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"Il mercante di Prato"

Archivio Datini 

"Il mercante di Prato"

Maggio 2013 Gemellaggio Tra Narnia e Prato 

Nella Foto il presidente della Provincia di Prato, con Ceccatelli e Fortunati.

Il presidente dell'associazione “Vivi Narni”, Giuseppe Fortunati, con una delegazione di cittadini di Narni , ha  visitato  a Prato , l'allestimento della mostra allestita a palazzo Buonamici “Pauline Baynes, la donna che disegnò le mappe e le immagini  delle Cronache di Narnia”.

Un allestimento, nato all'interno della rassegna "Un Prato di libri", che ha già visto tantissimi visitatori incuriositi dalle tavole fantastiche disegnate dalla Baynes, l'artista scelta da Tolkien e C.S. Lewis  per illustrare i libri di Narnia e del Signore degli anelli.

Tali libri sono stati venduti in centinaia di milioni di copie in tutto il mondo , contribuendo con le loro immagini a creare nell’immaginario collettivo mitici mondi immaginari .

In modo particolare nel mondo di lingua Inglese  dagli Stati Uniti all’Australia queste favole scritte intorno agli anni cinquanta del novecento hanno fatto sognare miliardi di bambini per diverse generazioni.

Partendo da questo, si può ben comprendere come le immagini messe in mostra non sono solo semplici disegni, ma sono icone , ben note in tutto il mondo ad una stregua superiore di quella del nostro Pinocchio.
Questa visita ha consolidato il legame tra il mondo immaginario mondiale ed il legame con la Narnia italiana , che ora oltre ad avere un luogo fisico come la città di Narni in Umbria , trova a Prato un altro importante collegamento. 

 Il presidente della Provincia di Prato ing. Lamberto Gestri e si è intrattenuto con i rappresentanti di Narni  ed il curatore della mostra  Alberto Ceccatelli che  ha voluto donare due stampe originali delle famose mappe Narnia, disegnate dalla Bynes per i libri di C.S. Lewis. I sette romanzi di Lewis del ciclo “Le cronache di Narnia” trae infatti il titolo dalla cittadina umbra di Narni che in origine, e fino al XIII secolo, si chiamava Narnia.

L’Associazione Vivi Narni , oltre a portare il saluto del Comune di Narni, ha donato litografie e libri al Presidente della Provincia di Prato, ad Alberto   Ceccatelli, ed alla curatrice dell’evento Giulia Maria Benelli. Giulia Maria Benelli, architetto e madre di quattro figli, da anni dedita per passione all’arte del “cucito” e del “tricot”. La collezione Fiabe&Cioccolata si compone di una linea di borse in tessuto, disponibili in diverse fantasie, forme e colori, di una linea di sciarpe, che abbina la maglia jacquard a tessuti e passamanerie. Il colore, le forme e l’eclettismo nella scelta dei materiali sono i motivi dominanti che hanno ispirato la collezione, interamente realizzata a mano, utilizzando materiali prodotti in Italia.

Durante questo incontro è stato possibile dialogare su vari argomenti, primo tra tutti la figura del “Mercante di Prato” e dei suoi Archivi mercantili.

Francesco di Marco Datini incarna a tutti gli effetti la figura del mercante medievale, nei suoi aspetti economici, politici, ma anche individuali e privati. Vissuto tra il 1335 e il 1410, nel 1350 si trasferisce ad Avignone, allora sede papale.

Nella città provenzale, dove rimarrà per trenta anni, egli costruisce le basi della sua fortuna. Commerci diversificati, affari in proprio e in società (la medievale "compagnia"), contribuiscono a farne un facoltoso mercante.
Nel 1376, si sposa con la giovane fiorentina Margherita di Domenico Bandini. Il rientro a Prato, nel 1383, coincide con un forte sviluppo degli affari datiniani. Alla compagnia di Avignone si aggiungono le compagnie di Prato, Pisa, Firenze e, più tardi, quelle di Genova, Barcellona, Valenza e Maiorca: aziende collegate tra loro in un vero e proprio "sistema", di cui Datini è il manager. A Prato, Datini impianta anche due aziende industriali: la "compagnia della lana" e la "compagnia della tinta". 

Sostiene e dà linfa al sistema, un articolato intreccio di informazioni che Datini e i suoi collaboratori scambiano per lettera con gli altri mercanti operanti sul bacino del Mediterraneo.

Alla sua morte, avvenuta nel 1410, con un testamento spirato dalla pietà francescana dell'amico ser Lapo Mazzei, Datini lascia eredi dei suoi beni ai poveri della città, attraverso la fondazione di un istituto di beneficenza, il "Ceppo dei poveri".
Dalla ricerca in archivio che ne è poi scaturita, sono emerse varie ricorrenze per la città di Narni e i suoi prodotti. 


In particolare  tre prodotti vengono commercializzati dal mercante di Prato.

GUARNELLO  guarnello
1 raro Antica stoffa dozzinale mista di lino e cotone, usata per abiti o per fodere
2 raro Veste da contadina scollata e senza maniche

Veniva prodotto a Narni partendo dalla produzione di lino e cotone, veniva spesso utilizzato come veste degli angeli nella iconografia classica, 

Ad esempio nella pala del Ghirlandaio molti angeli portano i Guarnelli.
Viene riportato anche in canzoni popolari come
Fate la nanna coscino di pollo
cha la mamma v’ha fatto un guarnello**
decorato con piume d’uccello,
fate la nanna amore mio bello!

Uva Passerina

Anche  l'Alberti nel 1530 

passando per Narni ci racconta .

Sono questi vaghi colli per maggior parte ornati di viti, olivi, fichi, et d’altri alberi producevoli di frutti.


Anche quivi vegonsi alcune stopie dalle quali pendono ne’ tempi idonei l’uva passarina 

(così dagli habitatori del paese nominata quella uva picciola di granelle senza accino) la qual seccata
molto artificiosamente, ella è portata a Roma, et è istimata assai pretiosamente, tanto quanto quella ch’è condotta di Napoli di Romania. Vero è, che quella è negra, et questa bianca. 

Fichi secchi 


In quel periodo vari Narnesi sono Podestà di Prato oltre che di Firenze . 

In Particolare 

La Famiglia Cardoli.

e Massei 

Archivio Datini
Lo straordinario archivio di Datini venne murato in un pozzo di scale in disuso e ritrovato solo nel XIX secolo. Si trattò di una scoperta sensazionale, per la ricchezza, la completezza e lo stato di conservazione dell'archivio: lettere, documenti, libri contabili e vari oggetti della vita aziendale, tra cui uno dei più antichi esempi di campionario tessile. 

Esso rappresenta con i suoi centocinquantamila testi il più importante archivio mercantile medievale, fondamentale fonte di informazione sulla vita economica del Trecento, ed offre anche un interessante spaccato di vita del medioevo, grazie alle oltre duecentocinquanta lettere che si scambiarono Francesco e sua moglie Margherita durante i suoi lunghi periodi di assenza da casa.
Attualmente l'Archivio Datini, a Palazzo Datini, rappresenta uno dei nuclei storici dell'Archivio di Stato di Prato ivi costituito.


Vedere il Testo
F. MELIS, I Mercanti Italiani nell'Europa Medievale e Rinascimentale.

Siamo lieti che queste informazioni,

sono state e potranno essere di spunto,

anche per eventi della 

Corsa all'Anello di Narni.


Giuseppe Fortunati 


http://www.narnia.it/formina.html

http://www.narnia.it/guida/augusto.htm

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