo stato di servizio del nostro Generale Narnese
troviamo :
Sottotenente di fanteria nel 1859 partecipo’ alle
campagne del 1859-60-61 e 66 ed a quella del brigantaggio, dove merito’ la medaglia
d’argento. Partecipo’ alla seconda ondata dello sbarco dei Mille in Sicilia.
Partecipa poi alla campagna del 1861 e quindi alle battaglie per l'acquisizione del Veneto
annesso nel 1866. Molto probabilmente, il nostro combattente prese parte all’azione
militare con i volontari di Giuseppe Garibaldi che si erano spinti dal Bresciano in
direzione della città di Trento aprendosi la strada il 21 luglio durante la battaglia di
Bezzecca, mentre una seconda colonna italiana guidata da Giacomo Medici arrivava, il 25
luglio, in vista delle mura di Trento. Ritroviamo quindi lo stesso generale Giacomo Medici
al cui seguito era stato Troili nel 1860 per la seconda ondata dell’impresa dei Mille
in Sicilia.
Il 9 agosto1866, Garibaldi rispose all'ordine di
ritirarsi dal Trentino, con il celebre e celebrato "Obbedisco".
Terminata la fase attiva delle campagne militari Rinaldo
Troli , dal 1878 al 1879 insegnò storia militare alla scuola di Guerra e si hanno tracce
anche all’archivio storico militare del suo lavoro di archivista.
Infatti il 27 Aprile 1878 il Capitano Troili appone la
sua firma sulla presa in consegna dell’Archivio , con il sistema dei volumi e
organizzando parte del carteggio della campagna del 1860-61. Questa parte si compone dei
soli 31 volumi indicati precedentemente perché le carte del comando in capo rimasero
sciolte fino al 1893 al pari di quelle dei due corpi d’armata.
Colonnello nel 1889, comanda poi il 1° poi l’80°
fanteria, in P.A. nel 1894, fu promosso maggiore generale della riserva nel 1898.
A questo punto Troili essendo in congedo ha più tempo
da dedicare alla sua amata Narni e ne diventa Sindaco dal 13.5.1895 al 12.9.1897.
In tale periodo il sindaco Troili, promuove la
definitiva introduzione della corrente a luce elettrica per la città di Narni, creando la
prima municipalizzata d’Italia con due centrali nei pressi di Stifone che illuminano
la città ed il Teatro Comunale, grazie alla infaticabile opera di progettazione
dell’ingegner Aldobrando Netti.
Pochi anni dopo nel 1900 Troili morirà all’età di
62 anni ed i suoi concittadini, gli dedicano nel 1901 la seguente lapide con busto:
Amor di patria integrità di vita
Tenacia di propositi
Meritarono
A Rinaldo Troili
Semplice soldato nel 1859
Il sommo grado
di maggiore generale nel 1898
Il popolo di Narni
Promotori i reduci delle P.B. (Patrie Battaglie)
Con questo marmo
Addita ai giovani
L’illustre e prode concittadino
Luglio 1901.