Intervista Radiofonica Scaletta di base
- nota: le risposte di Giuseppe Fortunati sono riportate
in neretto sottolineato
Dopo il successo del primo film di Narnia " il leone la strega e
larmadio" , prodotto dalla Disney e campione dincassi con oltre 800
milioni di dollari incassati al botteghino .
E' in preparazione il sequel delle "Cronache di Narnia",
tratto dai racconti dello scrittore inglese C.S. Lewis. Si intitolerà "Il principe
Caspian" ed è in fase avanzata di pre-produzione, con molte realizzazioni
concettuali terminate, le location scelte, il casting a buon punto.
Non è stato scelto ancora l'attore per il ruolo del principe Caspian,
ma la rosa dei pretendenti è ristretta: circolano nomi come Jhonny Depp e Orlando Bloom,
ma Douglas Gresham, figlio adottivo di Lewis, pensa che siano un pò troppo vecchi per il
ruolo, e in effetti il principe dovrebbe avere circa 14 anni. L'inizio delle riprese del
film è previsto per febbraio 2007: le location saranno in Nuova Zelanda e nella
Repubblica Ceca.
Le è piaciuto il primo film di Narnia ?
Moltissimo , nel mio paese Narni , in umbria , tutti i bambini
delle scuole hanno visto il film , dopo aver lavorato un intero anno scolastico, leggendo
i libri di Narnia, rielaborando spettacoli teatrali , partecipando a concorsi di lettura e
utilizzando internet per contattare altri studenti di tutto il mondo per parlare insieme
del magico mondo di Narnia.
Ogni ciclo fantasy che si rispetti costruisce un mondo molto particolareggiato, costellato
di magia, eroi e temibili avversari... quali sono la caratteristiche del mondo di Narnia?
Narnia è la città dai molti fiumi , infatti Narnia viene sempre
rappresentata in cima ad una collina che domina una valle dove scorre il fiume , proprio
come la città di Narni che domina la valle del fiume nera , Narnia vuol proprio dire
città del fiume , indicando la parola Nahar , proprio l'ancestrale vocabolo che indica lo
scorrere dell'acqua , quindi Naharna è la terra del fiume in lingua indoeuropea , com
Aslan vuol dire leone in lingua turca.
La terra di Narnia è quindi la terra del fiume in cui poi prendono
forma tutti i personaggi di Narnia.
<<Esiste, esiste davvero>>. Così la piccola Lucy parla del mondo fantastico
di Narnia che però, lo ricordiamo, è stato partorito dalla fantasia di un celebre
scrittore anglosassone C.S. Lewis, acronimo di Clive Staples Lewis. Ma chi era questo
celebre letterato? Si dice che fosse addirittura un amico di Tolkien....
Narnia esiste davvero e CS Lewis la conosceva bene , infatti lo
scrittore era professore a Oxford e Cambridge , e conosceva benissimo i classici latini ,
dqa Tacito a Livio pasando per Plinio il vecchio e Plinio il giovane , e proprio leggendo
i classici trovò indicata piu' volte la città di Narnia , così chiamata dai romani fin
dal 299 Avanti Cristo. Sicuramente di tale città parlò anche a Tolkien suo collega
all'università ed amico e compagno di pub nelle lunghe serate trascorse insieme a parlare
del Signore degli Anelli e delle Cronache di Narnia.
Il mondo di Narnia è costellato da decine e decine di personaggi, ognuno con una
caratteristica sua particolare... iniziamo da quelli più cattivi. Questa volta
l'antagonista è una donna, la strega bianca. La genesi di questo personaggio è data per
scontata in questo capitolo, l'unico, per adesso, rappresentato al cinema; ma nel primo
capitolo de Le cronache di Narnia si parla della "nascita" di questa temibile
signora... cosa è successo in realtà? Perché la strega è così cattiva?
La strega è il sibolo del male e della tentazione , come si nota
anche nel passaggio in cui offre a Edmund dei biscotti fatati, la strega Jadis vuole
tenere il mondo sotto il gelo e creare un paese " in cui è sempre inverno e non è
mai Natale" . Narnia infatti inizialmente è il massimo dello squallore , un paese
privo di vita e coperto dal gelo ed ogni forma vivente viene congelata o tramutata in
statua di pietra , dalla straga del male .
