Tesi di Laurea Le Cronache di Narnia scritte da C. S. Lewis alla fine degli anni
Cinquanta, sono rimaste praticamente sconosciute in Italia fino all’uscita del
primo film ispirato dalla saga Il Leone, la Strega e l’Armadio di Andrew
Adamson. Il presente lavoro è stato ideato con l’obiettivo di dare un maggiore
riconoscimento al testo di Lewis. Del resto, la scarsa attenzione del pubblico
italiano all’opera narrativa di Lewis ha corroso con un analogo disinteresse
della nostra critica che semmai ha posto in primo piano il Lewis studioso,
sottovalutando e non cogliendo né il valore né il messaggio del Lewis
romanziere e uomo di fede. Il recente risveglio dell’interesse nei confronti
del genere fantasy, specie attraverso il cinema ha comunque avuto un benefico riflesso
sulla fortuna dell’opera di questo autore. La critica italiana ha riscoperto le
Cronache di Narnia come un viaggio verso la realtà, un viaggio che
permette ad ogni persona, adulto o bambino che sia, di riflettere su se stesso
e sul mondo che lo circonda, proiettandolo in una meditazione profonda di una
dimensione spirituale che è parallela e affianca quella dimensione umana
quotidiana e materiale delle cose. In primo luogo cercheremo di approfondire la vita di Lewis, una vita che
egli aveva inteso in questi termini: "il «sono tutte prove» deve essere
capito nel modo giusto. Le prove non sono esperimenti che Dio fa sulla mia fede
o sul mio amore per saggiarne la qualità. Lui, questa, già la conosce; ero io
che non la conoscevo. È piuttosto una chiamata in giudizio, dove Dio fa di noi
gli imputati e al tempo stesso i testimoni e i giudici. Lui l’ha sempre saputo
che il mio tempio era un castello di carte. L'unico modo per far sì che lo
capissi anch'io era di buttarlo giù. […] E se è così, Lui me lo butterà giù di
nuovo. E poi ancora, e ancora, tutte le volte che sarà necessario. A meno che,
alla lunga, non mi si lasci perdere, come un caso senza speranza, a costruire
palazzi di cartapesta all'Inferno, per sempre" La vita è un pellegrinaggio
spirituale da un castello di carta all'altro, e tutti questi castelli crollano "ancora,
e ancora, tutte le volte che sarà necessario" finché non capiremo qual
è la solida dimora da costruire, ossia quella «celeste». Nel primo capitolo
quindi, sarà argomentato il tema dell'uomo e il suo viaggio spirituale con le
«prove» affrontate e i relativi «castelli di carta» costruiti, seguendo un filo
narrativo e cronologico che ci permetterà di cogliere i progressi e i regressi
del pellegrino, cominciando proprio dalla sua infanzia. Nella seconda parte
dedicata alla sua biografia verrà esaminato più approfonditamente il pensiero
di Lewis e, in particolare, la sua concezione della letteratura, frutto della
conversione a Cristo; e infine un accenno che possa rendere più completo lo
studio sulle sue opere più importanti. Nel secondo capitolo, vi sarà una breve presentazione dell'opera più nota
dello scrittore: le Cronache di Narnia. Qui si è fatto un ulteriore
tentativo che è volto ad illustrare in modo succinto le intenzioni del suo
autore e i contenuti «sperimentabili» di ogni romanzo componente la saga. Una
sezione di questo progetto è ampiamente dedicata alla ricerca e all'analisi di
quelle che sono le possibili allegorie, o meglio, i messaggi profondi nascosti
in questa meravigliosa opera letteraria attraverso figure mitiche e fantasiose,
che rimangono impresse nella memoria e nel cuore di quel lettore che ne viene a
contatto. Nell'ultima e terza porzione di questo lavoro è stata proposta una ricerca
che lega l'opera di Lewis alla città umbra di Narni. Il legame, definito quasi
«misterioso» tra le due città, l'una in una fiaba e l'altra reale, designa un
rapporto affascinante tra gli studi appassionati di Lewis, attraverso i testi
della letteratura antica dei più noti autori latini e greci, e la geografia, la
cultura e le tradizioni della cittadina umbra. Emerge in modo stupefacente, il
genio di un uomo che ha fatto delle sue letture un esperimento per trasfondere
nei suoi romanzi emozioni, avventure, insegnamenti, messaggi, descrizioni ed
emozioni sensoriali che solo in pochi hanno saputo trasmettere. In conclusione, si è voluto arricchire l'argomento con un'ulteriore analisi
storico-culturale dedicata brevemente alla Rocca di Albornoz, il monumento più importante e rappresentativo di Narni per
poter completare, se pur non in modo esauriente, il quadro generale di questo
progetto che ha messo in contatto le meraviglie oltre confine della letteratura
lewisiana ed una delle città e delle regioni patrimonio e meraviglia della
storia e cultura italiana. Chi volesse cercare maggiori approfondimenti su Narnia e Narni potrà trovare utili notizie su
Intervista Global Junior Challenger
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