Cardinale Giuseppe Sacripante Nato a Narni nel 1642 muore a Roma nel 1727 fu valente giurista di grande ingegno e di grandi virtù; fu onorato della stima e dalla fiducia dei sommi Pontefici che ressero la chiesa della seconda metà del '600 e gli affidarono importanti uffizi, chiamandolo a far parte anche di diverse Congregazioni. Fu illustre benefattore della città di Narni e delle sue istituzioni . Istituì un ospizio per i giovani , affidandolo ai padri Scolopi , e uno per le ragazze affidandolo alle Maestre Pie Venerini. Patrocinò il culto della Beata Lucia e fece costruire nella Cattedrale la ricca cappella a Lei dedicata. Cappella della Beata Lucia in Duomo a Narni Si adoperò per i restauri della Cattedrale e della chiesa di San Domenico, contribuendo generosamente a tali spese . restaurò il monastero di San Bernardo e l'abazia di San Cassiano . Mori' nel 1727 , a Roma e fu sepolto nella Cappella di San Giuseppe in S. Ignazio che egli stesso aveva fatto costruire. chiesa di S. Ignazio Roma cappella Sacripante Giuseppe Sacripante (Narni, 19 marzo 1642 – Roma, 4 gennaio 1727) è stato un cardinale italiano. Iscrizione NAT A MDCXLII EXIM VIRTVT ET RARA LVRIS SCIENTIA INSIGNEM INNOCENT XII CARDINALEM DIXIT ET S CONGREG CONCILII PRAEFECIT CLEMENTIS XI P M PRODATARIVS REGNOR SCOTIAE ATQVE ARMENIAE ET ORDIN CARMELITAN PROTECTOR CONGREG DE PROPAGAND FIDE PRAEFECTVS S IOSEPHO SACELLUM MAGNIFICE EXSTRVXIT ET NOVENDIALIA PIETATIS EXERCITIA INSTITVIT ORATORIVM PRO DOCTRINA CHRISTIANA EREXIT GENSVQVE ANNVO AVXIT NARNIAE SACELLA ET RELIGIOSAS AEDES DOMOSITEM PVERIS ET PVELLIS EDVCANDIS AEDIFICAVIT FVNDAVIT DOTAVIT LITERATOR MAEGENAS PAVPERVM PARENS MVNIFICVS Biografia Laureato in lettere ed in legge, fu uditore di Rota e referendario della Segnatura Apostolica: ebbe anche un canonicato al capitolo di San Giovanni in Laterano. Nel concistoro del 12 dicembre 1695, papa Innocenzo XII lo creò cardinale prete con il titolo di Santa Maria in Traspontina (in seguito, assunse il titolo di Santa Prassede e poi quello di San Lorenzo in Lucina). Fu prefetto delle Sacre Congregazioni del Concilio (1696-1700) e di Propaganda Fide (1704-1727); tra il 1705 ed 1706 fu anche Camerlengo del Sacro Collegio Cardinalizio.