Parliamo di un altro personaggio, il vero re e creatore di Narnia: Aslan. Ha la forma di
un leone ma, come altri animali, riesce a parlare ed a comunicare con i figli di Eva.
Sentiamo:
Aslan è la forza del bene e rappresenta Gesu' Cristo , che
indica agli umani la viadella gloria eterna. Aslan che in turco vuol dire leone , è il
leone di Giuda , disposto a morire per redimere i nostri peccati , anche del piu' piccolo
di noi peccatori, come Edmund per cui si immola sulla tavola di pietra , per poi risorgere
e portare i quatro bambini sul trono di Narnia .
Anche Aslan appare nel primo capitolo de Le cronache di Narnia... qual è la sua storia e
in cosa consiste questa profezia che riguarda proprio i quattro figli di Eva?
I quattro ragazzi sono lumanità che vive per evolversi e
redimersi , lottando contro il male , la profezia della favola parla di un giorno in cui i
quattro figli di Eva , torneranno nel regno di Narnia , per sconfiggere la strega cattiva
e riportare la primavera nel regno di Narnia , andando ad occupare i quattro troni vuoti
del castello di Cair Paravel.
Metà uomo e metà capra: questi sono, secondo la mitologia, i fauni. Creature molto
particolari, di cui, forse, è bene non fidarsi...
Tumnus vuole rapire la piccola Lucy e consegnarla alla strega, ma poi
si pente. Nell' ultimo film di Guillermo Del Toro, Il labirinto del Fauno, si dice proprio
che è bene non fidarsi dei Fauni. Chi sono queste creature? E' vero che non bisogna
fidarsi?
Il fauno rappresenta il Diverso , che essendo tale incute timore
e non ispira fiducia, ma chi si accosta al diverso con animo puro, come quello di un
bambino , può scoprire il lato migliore anche del peggiore nemico e magari condividere
con lui momenti felici. E questo il messaggio del Fauno che nella storia
inizialmente è al servizio della strega cattiva, ma essendo di animo buono non riesce poi
a tradire Lucy ed addirittura alla fine viene punito per non aver tradito la piccola umana
e trasformato in statua di pietra.
Il film - come i libri - de Le cronache di Narnia si fonda su molte leggende di origini
varie. Questa è di sicuro la più famosa:
Lewis amava le leggende irlandesi, che in fondo avevano sempre
una base di verità, e a circa 30 anni iniziò a credere nella più conosciuta storia mai
tramandata dalluomo, la religione Cristiana.
Perché inserire una delle leggende più comuni? Perché proprio Babbo
Natale?
Babbo natale porta la gioia nei periodi più freddi
dellanno, recando doni ai bimbi buoni, così anche a Narnia porterà i suoi regali a
Lucy , Susan e Peter , ma non ad Edmund , che trama con il maligno contro i suoi fratelli.
La piccola Lucy riesce ad accedere al mondo di Narnia perché non crede solo in ciò che
vede. Insomma, Lucy crede fermamente nella fantasia. Ma quanto è importante la fantasia
dei bambini? E' su di essa che si fonda il successo dei fantasy? Anche agli adulti piace
fantasticare?
Lucy ha la fede , e per questo vede prima degli altri oltre la
realtà materiale, quindi oltre larmadio della realtà, in qualche modo Lucy è
stata paragonata alla Beata Lucia da Narni , famosa intorno al 1500 per la sua fede e per
aver ricevuto le stigmate.
Come in tutte le storie fantastiche, anche ne Le cronache di Narnia c'è una
distinzione forte tra il bene e il male. Da una parte la strega bianca e dall'altra il
leone Aslan, tutti gli animali parlanti e i figli di Eva...
Non bisogna dimenticare il contesto in cui furono scritte le
favole di Narnia , infatti eravamo subito dopo la fine della seconda guerra mondiale
intorno gli anni 1950, in Inghilterra con Londra distrutta dai bombardamenti tedeschi ed
oltre un milione di bambini costretti a lasciare le loro mamme a Londra per rifugiarsi
nelle campagne inglesi lontano dalle proprie famiglie , questa esperienza
dellabbandono, che dovette subire lo stesso scrittore avendo perduto la propria
madre in tenera età ed essendo costretto ad andare in collegio in giovanissima età.
Che confine c'è tra il bene e il male nelle storie fantasy? Perché tracciare dei confini
netti ed inserire, spesso, dei personaggi che da leali diventano cattivi oppure riescono a
redimersi come nel caso di Edmund?
