Podestà e Capitani del Popolo Narnesi presso il museo del Bargello a Firenze
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PODESTÀ NARNESI a FIRENZE. Narnesi presso il museo del Bargello
Una gita a Firenze Per il mio compleanno, insieme alla mia famiglia ed alcuni amici , abbiamo pensato di passare un paio di giorni a Firenze . Uno dei nostri obiettivi era il museo del Bargello , particolarmente legato a Narni per vari motivi. Il Bargello è stato per anni la residenza di Potestà, Giudici di Rota e Capitani del popolo della città , che li sceglieva tra i cavalieri , nobili , conti e marchesi che dovevano venire da fuori città e da paesi non confinanti con Firenze. Tali amministratori furono importantissimi tra il 1300 ed il 1500 e molti di essi lasciarono il proprio stemma nel cortile ed all’interno del palazzo . Sucessivamente il Bargello fu tramutato in carcere e solo dopo l’unità d’Italia nel 1875 , venne restaurato ed adibito a Museo della scultura e dell’arte a Firenze. Per tale motivo siamo andati a visitarlo e tra le statue di Michelangelo , Donatello , Ammannati, Vecchietta e tanti altri artisti famosi , abbiamo iniziato le nostre piccole ricerche . Molti furono i narnesi che coprirono cariche importanti a Firenze , tra essi ricordiamo ad esempio i Massei, i Cardoli, Ciapo de Ciapis de Narnia e molti altri che furono Potestà e Capitani del popolo tra il 1345 ed il 1360 . Vennero poi molti altri Narnesi , tanto da contarne diverse decine, come riportato anche nel libro Narnia e Narni . Il bargello fu il luogo in cui con un buon numero di Familii , essi vissero ed operarono come amministratori della giustizia e comandanti delle truppe civiche che dovevano non solo garantire la sicurezza della città , ma dovevano anche guidare le truppe fiorentine in caso di battaglie come ad esempio Ciapo de Ciapis de Narnia, che nel 1359 E' podestà di Firenze. Assedia in Bibbiena Marco Tarlati, circonda la località con fossati e steccati, fa scavare cunicoli in direzione della rocca; bombarda, infine, il centro giorno e notte con 2 mangani, conquistando la città.
Al bargello abbiamo cercato e ritrovato gli stemmi di alcune famiglie narnesi ad esempio al primo piano nella stanza delle magistrature nella volta centrale abbiamo ritrovato 4 stemmi della famiglia Massei, un’aquila che troneggia su una bellissima sala dove sono esposte opere in avorio ed argento di rara bellezza. Al piano superiore nella sala dei della Robbia , tra le note ceramiche robbiane, alzando gli occhi al cielo si notano gli stemmi della famiglia Cardoli , con una particolarità tra i due stemmi che ricordano appunto Quirico de Cardoli de Narnia potestà tra il 1347 ed il 1348 e Ludovico Juvenalis Cardoli de Narnia potestà tra il 1360 ed il 1361 . Ma le sorprese non finiscono qui….. Proprio all’ingresso del salone , fa bella mostra di se la statua di San Bernardino da Siena , realizzata dal Vecchietta per la chiesa di San Francesco a Narni e esposta per lungo tempo presso la cappella Eroli . Infatti fu il cardinale Berardo Eroli a commissionarla al Vecchietta , che a Narni realizzò altre opere importanti come la tavola di San Giovenale, la statua di Sant’Antonio Abate , altri busti di san Bernardino , magari grazie anche alla mediazione di qualche potestà Narnese che in quel tempo era a Firenze. La statua di san Bernardino racconta Giovanni Eroli realizzata tra il . 1462 e -63 è in legno policromo e restò per lungo tempo sull’altare della cappella Eroli a Narni , sulla sua base si legge OPUS LAVRENTI PETRI PICTORIS SENENSIS. La statua rappresenta San Bernardino che sostiene un pannello con il monogramma IHS. La statua è sostenuta da un gruppo di angeli che presumibilmente lo stanno portando in Paradiso dopo la sua morte avvenuta nel 1444. Ci sono vari documenti che certificano la sua presenza nella cappella Eroli , come ad esempio un bolla papale del (1464) in cui il Papa Pio II concede indulgenze a chi visita la cappella, dedicata a San Bernardino da Siena. La statua era documentata ancora nella cappella nel 1659, quando era circondata da immagini o statue ora perdute, di San Louis di Tolosa e di Sant’Antonio da Padova. E’ documentata ancora nel 1747, e successivamente fu porta nella chiesa di San Giuseppe, dove fu documentata nel 1872 e nel 1896. Lo stesso Giovanni Eroli descrive questo con un immagine di un cielo stellato nel suo libro del 1898. Successivamente fu venduta al museo del Bargello a Firenze , dove entra nel 1910. La statua proveniente da Narni fa bella mostra di se, accanto ai lavori del Donatello , tra cui abbiamo notato un’altra curiosità relativa allo stemma della famiglia Martelli realizzato dallo stesso Donatello e raffigurante un Grifone giallo in campo rosso molto simile allo stemma della città di Narni .
