Latini Ercole
Caduto in combattimento
a Montelibretti il 13 ottobre 1867
Ercole Latini partecipo’ nel 1867 al tentativo di
conquistare Roma con le truppe garibaldine. Dal dattiloscritto del Generale Ubaldi ,
elaborato in occasione del 100 anni da Roma capitale d’Italia , nel 1970 racconta
tale evento:
All’appello di Garibaldi " o Roma o Morte", Narni rispose alla chiamata
con dedizione ed entusiasmo.
Accorsero i veterani, accorsero i giovani e tutti con un fardelletto sulle spalle alle
ore una antimeridiane del 3 ottobre 1867 si presentarono alla cappelletta di santa Lucia
ove li attendeva il concittadino capitano Adamo Ficarelli , valoroso veterano di tutte le
battaglie.
Alla conta risultarono in 75 che vennero divisi in tre plotoni al comando di Francesco
Cardoli , Romolo Cardoli e Ercole Latini.
Distribuiti i fucili con venti cartucce a testa , la compagnia narnesi si incamminò
verso Stroncone, dove era l’appuntamento con il Generale Menotti Garibaldi. Nei
pressi del castagneto Manni incontrarono il generale , con due compagnie di volontari
ternani. Il Generale passatili in rivista e chiamati a rapporto gli ufficiali , dette
ordini di iniziare la marcia per Passo Corese , passando pero’ non sulla via Salaria,
ma nei boschi ad essa vicini , e questo per evitare l’incontro con le truppe regolari
che presidiavano la zona.
Dopo due giorni di marcia la colonna arrivò nei pressi di Passo Corese, ove erano
schierate le truppe Regie, un reggimento di fanteria e due squadroni di cavalleria. Tali
truppe oltre a controllare il confine dovevano impedire gli sconfinamenti , ma queste
chiusero un occhio , ed il mattino del 5 ottobre i Garibaldini entrarono tranquillamente
nello stato pontificio, dove erano attesi da un gruppo di volontari della Sabina che
portarono la forza della colonna a 320-330 uomini.
Poco prima di mezzogiorni Menotti mandò in ricognizione a Montelibretti , un reparto
celere composto da una compagnia di ternani ed una ventina di sabini.
Dopo varie vicende i garibaldini presero possesso di Montelibretti , ma le truppe
papaline provenienti da Tivoli , allertate dello sconfinamento mossero verso le zone di
Montelibretti.
I papalini presero di sorpresa le truppe garibaldine che erano nel paese, ma l a
compagnia narnese che era in armi nel castello, alle prime fucilate scattò in piedi . Il
maggiore Fazzari comprese subito quello che stava accadendo , lasciato un plotone nel
castello , con 70-80 uomini andò decisamente al contrattacco. Il primo reparto che uscì
dal castello fu quello del Tenente Latini , che con slancio indicibile attaccò i papalini
che erano giunti sullo stradale che conduceva al castello, e con uno slancio indicibile
con un travolgente attacco alla baionetta, li ricacciò dalla posizione.
L’altro plotone del sottotenente Cardoli nelle vie del paese attaccò e scacciò i
papalini che si erano infiltrati . I papalini si raccolsero a difesa in un angolo della
piazza , da dove furono ricacciati con un ultimo attacco alla baionetta e furono messi in
fuga. In questa ultima azione il Tenente Latini cadde da prode e il Maggiore Fazzari
ferito fu fatto prigioniero.
In questo combattimento caddero da valorosi una ventina di garibaldini tra cui una
decina di narnesi.
Successivamente i garibaldini furono fermati e sconfitti a Mentana , dalle truppe
francesi, che arrivarono in soccorso alle truppe papaline .
Come ricorda questa lapide a Narni presso la piazza Garibaldi
I caduti Narnesi a Montelibretti il 13 ottobre 1867 furono:
Angelucci Romolo, Belli Placido, Del Pozzo , Flavioni Luigi, Latini Ercole, Magari
Domenico ,Magari Luigi,Mei Francesco, Pastaccini Domenico.
Il Tenente Ercole Latini
verrà ricordato da Garibaldi nelle sue
memorie autobiografiche.