Edmund rappresenta la storia delluomo e del peccatore , che si lascia tentare,
ma che poi ha la forza di redimersi dal peccato.
Narnia e Narni. Dalla storia al fantastico - edito da Heos è il titolo del suo libro. Ma
quali sono i collegamenti tra il suo paese, Narni, e il nome fittizio che Lewis ha deciso
di dare al mondo da lui creato, ossia Narnia?
Premesso che la Fantasia di C.S. Lewis è
l'evento preminente che ha fatto scaturire i libri delle fantastiche "Chronicles of
Narnia", delle curiosità interessanti si possono trovare con strani collegamenti
alla cultura italiana.
Nella stessa città di Narni ci sono dei riferimenti fantastici , come
ad esempio il Castello di Narnia , rappresentato dalla Rocca dellAlbornoz, che
speriamo presto possa diventare un piccolo parco a tema per le favole di Narnia, oppure la
statua di pietra di origine romana , che rappresenta il leone Aslan , ma abbiamo anche la
tavola di pietra, unara sacrificale preromana che domina la vallata del fiume Nera.
Ed anche passeggiando per le vie di Narni , si possono ritrovare antiche pietre che
parlano di un glorioso passato che ci riporta alla nostra Narnia.
In realtà Lewis era un profondo conoscitore della cultura italiana e
la sua formazione di assistente universitario ad Oxford e professore a Cambridge , lo
avevano portato a leggere e studiare a fondo i grandi classici della letteratura . tra
questi non potevano mancare i grandi poeti latini che in gioventù e successivamente per
tutto il corso della propria vita, influenzarono molto le opere del nostro scrittore.
Jack, (come amava farsi chiamare Lewis dagli amici). La sua conoscenza del latino era
talmente vasta, da poter tenere correntemente delle discussioni e delle corrispondenze in
lingua latina, come avvenne per lungo tempo. La corrispondenza in latino con don Calabria
iniziò alla fine del 1947 per protrarsi poi fino alla morte di don Calabria avvenuta alla
fine del 1954. Tale rapporto epistolare in lingua latina è stato tradotto in italiano e
si può trovare nel libro: "Una Gioia Insolita", a cura di Luciano Squizzato
prefazione di Walter Hooper edizioni Joca Book 1995. Jack aveva letto tra il 1910 ed il
1920 (quindi ad una età dai 12 ai 22 anni ) molti scrittori latini tra cui, è possibile
che Lewis abbia letto almeno sette riferimenti alla Narnia romana in Italia, nei testi
della letteratura latina.
" Quattro citazioni sono state trovate nelle Historiae di Livio
(10:10, 27:9,27:50, e 29:15) , altre citazioni sono state trovate negli annali di Tacito
(3:9) inoltre Plinio il Vecchio commenta nelle sue Storie Naturali riguardo il clima
particolare di Narnia ( che diventa secco durante la stagione delle pioggie).... infine
Plinio il Giovane nelle sue lettere alla suocera Pompea Celerina, menziona l'eccellenza
degli alloggi della sua villa presso Narnia, e specialmente i suoi stupendi bagni. Di
questi riferimenti, Lewis menziona sicuramente Plinio il Giovane, in una lettera ad Arthur
Greeves". Questo è quanto scrive Paul Ford's su "Companion to Narnia".
Quindi il nome Narnia dato ai libri fantastici di Lewis era sicuramente
noto a Jack che sapeva che Narnia era una città italiana posta sulla via Flaminia ed
estremo baluardo posto alla difesa di Roma.
Questo fatto è ulteriormente avvalorato da uno dei maggiori biografi
di Lewis , cioè da Walter Hooper, che oltre ad essere in possesso di una cartina d'Italia
su cui Lewis aveva studiato e sottolineato i percorsi delle strade consolari che da Roma
portavano al nord, dice espressamente che questa cartina gli è stata data personalmente
dallo scrittore e lo stesso Lewis ha detto a Hopper, dandogli tale documento, che da tale
fonte aveva tratta il nome della magica terra di Narnia. Tale mappa è tratta dall'atlante
"Murrey's Small Classical Atlas" (1904) .
Trasmissione radiofonica "la rosa purpurea" Puntata della epifania 6
Gennaio 2007 durata circa una ora interessanti contributi tratti dal film e valenze
religiose delle Cronache
di Narnia.