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Novelli Romoletto 1860-1943
Dai Racconti di Cesarina Novelli
Ha la trattoria dei tre
ponti a Codaleva aveva anche una stazione di posta per il cambio dei
cavalli, ebbe 5 figli tra cui uno ingegnere Gerlando che sposa la
figlia di Bottardi responsabile della Valdarno.
Aveva
anche una cava di breccia a san Pellegrino ed il giovane figlio
ingegnere inizia da li la sua fortuna, aprendo una attività con
le ferrovie e fabbricando ponti e fornendo materiali come breccia ed
altro.
HA una ditta di 300 operai
di cui 180 a Bolzena e Montefiascone. Gerlando è del 1901 studia
al seminario di Terni poi fa il liceo a Perugia e studia ingegneria al
politecnico di milano dove si laurea a 24 anni nel 1925.
Si sposa nel 1929 con la
figlia di Bottardi e muore nel 1932 dopo una breve ma intensa vita
conosce anche il ministro delle poste e telecomunicazioni che al tempo
era Pession e viveva anche lui a Narni.
Gerlando si costruisce
la villa che ora è vicina alla Banca, aveva grandi possedimenti
anche sul lago di Bolsena e a Montefiascone , era nelle sue
disponibilità l’isola Bisentina e viveva a Zepponami
costruisce i ponti della ferrovia. Bottardi alla morte di Gerlando
diventa il tutore dei figli e insieme a sua figlia gestisce le fornaci
Novelli. Succhiarelli era un loro operaio che poi diventa
imprenditore.
La fornace era dove ora fanno i mobili Nicolini.
Romoletto ha anche la
concessione delle acque minerali a Lecinetto intorno agli anni 1930
dove riprende l’imbottigliamento delle acque minerali e ha le
vasche per i bagni termali.
La trattoria e stazione di
posta funziona fino ai bombardamenti del 1944 dove viene distrutta e i
resti vengono divisi tra i figli che prendono anche i danni di Guerra,
poi la proprietà dei resti va a Giuliana Novelli, moglie del
dottor Forbicioni.
Ci sono varie foto delle osterie sia a tre ponti che a lecinetto.
La
chiesa e l’ospedale di Santo Spirito nel Borgo di Codaleva.
Ospizio , chiesa osteria borgo di Codaleva.... Ospedale di Santo
Spirito...Osteria da Romoletto.... Del ponte di Augusto .. dei Tre
ponti..... a voi la scelta.
Di questa costruzione si
hanno le prime indicazioni negli statuti del 1371 , poi viene riportata
in molti disegni e quadri a partire dal piccolpasso 1570 passando poi
per varie descrizione del luogo come ospedale e luogo di ricovero dei
pellegrini.
Hackert la dipinge nel 1779
e John Smith nel 1794 in questo periodo si parla anche di questo
luogo come primo Conservatorio dei panni lana, poi Achille Etna
Michallon nel 1826 e Isidore Laurent Deroy nel 1850. Si parla di
Osteria nei libri degli stati delle anime della parrocchia di San
Valentino nel 1684 si parla della Hosteria del Ponte condotta
dall’oste Francesco poi nel 1722 l’osteria è
gestita da Giovenale Poltetta e sua moglie Sancia e si parla anche
della gabella con Torre presieduta da Virgilio Stinchelli nel 1794
anche una opera dell’architetto Vici ci mostra come vi fosse una
osteria con annesso Ferraiolo che ferrava i cavalli e poco dopo
si parla anche di una barberia dove i viaggiatori si fanno la barba.
Sappiamo poi che Novelli
Romoletto 1860-1943 aveva in questo luogo la sua osteria che quindi fu
gestita da lui dal 1880 circa fino alla sua morte nel 1943 e nel 1944
fu distrutta dai bombardamenti.
Con il risarcimento per i danni di guerra, i figli di Romoletto
divisero in cinque parti il risarcimento Maria, Gerlando, Lauterio
(padre di Cesarina e assistente di Gerlando) Videlmina, Alfredo.
Romoletto sposa una Amorosi di Borgheria. Muore a 91 anni nel 1943
quindi era del 1852 circa ,Il suo testamento con tutte le quote
Narnia il notaio Pulcini fa il testamento.
Lauterio con i danni di guerra si compra la casa dei nonni che era in
via della stazione, e vi costruisce un albergo con Trattoria che poi
diverrà l’albergo Narnia ingandito e ristrutturato da
Cesarina, ci sono anche le foto della vecchia trattoria che stava a
piano terreno negli anni 1950.
A Lecinetto vi era l’osteria di CARLINI FRANCESCO
(Bellochecco) insieme ai suoi famigliari la foto dovrebbe essere degli
anni 1930-40
Nel 1888 la concessione dei bagni di Lecinetto, era di Giovanni Poeta e Maurizio Leonori.
Si ha anche una richiesta di rinnovo della concessione nel 1905 sempre da parte di Giovanni Poeta.
Ma dove mangiavano e dormivano a Narni
i viaggiatori del grand Tour ????
Gli alberghi principali erano l'Albergo dell'Angelo e Hotel Campana, poi detto dai francesi Hotel de la Cloche.