Cardinale Carlo Sacripante, nipote del cardinale Giuseppe Sacripante. Ebbe vari incarichi nella curia romana , fi valente giurista. Nel 1754 incoronò l'immagine della Madonna del Ponte. Fu benemerito della città di Narni come lo zio, tanto è vero che nel 1740 sulla facciata del Municipio, fu eretto un ricordo marmoreo in suo onore. Fu tra i papabili al conclave dal quale uscì papa il cardinale Lambertini. Fu sepolto a Narni nella cappella della Beata Lucia in cattedrale. Nacque l'11 settembre 1689 da nobile famiglia romana, originaria di Narni. Il padre, che era avvocato concistoriale, ottenne da Clemente XI (1700-21) la nomina a Coauditore per il figlio. In seguito, nel 1718, fu Votante di Segnatura e, tre anni dopo, Chierico di Camera. Durante la sede vacante del 1730, il Sacro Collegio dei Cardinali lo nominò Tesoriere Generale. Il Papa neo eletto, Clemente XII (1730-40), lo confermò nell'incarico fino al 1739, per quasi 10 anni. A quella data fu promosso cardinal diacono di S. Maria in Aquiro e fu ascritto alla Congregazione dei Riti, del Concilio, del Buon Governo e della Sanità e Propaganda. Sotto Benedetto XIV (1740-58) passò all'ordine dei preti con il titolo di S. Anastasia e poi a quello dei vescovi. In seguito gli furono affidati molti, delicati ed importanti incarichi, che egli assolse con bravura. Nel 1756 fu destinato alla chiesa di Frascati, che tenne fino al novembre del 1758, anno della sua morte, avvenuta a Narni. Biasotti-Tomassetti datano la sua permanenza a Frascati dal 1756 al 1759. Nel conclave apertosi dopo la morte di Benedetto XIV, fu in gara per la sede pontificia, ricevendo notevoli suffragi. Dalla visita pastorale effettuata risulta che gli abitanti dei centri della diocesi, nel 1756 erano: a Frascati 4.546, a Rocca Priora 1.231, a Rocca di Papa 1.344, a Montecompatri 1.434, a Monteporzio 1.104, a Colonna 361. Il Guarnacci ne parla al vol. II pag. 955.
Cappella della Beata Lucia in duomo a NarniThe chapel dedicated to Beata Lucia in the cathedral of Narni has been attributed to Nicola Michetti on the basis of both style and the fact that he had worked elsewhere for the patron, Cardinal Giuseppe Sacripante. The configuration of the altar surround, however, is not typical of Michetti's work. That structure, in fact, is by Carlo Rainaldi and originally stood in the chapel of S. Antonio di Padova in SS. Apostoli in Rome. Sacripante purchased the altar surround in October 1711 and had it set up in Narni sometime between 1712 and 1714. Michetti's contribution to the design of the chapel, therefore, is limited to the revetment of the walls, the windows, and the transverse oval dome. Rainaldi's altar surround is an important find. Conceived in 1652 and constructed between 1654 and c. 1656, it is the immediate forerunner of his urbanistic masterpieces of the early 1660s, S. Maria di Montesanto and S. Maria dei Miracoli, on piazza del Popolo. Palazzo sacripante a Roma In piazza Fiammetta all'angolo del vicolo del Soldato. Appartenne già ai Ruizzi, indi l'acquistarono i marchesi Sacripante di Narni: oggi vi sono le monache Giustiniani. Alcuni ritengono che l'architettura primitiva di questo palazzetto fosse del Bramante: nulla però rimane che possa giustificare tale asserzione. Certo è che fu restaurato e rifatto da Bartolomeo Ammannato. Altre curiosità cardinale sacripante Nel 1724 divenne auditore con segreto del Santo Ufficio del cardinale Giuseppe Sacripante Sacripante è anche responsabile della scuola di arabo a Malta e Roma. Cave di Ferro a Narni Difatti nessuno tra noi, ricorda più le cave di ferro dalle quali veniva estratto il minerale che serviva, nel secolo passato (1700), ad alimentare la ferriera di Stifone (Narni) ne sa in quale posto questa sorgesse. In una lettera scritta nel 1709 dai priori di Narni al Cardinale Sacripante, sono ricordate le nostre cave di ferro. La lettera insieme ad altri documenti di storia narnese, fu pubblicata nel 1720 dal Bocciarelli pei tipi degli eredi Corbelletti di Narni.Vedere anche la relazione dell'Utec di Andrea Scatolini . Chiesa dove è seppellito il cardinale Sant'Ignazio di Loyola a Campo Marzio (in latino S. Ignatii de Loyola in Campo Martio) è una chiesa di Roma, costruita nel 1626 e dedicata a Sant'Ignazio di Loyola, il fondatore della Compagnia di Gesù, che era stato appena canonizzato. È la chiesa dell'adiacente Collegio Romano. Responsabile dell'opera era il cardinale Ludovico Ludovisi. Il progetto è di Carlo Maderno, che aveva rielaborato una serie di disegni di Domenichino, e Orazio Grassi, un gesuita architetto e astronomo famoso per essere stato avversario di Galileo Galilei. La chiesa è molto nota per i trompe l'œil di Andrea Pozzo (1685). Quando si osserva in alto, stando in piedi nel punto marcato a terra da un disco dorato posto nel pavimento della navata, si ottiene l'effetto di un alto tetto a volta decorato da statue; in realtà il soffitto è piatto ed in qualsiasi altro luogo nella chiesa sembra distorto. Dall'altare sembra così fuori dalla proporzione che ci si meraviglia che fosse sembrato reale dall'entrata. Un altro segno, un po' più avanti verso l'altare, contrassegna il punto per l'osservazione ideale di una seconda pittura sopra l'incrocio, che dà un fine effetto di una cupola. Si dice che gli abitanti del territorio in cui Sant'Ignazio fu costruito non desiderassero una cupola troppo grande che coprisse il sole e che quindi si scelse questa soluzione.
