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Ponte Sanguinaro 

Ponte Sanguinaro e la sua storia 

Da ricerche incrociate tra grand Tour e storia locale,

grazie anche al confronto avuto in internet con vari gruppi di lavoro. 

Le ipotesi iniziali su un  ponte romano a Narni hanno portato a questi sviluppi.

Partendo da due quadri trovati in rete uno raffigurante :
 


Scuola del primo Ottocento. Paesaggio Italiano, Narni, disegno della seconda metà del 1700 non firmato
Paysage d’Italie, Narni (Italian Landscape, Narni)

Johann Wilhem Schirmer ( Julich  1807 - Karlsruhe  1863 ) "Veduta di Narni" olio su cartone (cm 22x17.5).

     il dipinto dovrebbe essere del 1839.... 1829 si legge male , ma l'artista viaggia in Italia nel 1839...... quindi la data probabile è questa.

Abbiamo poi letto i racconti tratti da un testo di viaggio del 1769
 
Viaggiatori di passaggio nelle osterie di Vigne- James Forrester 1769
viaggio del pittore Irlandese James Forrester "A tour in Italy", edizione anastatica e traduzione del diario di viaggio di James Forrester, 1787. L'11 giugno 1769, all'età di trentanove anni, James Forrester, un pittore irlandese trasferitosi a Roma nel 1755, intraprese il suo Petit Tour, visitando, nel corso di diciotto giorni, lo Stato Pontificio. 

Il diario di questo viaggio è stato curato e pubblicato, dopo la sua morte, nel 1787 dal pittore George Robertson, uno dei suoi compagni di viaggio. G"Verso mezzanotte lasciammo questo posto (Borghetto) e alle sei del mattino arrivammo a una locanda molto ordinata e confortevole, chiamata Vigne di Narni. Qui prendemmo la nostra colazione, riposammo e pranzammo per tre paoli ciascuno; fummo trattati bene e le nostre spese complessive ammontarono a due corone e cinque paoli...

Abbiamo stabilito che il quadro di Schimmer rappresenta ponte Sanguinaro come era nel 1839 sia dal paesaggio che è da sfondo al quadro che dai reperti ancora visibili. 

Il punto di vista è quello che i viaggiatori vedevano appena finita la salita che porta a Narni .

Un pezzo di storia....oggi mi sono immaginato gli antichi romani in marcia, e i viaggiatori del Grand Tour che dopo aver mangiato in una osteria di Vigne devono affrontare la salita dopo ponte sanguinaro. Magari con il raddoppio dei cavalli e un pezzo di strada a piedi per scavallare la salita..magari fermandosi in cima per disegnare ponte e panorama....
Mettendo insieme questi pezzi e le immagini collegate si puo’ dire con buona approssimazione che  le tre documentazioni sono collegate e dai disegni si vede anche che la stele era proprio appena passato ponte Sanguinaro ed era di grandi dimensioni. Alta quasi quanto il ponte . come si vede nei disegni.
 

attualmente una stela ricorda la variante Tiberina effettuata dall'Anas intorno al 1939 


 
Paysage d’Italie, Narni (Italian Landscape, Narni)

Il nome di ponteSaguinaro 

scaturisce da Varie ricerche 

nel 253 dopo Cristo l'imperatore romano Emiliano viene ucciso nei pressi di un ponte ... A Narni.... 

Cristiano L. Kustermann storie di Narnia...


Grazie a Marco Cuccuini ....

notare la scritta

Pont Sanguinaire ou fut tuè L'Emp. Emilien.........en 253.

Titolo :  Umbria, Etruria, Latium, Magna Graecia et

Sicilia antiqua. Dressées par ordre du Roi pour l'éducation de Monseigneur le Dauphin par M. de Laborde,...
Autore :  La Borde, Jean-Benjamin de (1734-1794). Fonction indéterminée


Editore :  Didot fils ainé et Jombert cadet (Paris)
Data di edizione :  1786

Anche Giovanni Eroli 

ne parla nella sua miscellanea.

Ed ancora altri testi confermano questa ipotesi.


ed ancora 

Ponte Sanguinaro.... altre attinenze ci potrebbero essere con .... Tacito Historiae - Liber III 

(Capitoli:58,60,63 due volte,67,78,79)
Siamo intorno al 69 Dopo Cristo. Siamo nelle ultime fasi che porteranno al potere T. Flavio Vespasiano , in lotta con Vitellio . Tacito racconta nelle sue Historiae gli eventi e la città di Narnia è più volte menzionata, più che altro come riferimento geografico, non si parla mai dell'atteggiamento dei suoi cittadini verso l'una o l'altra parte.