Molti i viaggiatori illustri che passarono e dormirono in questi
alberghi, abbiamo trovato anche un vecchio Registro dell'
Hotel de la Cloche Esiste una incisione di tale albergo La
foto illustra le stalle a piano terreno con tre cavalli portati a mano
dai proprietari Ed al primo piano le stanze dell’albergo con una
signora affacciata.
Altri tempi la strada per Terni da piazza Garibaldi passando da
via del Moro per arrivare a porta Ternana, su queste strade principali
sorgevano locande ed alberghi, per accogliere i viaggiatori. In
particolare nei pressi di porta ternana c’era l’albergo
della Campana, che era anche stazione di posta per cambiare i cavalli .
Il registro riporta diversi nomi importanti tra cui alti prelati e
nobili, oltre ad aver ospitato Gioberti e forse anche Thorvaldsen e i
suoi compagni di viaggio un documento che riporta le note spese del
viaggio e il dettaglio del passaggio con nota spese e piccolo
diario del viaggio del 1820 tra il 14 ed il 15 Dicembre passano da
Terni e Narni per arrivare a Roma il 16 . Vengono riportati i costi sia
in moneta danese che in scudi e baiocchi romani.
Altro Albergo importante fu l'Albergo dell'Angelo posto proprio sulla
nuova variante fatta nel 1791 per volere di Pio VI. Questo albergo fu
molto attivo nel 1800 ed agli inizi del 1900 ospitò anche
Olave Muriel Potter scrittrice britannica. Autrice del libro “A
Little pilgrimage in Italy”, 1911 che descrive in questo modo la
nostra città.
Fin dal primo istante Narni ci apparve magica, come un
gioiello sulla vetta, lassù fra le stelle. Percorrendo la valle, le alte
guglie dei cipressi neri ci mostravano il cammino, ed il cielo pareva
illuminarsi come se Diana avesse già acceso la sua lampada sotto le
colline. Vagamente scorgemmo una porta merlata ritta sulla strada,
e in lontananza le rovine spettrali del ponte di Augusto, che solcano
le acque del fiume Nera. Tante poi le trattorie e le fraschette...
Solo nel centro se ne contavano oltre una decina... partendo dalla
vecchia via Flaminia venendo da Roma, si trovava subito la trattoria di
madonna scoperta, poi la osteria del Cavallino, e quella di Miranera,
quindi si entrava a quella del Pincio, “Pierina
“ Petrucci in fondo a via XX settembre nella zona del
Pincio e altre Quartiero” via XX settembre incrocio arco dei
Frullani. Flora sotto Ruffo.
“ Da Anna Ceccarelli” via XX settembre angolo vicolo torto
“Vicolo Velino” in vicolo velino vicino alle poste
accanto all’ex rivendita auto Di Deodato. Si hanno tracce piu'
antiche anche accanto alla chiesa di Santa Agnese dove ora vi è
il tappezziere di una grande osteria presente dal settecento.
Nella stessa zona verso il pozzo della comunità trattoria da
Gedeone all'inizio di via del Moro, poi trattoria del moro e trattoria
della Campana.
Proseguendo da piazza garibaldi si trovavano Cestola” in piazza
Garibaldi dove poi verra Norma ed il Grifo “La torre
da Gedeone” da piazza garibaldi accando all’attuale
ristorante Gattamelata
“Arco Romano “ sotto il primo archetto accanto a dove ora
è la Prociv, “Trattoria del Teatro” dove era
la banca di Spoleto accanto al teatro comunale “ines da
Modena” (ora Piselli )via saffi piazza bocciarelli
faceva i cappelletti. “Hosteria Paparelli” c’era il
gioco delle bocce in via Cairoli dove ora abita Paparelli.
“ da Miciano” era una donna che gestiva l’osteria
dove ora c’e’ la galiina liberata, “Italia “ in
via Mazzini per andare ai Giardinetti è rimasta
molto anche fino anni 1990 “Filomena” piazza galeotto
marzio dove ora c’i sono i locali di Veneri. “La
Cruccola” dove ora c’e’ la casa del
Gattamelata “Raniero” davanti alle monache di
Sant’Anna per salire in via Marcellina“La
baracchina” dopo Leo il fabbro casa di Nannurelli . poi si
scendeva verso tre ponti con l'osteria dei tre ponti e sotto
“Romoletto” nei pressi del ponte di Augusto ora locale
distrutto dai bombardamenti. Alter osterie della periferia ...
“lo Zingaro” andando verso la strada del lago della
l’Aiai all’imbocco della via dove ora è
Cipiccia"FOSCA UMBRA “ fino agli anni 50 sulla strada Tiberina
sotto Bogheria la Ballerina Bussoletti Angela nativa di Borgheria ,
nota SUBRETTE in Italia, che ha recitato anche al S.CARLO DI NAPOLI,ha
gestito l`osteria "FOSCA UMBRA.
trattoria LA LUCCIOLA salendo per Amelia ,giunti a Cigliano sulla
destra al n°2 di via della Lucciola gestita da Arduina e Sgrigna
Amato. “ da Bruschi” Stifone. “Bello
Cecco” prima stava in via San Giuseppe poi al bivio di Berardozzo.
vedere anche altri eventi :
Thorvaldsen
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