LETTRE DU CARDINAL SACRIPANTE A FÉNELON Illustrissime e Reverendissime Signore, Il concerto, che sempre hò avuto della gran virtù e pietà di V.S. illustrissima palesato da me al al signor abbate di Chanterach nel tempo che si tratenne in questa corte, si è accresciuto via più nell'animo mio per la di lei eroica rassegnazione a sentimenti e decreti della Santa Sede. Onde siccome sono stato sempre dispostissimo a service al merito di V.S. illustrissima ; cosi nella congiuntura che s'è compiaciuta porgermene nella vacanza del canonicato die cotesta metropolitana, con raccomandare tre soggetti, hò adempite le mie parti, con presentare la lettera stessa scrittami da lei a Nostro Signore, il quale hà destinato il canonicato suddetto al signor Antonio Boulanger , nominato da lei in primo luogo, col decreto della vacazione dell'incompatibili : havendo Sua Santità in cio voluta manifestare la sua clementissima propensione verso lei, distinguere la sua raccommandatione, e deferire all'attestatione fatta delle qualità del soggetto preeletto tra vintidue concorrenti, che aspiravano al canonicato. Sono però a portare a V.S. illustrissima la notizia di tal provista, che ho procurato farle pervenire anco per altra parte, non avendola potuta communicare al suo agente, per non sapere chi sia; ma ne farò fare nuove diligenze per trovarlo, affinche si procuri che sia segnata la supplica da Nostro Signore. Intanto ella si compiacerà far palese questa provista, secundo it solito che si pratica ne' beneficii, ne' quali entrano il concordati di Germania, non essendo ancora spirato, tutto ch'e vicino il termine del trimestre, per essere la vacanza seguita nel mese di marzo, o ne' primi giorni di esso. Non si manco di stare avvertito alli soggetti che propone lo spedizioniere Thiery nelle vacanze che succedono; ma per caminare con sicurezza maggiore, particolarmente in quelle di beneficii qualificati, se V.S. illustrissima haverà la bontà di significare li sogetti piu meritevoli, il rappresentarò a Nostro Signore, dal quale i haveranno in benigna consideratione, siccome da me si haverà tutta l'attentione per la retta distributione di esti beneficii, secundo la santa mente di Sua Beatitudine, e pio desiderio di V.S. illustrissima. Baciandoli in tanto le mani, di V.S. illustrissima servitore. Roma, 16 maggio 1702 G. CARD. SACRIPANTE Roma COLLEGIO CAPRANICA posto nella PIAZZA degli ORFANELLI, il quale fu fondato dal card. Domenico Capranica
l'anno 1458, si educano giovani poveri che bramano di farsi preti. Accanto resta il TEATRO
CAPRANICA, che pure appartenne alla famiglia di questo nome che lo fece costruire. Gli
accessi ai palchi mal si accordano con i comodi che si richieggono, e serve soltanto agli