I fatti possono riassumersi così:
Vitellio stabilisce due capisaldi , a Narnia ed in Campania , come estremi baluardi della difesa di Roma, lasciando nel più settentrionale una parte delle sue forze sotto i prefetti del pretorio, mentre ormai i flaviani occupavano Meuania (Bevagna) e le nevi rendevano difficile il passaggio sugli Appennini. Le truppe di Vespasiano avevano stabilito il campo a Carsulae , Antonio Primo che li comandava , prevedeva la possibilità di giungere senza lotta alla resa delle truppe di Vitellio che presidiavano il passaggio della Flaminia a Narnia , ad appena dieci miglia di distanza. Antonio , diplomatico nel contenere i suoi e conciliante verso gli avversari, mirava insieme ad ottenere la resa dei vitelliani , ormai inferiori di numero ed a evitare di dover forzare la posizione chiave a Narnia. 

Debellato il piccolo presidio di Interamna ( Terni con circa 400 cavalieri), era cominciato progressivamente lo sfaldamento delle forze Vitelliane , definitivamente abbattute alla notizia della morte di Fabio Valente. L'armata di Vitellio si indusse alla fine , a discendere nel piano davanti a Narnia , mentre le legioni Flaviane erano schierate lungo la Flaminia. "L'esercito Flaviano pronto ed armato come a battaglia, si era disposto ai lati della via in schiere serrate. Vennerò così accolti nel mezzo i Vitelliani; e una volta circondati li arringò con clemenza Primo Antonio; ebbero ordine di fermarsi parte a Narnia e parte a Terni".

In pratica Tacito stesso collega la caduta del presidio di Narnia con la sconfitta definitiva di Vitellio che il 18 dicembre , abbandona l'impero. Narnia quindi come ultimo baluardo della difesa di Roma. e Magari le truppe erano schierate anche a ponte Sanguinaro ..

Molte altre storie si raccontano 

dai Briganti 

Fabrizio Serantoni ci racconta che :
I vecchi di Santurbano raccontavano che a ponte sanguinaro venivano fatte tante rapine da parte del brigante Gasperone. Tante persone venivano uccise e questo brigante si rifugiava a monte perello dove nascondeva li il bottino so questo perché tutti andavano a zappare sul posto per cercare l'oro nascosto questa e la versione che so io di quel posto.

Luca Paccara

A me è venuto in mente questo episodio tratto da "Buonasera compare", però non so se sia avvenuto proprio verso ponte sanguinaro. Nella deposizione del testimone si parlava di una località chiamata "Renaro" ma in realtà la parola non è di facile lettura, 

dovrebbe essere Renaro una località chiamata così ancora oggi. Venendo da Narni si trova poco prima di Poggiolo.

Il testo diceva cosi' :

Sono Rinaldi Giulio del fu Tommaso, di anni 36, celibe, falegname, nato in Costacciaro presso Perugia, domiciliato in Calvi. Purtroppo io fui spettatore del tragico avvenimento nel quale restò vittima il messo Cesare Pecchioli. Richiesto da lui di condurlo insieme al signor Tommaso Ciancherini da Calvi a Narni, partimmo tutti e tre da quel paese colla vettura guidata da me e tirata da un cavallo. Giunti al sito denominato Runaro distante circa quattro miglia da Calvi e dove la strada viene in salita ed è fiancheggiata da una folta selva, tre malfattori armati di fucile a doppia canna e col viso coperto da fazzoletti in modo da non potersi riconoscere, uscirono da quella selva e sbarrando la strada coi fucili spianati contro di me, mi imposero di fermare la vettura, nel tempo stesso che altri tre pure armati di fucile spianarono dal greppo della strada i loro fucili contro i due individui sopradetti, ed esplodendo consecutivamente due colpi resero cadavere il Pecchioli. Quei malfattori, appena fermata la vettura, mi fecero discendere dalla medesima e pormi in ginocchio per terra col capo chino finché i loro compagni non s’impossessarono delle somme agognate provenienti dalla riscossione delle tasse operata in Calvi. Ciò raccontai sin d’allora al signor Pretore di Narni, aggiungendo che anch’io fui depredato del portabagagli, nel quale ritenevo la somma di Lire 45. Non sono in grado di riconoscere alcuno di quei malfattori.

