Ponte Nuovo
La passerella sul Nera
Con questo nome
chiamiamo oggi quello che è stato uno dei ponti più
importanti sul fiume Nera a Narni. Si vuole che fosse il primo
luogo in cui i romani fecero passare la via Flaminia, prima di
costruire il maestoso ponte di Augusto. La datazione del ponte è
controversa , ma la data presumibile di costruzione o ricostruzione
è successiva alla caduta del ponte di Augusto avvenuta nel 1053
e già si parla di esso nel 1092 per una donazione alla abazia di
Farfa,
Nel statuti di Narni
del 1371 si parla delle regole relative ai ponti. ed in particolare
“Il ponte in pietra…e legno … non si accendano
fuochi nei ponti….. specialmente a ponte nuovo…..”,
ma la datazione
più conosciuta si ha a partire dal XIII secolo , sicuramente
viene restaurato nel 1473 dal Cardinale Berardo Eroli ,
come ci
raccontava una lapide sulla torre medioevale che era a sua difesa, e
che fungeva da posto di guardia e riscossione delle gabelle per entrare
ed uscire dalla città.
Dipinto del Mortier con ponte levatoio
sicuramente
questo ponte fu attivato dopo il crollo del ponte di Augusto, negli
statuti di Narni del 1371 viene citato come ponte nuovo nel 1473 fu
fatto restaurare dal Cardinale Berardo Eroli, le prime immagini
...almeno per ora sono del dipinto di Piermatteo D'Amelia nel 1482 ... ora presso la chiesa di Santo Agostino.
poi molte altre immagini, fino ad arrivare ad oggi .
Le cose da esaminare sono i
piloni..... le arcate sono poco legibili
La documentazione
risulta più dettagliata nelle riformanze tra il 1500 ed il 1600,
e qui riportiamo alcune curiosità di tale periodo.
immagine presso l'archivio diocesano di Narni
1577 08 08 Il
fattore dell'ospizio del ponte è stato danneggiato dal passaggio
della compagnia del governatore che ha provocato la morte di alcuni
buoi e chiede di essere risarcito
1581 01 07 discussione del capitolo aggiunto dai deputati della gabella circa la bottega del ponte
1581 07 22 Scorte gestione del vitto dei cento soldati posti a guardia del ponte della Nera
1581 08 20 è necessario nominare un nuovo responsabile delle guardie del ponte
1582 5 Giugno si acquista legname per il rifacimento del ponte sul fiume Nera
1582 12 17 Abusi è giunta notizia che mastro Sensino
sta costruendo una fornace di calce presso il Ponte rotto ma il
terreno risulta della comunità-
1583 03 14 Ordine di lavori di riparazione Ponti presso il ponte della
Nera si sono accumulati tronchi che potrebbero essere
pericolosi.
nella immagine Codaleva, ospizio e poi chiesa per essere poi osteria distrutta nel 1944.
1583 05 19 Battista
Nicoletti da Terni realizzerà un porto di barche per condurre
robe a Roma sotto i mulini di Montoro; chiede alla comunità di
accomodare la strada di là dal fiume sino al ponte di Stifone.
1587 10 22 Angelo Racano e Quintiliano Cardulo chiedono l'elemosina di
mattoni e di alcuni pali che stanno al ponte della Laia per la
costruzione della chiesa della Madonna della Quercia, sulla strada per
Capitone.
1588 07 02 il ponte di legno sul Nera ha urgente bisogno di lavori.
1590 11 21 Ordinaria Difesa della comunità Proposta Banditi si propone di mettere una campana nella
torre del ponte della Nera per avvertire in caso di pericolo con i banditi
1590 12 03 Ordinaria Difesa della comunità Proposta Banditi dato che i banditi si sono ormai spinti verso
la costa, si propone, per economia, di far cessare la guardia del ponte e delle porte da parte dei contadini
1591 04 04 Ordinaria
Difesa della comunità Richiesta/Concessione di provvigione
Banditi il luogotenente della milizia chiede che siano pagati i tre
uomini che,dato l'allarme per i banditi, hanno presidiato il ponte
della Nera
1591 04 04 Stefano Balisino luogotenente della milizia fa istanza che
siano pagati Cinzio Iovenelli, Angelo Boccapianella e Francesco
Scribonio guardie al ponte della Nera per i banditi
1591 05 21 il
reverendo Antonio Carissimo canonico presta una campana della chiesa di
S.Gregorio alla comunità per la torre del ponte sulla Nera.
