Il gran tour visto da Turner
che arrivò prima di Corot
Joseph Mallord William Turner (1775–1851)
con il suo sketchbook
In questi giorni a Narni, Terni e nella la valle del Nera
si stanno svolgendo le giornate di eventi in ricordo del passaggio del
grande pittore inglese Joseph Mallord William Turner (1775–1851).
Il pittore passò la prima
volta nel 1819, circa duecento anni fa per ritrarre le bellezze del
Grand Tour ed a Narni si fermò per vario tempo, tanto da
lasciare oltre una cinquantina di Disegni da cui poi trasse anche dei
quadri famosissimi. Prima di venire in Umbria, Turner aveva già
dipinto alcuni acquerelli della Cascata di Terni e del Ponte di Augusto
a Narni. Tre di questi li aveva realizzati negli anni 1795-1796,
prendendo spunto dai disegni fatti durante un viaggio in Italia
dall’artista John Robert Cozens.
Gli altri vennero invece creati intorno al 1818, quando Turner aveva
collaborato con l’architetto James Hakewill per produrre alcuni
acquerelli da trasformare poi in incisioni. Il risultato finale furono
delle bellissime immagini della cascata di Terni e del Ponte di Narni
pubblicate nel 1820 con il volume A picturesque tour of Italy. William
Turner rivisitò i disegni fatti da James Hakewill qualche anno
prima. In particolare, il pittore volle dare alla Cascata di Terni un
aspetto più romantico, con l’aggiunta
dell’arcobaleno. La scelta fu ispirata dalla poesia Falls of
Terni composta da Lord Byron nel 1817. Quell’acquerello fa oggi
parte della collezione del Blackburn Museum and Art Gallery.
Se vi capita di andare a Londra
alla Tate Gallery, troverete in questo famoso museo, un grande dipinto
di Turner che raffigura la valle del Nera ed il ponte medioevale di
Narni. Questo dipinto che occupa una parete è conosciutissimo in
tutto il mondo come “Childe Harold’s Pilgrimage” in
Italy.
Il titolo di questo dipinto
si riferisce al poema epico di Lord Byron Childe Harold’s
Pilgrimage (‘Childe’ è un titolo arcaico per il
figlio di un nobile). Byron vide i resti del passato italiano come
profondamente toccanti: negli anni successivi il paese aveva perso sia
la sua libertà che la sua integrità, ma era ancora
incredibilmente bello. Turner ha mostrato il suo dipinto con questi
versi del poema di Byron:
… and now, fair Italy! Thou are the garden of the world…
Thy wreck a glory, and thy ruin graced With an immaculate charm which
cannot be defaced.’ Che ricordano la grandezza dell’Italia
ed il suo fascino decadente che non puo’ essere cancellato.
I molti disegni di Narni
riguardano viste panoramiche da tutte le direzioni, dettagli e
particolari ben riconoscibili, oltre ad alcune note che parlano della
nostra città.
Ad esempio in essi si
descrive che, la città di Narni occupa la cresta di una collina
a circa sette miglia a sud-ovest di Terni e cinquanta miglia a nord di
Roma. gli schizzi di Turner di Narni si riferiscono spesso a viste o
soggetti visibili dalla strada come le mura della città e il
Ponte di Augusto nella gola sottostante. Visto il grande numero di
disegni fatti, questo fa supporre che Turner si sia fermato per qualche
tempo a Narni, anche per i molti schizzi realizzati sia della
città che del Ponte di Augusto.
Londra Tate ..gabinetto dei disegni
dove sono conservati gli sketchbooks
In molti disegni Viene raffigurato il lato occidentale di Narni, da un
punto vicino alla Porta Romana. La torre visibile al centro è la
Torre Campanaria, il campanile della cattedrale, il castello del XIV
secolo, la Rocca d’Albornoz.
Tra le colline sullo sfondo si trova il monastero di San Cassiano. La
composizione ricorda il disegno di James Hakewill, The Town of Narni
1817 (British School at Rome Library), che Turner avrebbe quasi
sicuramente visto durante il suo lavoro sulle Viste Pittoresche di
Hakewill in Italia nei mesi precedenti il suo tour italiano.
In primo piano dei suoi
disegni, Turner ha notato la posizione della “lapide della
Memoria” che commemora la costruzione della strada nuova a Narni
da parte di Papa Pio VI nel 1791. Questo monumento si trova sul lato
dell’attuale via Vittorio Emanuele, la strada che riporta alla
Via Flaminia e a Roma.
Turner ha trascritto il testo latino nei suoi taccuini di viaggio.
Durante i convegni di Narni verranno mostrate tali opere che
danno anche uno spaccato delle viste di Narni di duecento anni fa, con
particolare ormai spesso perduti.
La nostra città ha quindi una settimana di eventi con conoscere
meglio queste opere d’arte legate al grand Tour, che oltre allo
spessore artistico dell’eventi proposti, può divenire uno
ulteriore strumento di promozione turistica per tutto il nostro
territorio, tra il ponte di Augusto e la Cascata delle Marmore. Luoghi
magici che per centinaia di anni hanno attirato tantissimi viaggiatori,
alla ricerca del fascino della nostra terra.