Ponte Sanguinario, che i narnesi chiamano “Sanguinaro”. 

Un ponte che compare in diversi racconti trasmessi di padre in figlio. Racconti che non collimano. Secondo alcuni il ponte fu chiamato Sanguinario perché su di esso ebbe luogo una battaglia tra Romani e Barbari: una battaglia tanto cruenta che l’acqua del torrente sorto il ponte divenne rossa per il sangue dei morti e dei feriti. I Barbari comunque furono sconfitti e respinti. 

Per altri, invece, la storia è un’altra: i barbari in marcia verso Roma a Ponte Sanguinario incontrarono San Giovenale, oggi protettore di Narni, e domandarono a lui quanto era distante Roma. “Uh – rispose questi – sta così lontano che io che ne vengo per arrivare fin qui ho consumato sette paia di sandali di ferro”. 

Al che – recita la leggenda – tra i barbari ci fu chi decise di tornare indietro. Altri invece insistevano per continuare verso Roma, fino a che litigarono e si scontrarono tra di loro, uccidendosi l’un l’altro. Col sangue che arrossò l’acqua del torrente. La variante più accreditata è comunque quella secondo cui  _ con la storiella delle sette paia di calzari di ferro consumati _ San Giovenale salvò dai barbari Narni e non Roma.

i Santi di Narni che ci difesero dalle orde dei Barbari,

Vigne il paese delle locande

si ringraziano  per le informazioni 

Favetta Michele

Di Deodato  Stefano

Sulle osterie si trovano diversi documenti come quelli che ora riportiamo .

"HOSTARIE DELLE VIGNIE" ANNO 1660


A Vigne sono rappresentate ben cinque Osterie (n.61,62,63,64,65) tutte collocate sul lato destro della via Flaminia (per chi viene da Narni).

Al numero 59 si legge di un edificio chiamato Casaccia e al 60 una seconda casa (entrambi sul lato sinistro).
E' segnalato anche Ponte Sanguinaro.

Nei dintorni sono disegnati i castelli di Borgaria, Gualdo, San Vito e la città di Otricoli.
Sul retro della pianta sono presenti gli stemmi di papa Alessandro VII Chigi Barberini, del presidente delle strade Corsini e dei maestri di strade Domenico Iacovacci e Giacinto Del Bufalo.

Viaggiatori di passaggio nelle osterie di Vigne- James Forrester 1769

viaggio del pittore Irlandese James Forrester  "A tour in Italy", edizione anastatica e traduzione del diario di viaggio di James Forrester, 1787. L'11 giugno 1769, all'età di trentanove anni, James Forrester, un pittore irlandese trasferitosi a Roma nel 1755, intraprese il suo Petit Tour, visitando, nel corso di diciotto giorni, lo Stato Pontificio. Il diario di questo viaggio è stato curato e pubblicato, dopo la sua morte, nel 1787 dal pittore George Robertson, uno dei suoi compagni di viaggio. G"Verso mezzanotte lasciammo questo posto (Borghetto) e alle sei del mattino arrivammo a una locanda molto ordinata e confortevole, chiamata Vigne di Narni. Qui prendemmo la nostra colazione, riposammo e pranzammo per tre paoli ciascuno; fummo trattati bene e le nostre spese complessive ammontarono a due corone e cinque paoli... "

Il viaggio continua poi verso Narni.

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Nel 2019, in occasione dei 250 anni dal viaggio del pittore Irlandese James Forrester nel centro Italia, è stata pubblicata da Vittorio e Roswitha Di Martino, una ricerca sui luoghi da lui visitati e frequentati. Tra questi c'è anche Vigne dove il pittore ha soggiornato per qualche ora. Dalle loro ricerche nel catasto Gregoriano, risultavano esserci quattro locande ma non sappiamo in quale di queste James Forrester abbia mangiato. Tuttavia avendo segnato tutto sul suo diario di viaggio (poi pubblicato) sicuramente ha avuto un bel ricordo del nostro bel paesello!!!
Se siete interessati qui trovate il libro completo:

Per leggere il libro in inglese



Per approfondimenti vedere

http://www.narnia.it/leonori.html


Taizzano

Montoro

http://www.narnia.it/fontane.html

http://www.narnia.it/formina.html

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