spettacoli secondari. Questa chiesa è parrocchia, e titolo di cardinale prete fino dai tempi di Sisto V; Benedetto XIII la consacrò di nuovo. Vi è annesso un'aratorio, fatto erigere dal cardinale Giuseppe Sacripante, per istruirvi i fanciulli nella dottrina cristiana. L'altare ha un quadro di Luigi Garzi. Il palazzo Giraud ora Torlonia, posto su la piazza di s. Giacomo Scossacavalli, trovasi a mano destra della via. Fu costruito con disegno di Bramante Lazzari per uso del cardinal Adriano di Corneto. Passò quindi all'Inghilterra ed era la residenza ordinaria degli ambasciadori di quella corte. Enrico VIII ne fece dono al cardinal Campoggi, dal quale passò in dominio dei Colonna, e da essi fu comprato da Innocenzo XII che vi stabili il Collegio Ecclesiastico detto dei cento preti. La famiglia Giraud lo comprò dalla Camera Apostolica, ed ora è posseduto dal principe Torlonia, poichè lo acquistò il suo padre D. Giovanni dalla Fabbrica di s. Pietro, che lo aveva avuto dai Giraud. L'architettura ha l'istesso andamento di quello della Cancelleria. La porta non è di Bramante, ed anche il cortile fu rifatto. Antichissima è la chiesa di s. Giacomo Scossacavalli, e per lontana tradizione si crede, che le due grandi pietre che in essa si custodiscono vi fossero collocate da s. Elena madre di Costantino. Narrasi che ella le aveva portate in Roma da Gerusalemme, perchè si credeva che sopra una Abramo ponesse Isacco per sacrificarlo, e sopra l'altra fosse stato collocato Gesù bambino quando dalla sua Madre si presentò al tempio. Si racconta inoltre che s. Elena volesse porre queste pietre nella basilica Vaticana, ma che arrivato qui il carro i cavalli che tiravanle essendosi ostinatamente fermati, e nè potendosi a forza di battiture farli andare innanzi, fu necessario depositarle in questo luogo, che prese il nome di Scossacavalli. Essa fu parrocchia. La Circoncisione nel quadro dell'altare a destra è disegno del Ricci da Novara, colorita da un sue scolare, il quale dipinse anche il quadro dell'altare maggiore disegnato dal suo maestro. Il tabernacolo di marmo africano, che cuopre l'altare maggiore, è opera di Gio. Battista Ciolli. Il quadro della cappella che segue rappresentante la nascita di Maria è del Ricci; le pitture a fresco voglionsi dell'Ambrogini. L'oratorio propinquo fu eretto dalla confraternita nel 1601. L'altare è disegno di Gio. Battista Cerosa, il quadro di s. Sebastiano è di Paolo Guidotti, e le pitture della volta sono di Vespasiano Strada. La fontana in mezzo dalla piazza verso l'acqua Paola, fu eretta da Paolo V con disegno di Carlo Maderno. Il palazzo di rimpetto a quello Torlonia fu edificato dal cardinale di s. Clemente Domenico della Rovere l'anno 1490 con disegno di Baccio Pintelli. Negli architravi delle finestre si legge: Dominicus de Rovere cardinalis. s. Clementis.
