La chiesa di Santa Croce e Suor Fermina Cesi
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Fermina Cesi 1497-1567 Badessa nelle chiese di Santa Croce ( Cantine Ruffo) Figlia di Franceschina Cardoli e sorella dei due cardinali Cesi
Fermina Cesi 1497-1567 " Nel di 7 Giugno 1567 morì nel Monastero di Santacroce la serva di Dio Suor Fermina della medesima famiglia di Monsignor Vescovo di Narni , e già sorella delli Emi. Cardinali Paolo e Federico Cesis. Alcune notizie della bontà e santi costumi di essa Suor Fermina sono che passata che fu Francescina Cardoli sua Madre sali' altra vita ncll' anno 1518 alli 22 di Giugno si vesti monaca al monastero di S. Croce di Narni per mano di Bartolomeo Cesi suo zio Vescovo di essa città, e con essa entrarono per educazione nel medesimo monastero Brigida sua sorella di età di dodici anni e Claudia sua nipote figlia di Niccolo altra sua sorella moglie di Onofrio Santacroce . Avendo nel mese di Luglio 1527 l'esercito del duca di Borbone espugnato Narni ponendo cose sacre e profane in ruina trovandosi abbadessa di quel monastero Suor Fermina fece fare alle sue monache incessanti orazioni al Signore per esser liberate da un tanto flagello . Furono essaudite le di lei orazioni, poichè portatosi al monastero Don Giovanni Villanova uno de' primi capitani dell' esercito, fece piantare la sua insegna alla porta del monastero dicendo alle Monache non avessero timore, perchè il Cardinal Paolo Cesis , Monsignor Angelo Cesi Vescovo di Cervia avevano a lui raccomandalo quel monastero. Per il che dovendo egli portarsi in Terni le consigliava a trasferirsi in qualche monastero di quella città dove sarebbero state accompagnate e difese da' suoi soldati. Resero le monache incessanti grazie a Dio per si segnalato beneficio, e lasciate dieci monache le più vecchie nel monastero cinquanta si portarono con la Badessa a Terni introdotte con ogni cautela nel monastero di S. Proculo. Sic poterono ritornare a Narni so non dopo l' anno atteso che v'erano discordie grandi fra i Ternani e Narnesi, quali occidevano de' Ternani quanti potevano avere; supponendo essere stati da essi loro derivati molti danni. Dopo 39 anni di vita esemplarissima nella religione mori alli 7 giugno 1567 in età di anni 70. Rimase la sua faccia bella e risplendente e allorchè si trasportava in chiesa il di lei corpo, convenne poner guardie ed uomini per la gran moltitudine di persone e concorso , volendo ciascuno avere qualche reliquia , ed assistette ancora il P. Bernardino da Collestatte Provinciale con trenta Religiosi de' Minori Osservanti: quale Provinciale ordinò gli fosse fatta la sepoltura avanti I' altare del SS. Sagramento col nome di Gesù in mezzo, quale aveva sempre in vita avuto in uso di benedire e lodare . Molte persone ricorsero alle sue intercessioni ne'loro bisogni , e n ottennero per li di lei meriti molte grazie. Attesa la morte di suor Fermina fu eletta abbadessa Sor Claudia di lei nepote figlia di Onofrio Santacroce Nobile Romano ". Abbiam voluto recar tutto intiero questo paragrafo per far conoscere la poco nota vita di Suor Fermina, di cui dettò ampie notizie la monica sua compagna Cherubina Broli, ed il ms. è in mie mani. Ma per tornare al nostro proposito , aggiungeremo che i cittadini fuggiti in tal congiuntura furon di molti. E quando tornaron le cose in calma, bisognò minacce pene e franchigia di dazi , affìnchè fossero costretti ripatriare, e ripopolar la città rimasta in tutto deserta. Alcuni provvedimenti presi a bene della città dopo il sacco sono riferiti nel ms. Cotogni pag. 225 e segg. " Furono intanto dalla città fatti molti ordini tanto alli cittadini che alli inferiori che si crano assentati dalla città di dover in essa ritornare in pena di confiscazionc deili loro beni. Indi il marzo ( 1528 ) fu tornalo a spedire ambasciatori al sommo Pontefice supplicandolo che si fussc degnato ordinare alli Ternani, et ad altri che vennero alla distruzione della città, e ritenevano in loro potere molta preda fatta alli Narnesi che in pena di censura dovessero restituirla , e ottenere per breve altre grazie in favore della città . Rimase questa benignamente esaudita molto giovando l'intercessioni delli Emi. Cardinali delti Cesis, Orsini, del Monte e de' santi quattro Protettori della medesima " . Tratto dalla Miscellanea Storica di Giovanni Eroli
Tratto dalla Miscellanea Storica di Giovanni Eroli Dopo il sacco dei Lanzi del 1527 la chiesa doveva essere ricostruita e a tale fine fu chiamato il grande architetto Antonio da Sangallo il Giovane il quale inizio un progetto che prevedeva grandi opere il progetto fu solo in parte realizzato a causa della morte dell'architetto nell'anno 1546
Il monastero di santa croce e sue trasformazioni tratto dal Lavoro dei progetti Master Pares di Narni anno 2013 Le trasformazioni continuarono successivamente con l'avvento dell'esercito Napoleonico
Ulteriori cambiamenti arrivarono dopo la soppressione dei Monasteri dovuta nel 1860 all'Unità d'Italia che con le leggi Pepoli soppresse i monasteri . per arrivare all'attuale palazzo Ruffo sede dell'azienda agraria e legata alla emigrazione delle famiglie Russe di inizio del XX secolo. Collegamenti con nobili russi Ol’ga Sasso-Ruffo Ogarev Luogo e data di nascita: 25 agosto 1883 Professione: educatrice, insegnante Contessa, figlia del duca Fabrizio di Sasso-Ruffo (1846-1911) e della principessa Natalija Aleksandrovna Mešcerskaja, nel 1908 a Pietroburgo sposa Boris Petrovic Ogarev (1882). Ha due sorelle: Marussja (1879-1991) e Elizaveta (1886-1940), che sposa in seconde nozze il principe Andrej Romanov. Nel 1919 Ol'ga Ogareva vive nella località "Grazie", nei pressi di Narni, dove è intenzionata ad aprire delle scuole per il popolo: il progetto prevede una classe di non più di 12 bambini, sia maschi che femmine dai 5 ai 13 anni, con l'insegnamento di una lingua straniera per la cifra di 300 lire mensili, vitto e alloggio compreso. Il marito lavora presso una compagnia italiana impegnata con il commercio con l'Oriente. In seguito è compagna e poi moglie in seconde nozze del noto architetto russo Boris Michajlovic Ioafan, anch'egli residente in italia. Tutto questo parte da una nipote del Gattamelata Francescina Cardoli (la quale aveva 12 figli ) Giangiacomo (simile al figlio maschio Giannantonio del Gattamelata) in duomo a Narni troviamo la tomba del Senatore Pietro Cesi
Pietro CESI Senatore di Roma 1422-1477 Approfondimenti: La Beata Lucia Brocadelli da Narni Giuseppe e Carlo Maria Sacripante,
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ideazione e progettazione Giuseppe Fortunati |