Chiesa di Sant’Agostino di Narni
la
chiesa di Sant'Agostino fu edificata dai frati agostiniani agli inizi
del 1300 perchè, avevano avuto dal Vescovo di Narni Orlando
l'antico monastero e la chiesa di Sant'Andrea della Valle (1266) che
già a quel tempo era parrocchia.
L'attuale chiesa fu costruita verso la fine del sec. XIII e l'inizio
del XIV.
dell'antica costruzione rimane ben poco se si eccettua il singolare
portale e l'altare maggiore che era inglobato in quello barocco e un
affresco del XIV secolo sulla prima colonna di sinistra anch'esso
rovinato dall'acquasantiera barocca.
La grande trasformazione avvenne intorno tra la fine del 1600 e
l'inizio del 1700 ad opera del priore del convento Giovenale Sisti,
narnese, che decorò l'abside con grandi medaglioni
raffiguranti i vari santi agostiniani
come il soffitto della navata centrale, opera del '600 raffigurante la gloria di Sant'Agostino e la vittoria sull'eresia; una bella tela attribuita al narnese Carlo Federico Benincasa come, forse i medaglioni dell'abside.
Il soffitto è in legno,
la navata centrale ha al centro un'ovale di m.t. 12 per 6, contenente
una tela raffigurante la gloria di Sant' Agostino, opera del pieno 1600.
mentre la tavola del primo altare di destra raffigurante quattro santi agostiniani, è attribuita alla scuola di Antoniazzo Romano.
E' invece secondo studi recenti di Pancrazio da Calvi
Originariamente la chiesa , aveva le navate e l'Abside di stile gotico, poi ha subito varie trasformazioni specialmente nel XVIII secolo.
La facciata e semplice ma con un importante Portale d'ingresso in travertino massiccio.
La cappella di S. Sebastiano affrescata sia nella volta che nelle pareti, è opera dei fratelli Torresani.
L'interno e a tre navate divise da due file di pilastri sottili e slanciati ( quadrati) che sostengono le ampie arcate.
Il soffitto e in legno, la navata centrale ha al centro un'ovale di m.t. 12 per 6, contenente una tela raffigurante la gloria di Sant' Agostino, opera del pieno 1600.
- Piermatteo d'Amelia
A sinistra entrando, in una nicchia si osserva la bella devota Madonnina con Bambino sulle ginocchia, tra le Sante Lucia e Apollonia, dai lineamenti dolci e delicati, nella
luminosa cornice del paesaggio umbro.
Questa e un'opera inconfondibile di Pier Matteo d’Amelia.
Di seguito si trova la Cappella di San Sebastiano opera di indiscutibile valore del 1400, tutta affrescata alla volta e alle pareti da Torresani ed Antoniazzo Romano; sotto l'arcata di ingresso una serie di Santi: Pietro, Paolo, Nicola, Biagio e Andrea.
L' Altare maggiore a sinistra e di stile barocco, fu costruito nel 1736 a spese della famiglia Scotti di San Vito, che ha la sepoltura in questa Chiesa;
sopra vi e collocata una tela di pregio che rappresenta la Madonna della Cintola del pittore narnese Michelangelo Braidi, autore anche dei quadretti laterali.
- Pala
della Madonna della Cintola- Michelangelo Braidi Narni- Chiesa
Sant'Agostino.
Fra i personaggi ritratti nella parte inferiore si individuano all'estrema sinistra: Erolo Eroli Vescovo di Narni, Vicelegato di Bologna e dell'Emilia, figlio di Chiara Cesi, dietro di lui, con la corona, suo cugino Giovanni Andrea Eroli II, Barone di Marinata e Camartana e Commendatore dell'Ordine di S.Stefano di Toscana.
Rivolto verso lo spettatore Romolo Cesi, già Vescovo di Narni, con la corona Cesia Cesi Eroli madre di Giovanni Andrea II Eroli e moglie di Giuseppe Eroli ed infine a destra inginocchiata Lucrezia Cesi sorella di Cesia, terziaria francescana. - Di recente il critico d'arte Vittorio Sgarbi ha attribuito l'opera a Simone de Magistris , che era contemporaneo del Braidi e suo maestro.
Al centro dell'abside un Altare in pietra del 1300 della costruzione originaria e ripete i motivi della cornici del Portale. Sulle pareti in alto si possono vedere. affreschi dipinti in epoca barocca al tempo della ristrutturazione del 1700. In basso fino a poco tempo fa coperti da un coro di legno ed ora riaffiorati, dipinti del 1400. .
Nella navata di destra discrete tele ne13° e 4° altare sono di ispirazione fiamminga.
La pala con predella dipinta a tempera dell’altare raffigura i Santi Agostino e Monica, Andrea e un frate. La predella raffigura il martirio di S. Andrea, la flagellazione di Gesù, il viaggio al Calvario e il Battesimo di S. Agostino; questa armonia nella composizione ne fanno un gioiello d'arte.
Immagini su concessione della Diocesi di Terni-Narni-Amelia - Ufficio per i Beni Culturali ecclesiastici (autorizzazione 099/10).
Approfondimenti:
San Bernardo