. SACRIPANTE, Giuseppe (1642-1727) Birth. March 19, 1642 (or 1643), Narni (1). Eldest of the four children of Giacinto Sacripante and Vittoria de Basilis. His last name is also listed as Sacripanti. Uncle of Cardinal Carlo Maria Sacripante (1739) Education. Studied letters, and then, law in Rome. (No further educational information found). Early life. Worked with Giacomo Prioli, auditor of the Sacred Roman Rota, whom he succeeded when the auditor fell gravely ill. Consistorial advocate, 1684. Sub-datary, April 17, 1687; confirmed in his post by the new Pope Alexander VIII, October 10, 1689; and again by Pope Innocent XII, July 16, 1691. Abbreviatore of the Roman Curia, November 6, 1688. Canon of the patriarchal Lateran Basilica. Secretary of the Congregations of Avignon and Loreto. Referendary of the Tribunals of the Apostolic Signature of Justice and of Grace, retaining his post of consistorial lawyer, April 24, 1690. Secretary of Memorials, retaining the subdatary, 1695. Sacred orders. (No information found). Cardinalate. Created cardinal priest in the consistory of December 12, 1695; received the red hat and the title of S. Maria in Traspontina, January 2, 1696. Prefect of the S.C. of the Tridentine Council, January 2, 1696 until December 4, 1700. Participated in the conclave of 1700, which elected Pope Clement XI. Pro-datary, December 4, 1700. Prefect of the S.C. of Propaganda Fide, December 9, 1704 until his death. Camerlengo of the Sacred College of Cardinals, January 26, 1705 until January 25, 1706. Opted for the title of S. Prassede, March 3, 1721. Participated in the conclave of 1721, which elected Pope Innocent XIII. Participated in the conclave of 1724, which elected Pope Benedict XII. Opted for the title of S. Lorenzo in Lucina, July 31, 1726, Cardinal primoprete. Death. January 4, 1727, Rome. Exposed in the church of S. Ignazio, Rome, where the funeral took place, and buried in the tomb he had built for himself in that same church (2). Bibliography. Del Re, Nicola. "I cardinali prefetti della sacra congregazione del concilio dalle origini ad oggi (1564-1964)." Apollinaris, XXXVII (1964), pp. 123-124 Ritzler, Remigium, and Pirminum Sefrin. Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi. Volumen V (1667-1730). Patavii : Typis et Sumptibus Domus Editorialis "Il Messaggero di S. Antonio" apud Basilicam S. Antonii, 1952, pp. 19, 46, 48, 50 and 59; Weber, Christoph and Becker, Michael. Genealogien zur Papstgeschichte. 6 v. Stuttgart : Anton Hiersemann, 1999-2002. (Päpste und Papsttum, Bd. 29, 1-6), IV, 850. Link. His tomb in the church of S. Ignazio, Rome, Requiem Datenbank. (1) Eubel, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, V, 19, indicates that he died when he was 84 years old, and Cardella Memorie storiche de' cardinali della Santa Chiesa Romana, VIII, 44, says that he was 85 years old at his death. (2) This is the text of the inscription on his tomb taken fRequiem Datenbank, linked above: D · O · M · IOSEPH S·R·E·CARDINALIS SACRIPANTES CLEMENTIS XI PONT MAX PRODATARIVS ET SACRÆ CONGREGATIONI DE PROPAGANDA FIDE PRÆFECTVS SANCTO IOSEPHO PATRONO SVO SACELLVM CENSV ANNO DIVINÆ REI QVOTIDIE IN EO FACIENDÆ CONSTITVTO SIBI SVISQVE SEPULCHRVM POSVIT ANNO DNI MDCCXII
SACRIPANTE, CARLO MARIA (1689-1758) Birth. September 11, 1689, Rome. Of a noble and patrician family originally from Narni. Eldest of the ten children of Filippo Sacripante, consistorial advocate, and Vincenza Maria Vituzzi, from Narni. His last name is also listed as Sacripanti. Nephew of Cardinal Giuseppe Sacripante (1695). Education Early life. Coadjutor of his father as consistorial advocate. In 1714, after the death of his father in April of that year, he became fiscal advocate of the Roman Church. He was declared advocate of the Roman people in 1718. Referendary of the Tribunals of the Apostolic