I notai tra il 1343 ed il 1400 a Firenze furono tutti umbri tranne 8 ( su 373 ). 146 giudici di cui 138 Umbri. I podesta’ furono 55 di cui 20 Umbri. Si trovano altri riferimenti nell’archivio di stato di Terni f. briganti Degli Azzi G. Le relazioni tra la repubblica di Firenze E l’Umbria nel secolo XIV anno pubbl. 1909
Lista dei Podesta di origine Narnese Che governarono Firenze tra il 1345 ed il 1464
p. 26 Berardus Massei de Narni. 1345 p. 51 Quiricus Carduli de Narnia. 1347 – 1348 p. 230 Ciappus Tanti de Ciappis de Narnia. 1359 – 1360 p. 256 Ludovicus Iuvenalis Cardoli de Narnia. 1360 – 1361 p. 265 Clericus sive Quiricus Cardoli de Narnia. 1361 – 1362 c. 141 Iohannes de Cuppis de Narnia. 1379 – 1380 c. 570 Blaxius de Cardolis de Narnio. 1426 91- Vettorius Iohannis de Cardolis de Calvi de Narnea. 28 luglio 1415 – 27 gennaio 1416 106- Niccolaus Blaxii de Masseis de Narnea. 28 giugno 1422 – 11 gennaio 1423 116- Gentilis Vettorii de Cardolis de Narni. 9 marzo 1427 – 8 settembre 1427 150- Gentilis Vettorii de Cardolis de Narnea. 24 febbraio 1448 – 23 agosto 1448 153- Iohannes Niccolai de Masseis de Narnea. 24 agosto 1449 – 23 febbraio 1450 179- Petrus de Catanis sive de Ghisanis de Cesis civis Narniensis. 16 maggio – 15 novembre 1464 16 novembre 1464 – 15 maggio 1465 16 maggio 1465 – 9 gennaio 1466
vedere anche dettaglio sui potestà a Firenze Vescovo Tinacci che benedì i pilastri di fondazione nel 1357 Cappella Eroli Virtuale Famiglie Narnesi
Uno
studio delle famiglie Narnesi è sempre stato al centro delle ricerche
che nel tempo sono state fatte per meglio comprendere lo sviluppo della
città a partire dall’anno mille per arrivare ai giorni nostri. Tra gli
studi piu’ interessanti ci sono quelli dell’Ing. Martinori che ha
lasciato in biblioteca a Narni uno studio dettagliato in ordine
alfabetico delle principali casate, con stemmi e cronologia dei singoli
appartenenti. Anche l’Eroli, Collosi ed altri si sono cimentati in tale
impresa, ma il lavoro piu’ completo si trova presso l’archivio di stato
di Terni con il deposito dei quaderni di Enrico Subioli, che partendo
dal Martinori. approfondisce le ricerche con gli atti notarili si
eredità e doti presenti presso l’archivio notarile di Narni depositato
proprio presso tali archivi. Partendo da tali fonti ed integrandole con
ricerche d’archivio a Roma e Firenze una prima digitalizzazione delle
informazioni è stata riportata nel sito internet narnia.it .Cercando come detto nelle due Città principali del centro Italia dove le famiglie Narnesi ebbero grande rilevanza a Firenze con Capitani del Popolo e Podestà tra il 1345 ed il 1464 ed a Roma occupando l’equivalente di tale carica che pero’ in questo caso prevedeva l’essere Senatore della città di Roma. I Senatori di Roma Narnesi tra il 1377 ed il 1600, fanno comprendere come le Magistrature Narnesi si affermarono in queste grandi ed importante città, senza poi considerare altre città come Siena Perugia, Viterbo ed altre che videro in tale periodo i Narnesi nelle massime cariche della amministrazione della giustizia e della difesa militare delle città. Approfondimenti: http://www.narnia.it/firenzebargello.htm http://www.narnia.it/massei.htm http://www.narnia.it/senatori.htm https://www.narnia.umbria.it/2019/01/20/famiglie-narnesi/
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ideazione e progettazione Giuseppe Fortunati |