1591 11 19 il vescovo Erolo de Eroli benedice la nuova campana, collocata in turri super arce presso il ponte della Nera
1596 03 02 Angelo Renzi e Giovanni Andrea Fardelletto commissari eletti
per il transito previsto dei banditi chiedono polvere da sparo e
archibugioni al ponte, e gli archibugioni sono in pessime condizioni
1596 04 il card. Aldobrandini scrive al governatore ordinando che
l'oste al ponte della Nera, Baldo, sia rimborsato per i danni subiti
dai banditi regnicoli che passano di qua per andare alla guerra
1596 05 18 al ponte della Nera bisogna fare due scale, accomodare
la porticina che passa di là dal fiume, accomodare il tetto
della torre e farci la chiave
1597 08 02 lavori di riparazione Ponti bisogna acconciare il ponte della Nera e mettervi una trave
1598 05 13 Paris falegname in assenza dei forminari ha pulito la formina e ha anche accomodato il ponte sulla Nera
1598 07 27 sotto il
ponte della Nera si sono accumulati alcuni legni che causano grave
pregiudizio, e bisogna riparare alcune tavole del ponte
1598 09 15 si è provato a bandire il levare dei legni sotto il
ponte della Nera e i muratori la mandano alta vicino a 20 scudi.
Deliberatio di rimuovere la legna sotto il ponte della Nera a Silvano
muratore di Todi e Pier Agostino Zerenga
1598 11 04 il muro vicino al ponte levatoio della Nera minaccia rovina
e,secondo la relazione di Giovanni Domenico muratore, sembra che derivi
dai muri che ha fatto Giovanni Giacomo Erolo a ponte Rotto.
La Storia del ponte medievale di Narni
per ora studiata sui documenti di archivio viene poi descritta
visivamente in tutte le stampe ed i disegni del grand Tour, che
vedono questo ponte come sfondo al Ponte di Augusto, ma che in
realtà era la via principale per attraversare rapidamente il
fiume che per raggiungere il contado narnese sulla sponda destra del
fiume Nera.
Quindi un ponte a
tutti gli effetti, utilizzato dai narnesi come via di
collegamento primaria per moltissimi anni. Alcune stampe del 1600 e
1700 lo mostrano addirittura con un ponte levatoio, ed in ogni caso con
molte arcate in pietra, per contrastare la forza del fiume Nera . Nel
trattato del Martinelli e nelle sue raffigurazioni ci narra la
sua imponenza ed anche la continua necessità di tenerlo in
efficienza, “che essendo corroso fa temere di sua
caduta”.
Le arcate in pietra
più vulnerabili vengo mano a mano sostituite da travi e tavolati
in legno , innalzando anche il piano di calpestio.
Nel 1800 serve poi
all’esercito Napoleonico, e nel 1849, Garibaldi nella sua
ritirata dalla repubblica Romana, lo fa dare alle fiamme, utilizzando
fascine ed acqua ragia,
per qualche anno si
utilizzeranno dei traghetti e delle strutture improvvisate, per poi
presto ripristinare i tavolati in legno , che sono presenti anche in
diverse foto della seconda metà del 1800.
una
curiosità per la datazione delle foto è il secondo
pilone del ponte di Augusto , che cade il 17 luglio1885
permettendo quindi una datazione del prima e dopo tale data.
Con l’avvento
poi della ferrovia e la fase di industrializzazione di inizio
1900 il ponte aumenta la sua importanza e vien rimodernato con
strutture in ferro, che permettono il passaggio non solo pedonale e di
carri, ma anche delle prime macchine e autobus ,
come ci testimoniano altre foto d’epoca.
Questo è un
periodo di grande utilizzo del ponte che dai primi del 1900 diviene il
punto nodale di congiunzione
tra la Narni antica e la Narni moderna,
fino agli anni 1939 1940, in cui anche per necessità belliche,
viene costruito il nuovo ponte sul fiume Nera, sulla strada
dell’asse Roma Berlino.
Pochi anni dopo nel 1944 il ponte medioevale viene bombardato e la torretta viene colpita e distrutta.
Saranno proprio
Inglesi ed alleati a ricostruirla, prima con un ponte di barche ed una
piccola funicolare, poi con nuove strutture.
Si ripristina anche il nuovo ponte per auto e veicoli pesanti.
Da questo momento la
passerella assume una funzione pressoché pedonale, ma
ancora molto utilizzata dagli operai dell’elettro e della
linoleum che per molti anni ancora andranno a piedi al lavoro. Ora
questo ponte, prima imponente poi chiamato nuovo, poi medioevale, ora
passerella, viene utilizzato per passeggiare e per ammirare le rovine
del ponte di Augusto, ed è rimasto un ponte senza nome.
Giuseppe Fortunati
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