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Terrenzi Giuseppe 

(1855-1896)


 

 
 
  


Terrenzi Giuseppe 

(1855-1896)

Nato a Narni fu uomo di scienza e appassionato di storia locale, a lui si debbono le prime ricerche sulla storia della geologia del nostro territorio.

molti suoi studi sono presenti presso la bibblioteca comunale di Narni nella sezione locale

Interessante  questa sua frase.

Mi diedi a perlustrare i monti e le valli narnesi, allo scopo di scoprire e raccogliere elementi per la geologia,la paleontologia, la fauna e la flora.

di particolare interesse lo studio della caduta di meteoriti, a Collescipoli, che ci ha segnalato 

Cristina Sabina 

e i successivi contatti con l'università con la Regia Università di Roma

I reperti furono poi divisi e sparsi in musei di mezzo mondo
a Roma Vienna e Stati Uniti.

oltre al già citato

su tale argomento ha scritto nel dettaglio 

Cristina Sabina 

Il 3 febbraio 1890 una rumorosa palla di fuoco attraversò l'atmosfera nei cieli di Collescipoli, finendo il suo viaggio in vocabolo Colle Antifone di fronte a casuali spettatori increduli. Giuseppe Terrenzi (1855-1896), nato e vissuto a Narni, chimico e appassionato ricercatore di fossili e minerali, naturalista e studioso di storia locale, cronicizzò l'eccezionale evento e lo descrisse scientificamente, puntualizzandone ogni particolare: quanto fu visto e sentito, la meraviglia per l'insolito fenomeno, quanto avvenne nei giorni successivi, i risultati delle analisi chimico-fisiche effettuate da lui e dal professor Trottarelli. Un evento straordinario per Collescipoli [...]
“Il giorno 3 di febbraio 1890 alle ore 1,30 pomeridiane fu visto un globo infuocato e lucente, avvolto e seguito da una nube di fumo, descrivere in cielo una traiettoria avente una direzione Sud-Nord, e producendo dapprima una forte detonazione simile allo scoppio di un fulmine, avvertita a Stroncone, Miranda, Piediluco e Morro, dappoi un rumore simile all'avvicinarsi di un treno celerissimo, precipitare dall'alto e cadere in un terreno appartenente al Signor Sconocchia, distinto col nome di Colle Antifona, a circa cento metri da Collescipoli.
Alcuni contadini, accorsi subito sul luogo, ove era caduto quel globo di fuoco, trovarono nel terreno (molto compatto di natura argillo-marnosa, ricco di ferro e di sostanze organiche e conosciuto presso noi col nome volgare di Porcino), un foro irregolare, profondo circa 60 centimetri; e, dopo aver praticato un'escavazione, ne trassero fuori una pietra informe, nerastra alla superficie ed ancora calda e fumante. Mossi da curiosità vollero spezzarla nelle parti più angolose e meravigliati dall'aspetto che presentava, ne portarono via alcuni frammenti, lasciando il più grosso nelle mani del contadino del luogo. Questo pezzo del peso di 3430 grammi, passò poi nelle mani del signor Sconocchia, il quale da me avvisato della caduta di quella pietra celeste, corse a Collescipoli per ritirare la parte rimasta al colono, e dopo aver ricercato e trovato parte degli altri frammenti, vendè il tutto al dottor Eger di Vienna. Il meteorite di Collescipoli, che completo doveva avere il peso di circa 5 chilogrammi [...].
C. Sabina, Collescipoli, cenni di microstoria economica e sociale dall'età moderna al XX secolo, Thyrus, 2015, pp. 299-305

altri meteoriti caduti in Italia.

Altre ricerche ci hanno portato a trovare vari documenti come :




NARNI E I CASTELLI

«Ogni castello o villa aveva per rettore o podestà un Narnese, scelto tra gli abitanti della città, che pagavano le collette, ed era eletto dal consiglio con le stesse modalità con le quali si eleggevano i consiglieri speciali.Una volta all'anno i castelli venivano a riconoscere formalmente la signoria del comune, vale a dire nella ricorrenzadi S. Giovenale; ed in tale occasione il comune spiegava tutto l'apparato della sua autorità. Alle pompe civili si univano le religiose; ed i sindaci dei castelli e delle ville soggette venivano a presentare il tributo dei ceri, tali tributi più tardi furono ceduti in dono all'opera di S. Giovenale (tribuna) intrapresa nel secolo successivo».

da:«Il Comune di Narni durante il sec. XIII - appunti e note storiche di Giuseppe Terrenzi




di particolare interesse lo studio
sulle Ferriere di Stifone


visse nella casa Natale 

in via Cocceio Nerva

che poi fu anche abitata 

da Primo Dorello

Figlio di Irene Terrenzi e Michele Dorello militare del Regno Piemontese originario della Sardegna. Medico anatomopatologo e docente di anatomia, insegnò per molti anni all’università di Perugia e Sassari pubblicando numerosi e originali studi tra i quali quelli riguardanti la ricognizione delle ossa del Perugino e un saggio sulla necropoli narnese.

Anche la figlia si distinse  fin da piccola .

Talia  Terrenzi

Catucci

Primo Dorello

Teresa Eroli

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