Signature of Justice and of Grace, 1718. Voter of the Tribunal of the Apostolic Signature of Justice, October 1718. Cleric of the Apostolic Chamber February 1721; as such, he was president delle Carceri; and later, in 1725, governor of Cesi. President delle Ripe, December 1729. Elected by the Sacred College of Cardinals in February 1730, during the vacant see, pro-treasurer general of the Apostolic Chamber; confirmed in the post by the new Pope Clement XII. In 1738 he published the new Raccolta, rinovazione, e dichiarazione dei bandi, ordini, e provvisioni in diversi tempi emanate sopra le dogane generali di Roma, collecting in one volume what until then had been confusing and scattered information and documentation concerning the Treasury; the work was approved by the pope by means of a chirograph. Cardinalate. Created cardinal deacon in the consistory of September 30, 1739. Granted dispensation to be a cardinal without having received the subdiaconate and diaconate, October 2, 1739. Received the red hat and the deaconry of S. Maria in Aquiro, November 16, 1739. Participated in the conclave of 1740, which elected Pope Benedict XIV. Opted for the deaconry of S. Maria in Portico Campitelli, May 29, 1741. Sacred orders. Received the subdiaconate, May 13, 1742; and the diaconate, May 15, 1742. Opted for the deaconry of S. Maria ad Martyres, April 10, 1747. Opted for the order of priests and the title of S. Anastasia, February 1, 1751. Priesthood. Ordained, end of December 1750 or beginning of January 1751; celebrated his first mass on January 6, 1751 in his chapel (1). Episcopate. Opted for the order of bishops and the suburbicarian see of Frascati, January 12, 1756. Consecrated, January 25, 1756, Rome, by Cardinal Giovanni Antonio Guadagni, O.C.D., vicar of Rome. Pro-prefect of the S.C. of the Tridentine Council, January 1757, after the resignation of Cardinal Spinelli, also a pro-prefect, and before Cardinal Giovanni Giacomo Millo took possession as the new prefect. Participated in the conclave of 1758, which elected Pope Clement XIII. Unhappy with the election of the new pope, he retired to Narni, where he died shortly after. Death. November 4, 1758, Narni. Exposed in the cathedral of Narni; and buried in his family's tomb in the chapel of Blessed Lucia da Narni, in that cathedral. Bibliography. Cardella, Lorenzo. Memorie storiche de' cardinali della Santa Romana Chiesa. 9 vols. Rome : Stamperia Pagliarini, 1794, VIII, 299-300; Notizie per l'anno1763. In Roma MDCCLXIII : Nella Stamperia del Chracas, p. 126, no. 3; Ritzler, Remigium, and Pirminum Sefrin. Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi. Volumen VI (1730-1799). Patavii : Typis et Sumptibus Domus Editorialis "Il Messaggero di S. Antonio" apud Basilicam S. Antonii, 1968, pp. 9, 41, 51 and 52; Seidler, Sabrina M.; Weber, Christoph. Päpste und Kardinäle in der Mitte des 18. Jahrhunderts (1730-1777) : das biographische Werk des Patriziers von Lucca Bartolomeo Antonio Talenti. Frankfurt am Main ; New York : Peter Lang, 2007. (Beiträge zur Kirchen- und Kulturgeschichte, Bd. 18), p. 388-389; Weber, Christoph and Becker, Michael. Genealogien zur Papstgeschichte. 6 v. Stuttgart : Anton Hiersemann, 1999-2002. (Päpste und Papsttum, Bd. 29, 1-6), IV, 850. Links. Biography, in Italian, diocese of Frascati his engraving by Pietro Antonio Pazzi, Colecções digitalizadas, Biblioteca Nacional de Portugal; his engraving by Pietro Antonio Pazzi, Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, Bologna. (1) This is according to Gazzeti bolognesi, January 12, 1751. Ritzler, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, VI, 9, note 87, citing Diario di Roma, 5256, p. 10, says that he celebrated his first mass on March 21, 1751. A ricordo della loro opera nel palazzo comunale restano due epigrafi
|
||||||
|
||||||
|
|
|
|
|||
|