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Progetto
 “l’Acqua nella Memoria”

Vigne di Narni
Racconti di Gabriella Leonori


 

Le famiglie Leonori e Fani,  devono le loro fortune  ad attività di molitura di olive e produzione di vino e  grano.  Oltre al possesso di Osterie a Vigne lungo il percorso del grand Tour .

Casa Leonori

Altra famiglia importante era  la Famiglia Fani


Questa è la casa Fani  con antica stazione di posta  e locanda per i viaggiatori.


L’acqua a Vigne aveva dei luoghi pubblici come il lavatoio ed il fontanile che si trovava subito sotto il paese ed ora è appena passata la variante all’altezza della Chiesa di San Lino.

Il fontanile è nella tipica struttura di inizi novecento che si ritrova nei principali borghi del narnese. 

Le donne andavano a prendere l’acqua e a lavare i panni dovendo poi affrontare la salita con i pesanti panni bagnati e con  le brocche in testa. Ci raccontano anche di liti tra donne per affari o gelosia che vedevano i fontanili come terreno di incontro e scontro.

All’interno del paese solo i Leonori e i Fani  avevano in casa pozzi e fontane. 


Con la Gabriella Leonori e i suoi parenti abbiamo avuto modo di visitare gli interni dei palazzi padronali, che sono un vero e proprio museo della civiltà contadina, 


con tanti strumenti di lavoro e accessori vari in rame e altri materiali 

per la vita quotidiana. 

Iniziamo a vedere   pozzi e vasche di casa Fani.


Questa è la casa Fani  con antica stazione di posta  e locanda per i viaggiatori.

Oltre a un mulino ad olio e una fornita cantina con botti e tini per il vino. Vi sono ancora mulini a grano e olio elettrici e i vari strumenti come presse e viscoli, in cocco, che hanno lavorato fino intorno al 1980.

Per l’acqua sono interessanti sia due pozzi uno di raccolta dell’acqua piovana e l’altro per l’acqua da bere, ancora in parte pieni di acqua e con le carrucole per attaccare i secchi da cui si attingeva poi l’acqua. 

Ora ci sono anche pompe elettriche e strutture moderne, ma un tempo gli addetti alla casa prendevano direttamente con la forza delle braccia l’acqua dal pozzo.


Altra particolarità è una vasca di grandi dimensioni , fatta in marmo per lavare i panni e altri usi, come ad esempio vasca da bagno. Occupa una stanza  

e serviva anche per le cucine.

Passiamo ora a Casa Leonori

Un particolare strumento che ci ha fatto notare Gabriella è il così detto grappello , strumento per recuperare i secchi che a causa della rottura delle corde cadevano nel pozzo, e venivano ripresi con questo strumento formato da ancore e uncini.


Nel locale di proprietà di Gabriella sono poi conservate altre curiosità come la zona per lavorare il maiale e creare poi il sapone dal grasso dell’animale. 



Il procedimento veniva fatto con la soda ed altri ingredienti ed era uno dei pochi detersivi validi per lavare i panni oltre alla lisciva che era fatta con la cenere del camino e lavava molto poco. 

Nelle cantine ci sono tantissimi strumenti ed attrezzi e tante piccole curiosità difficili da descrivere. 

questo ad esempio  serviva per le salsiccie

Molti i catini e le brocche in rame.

Nelle stanze da letto interessanti le tolette fatte per lavarsi ,  con brocchetta e catino e poggia asciugamani, con uno specchio per le signore. 

questa è casa Leonori  sul retro 

Le figure principali sono Giovanni e Agostino e Sante……  le cui famiglie detenevano a fine ottocento e primi del 1900 gran parte dei fabbricati del paese di Vigne e non solo. Oltre  ad  un mulino ad olio.

Altra Curiosità  si trova all'inizio del paese venendo da Narni , si tratta del
 pozzo pubblico  che era  in un palazzo detto Casermone,  che ancora oggi ha pozzo e vasche per attingere acqua.

Vigne il paese delle locande

si ringraziano  per le informazioni 

Favetta Michele

Di Deodato  Stefano

Sulle osterie si trovano diversi documenti come quelli che ora riportiamo .

"HOSTARIE DELLE VIGNIE" ANNO 1660


A Vigne sono rappresentate ben cinque Osterie (n.61,62,63,64,65) tutte collocate sul lato destro della via Flaminia (per chi viene da Narni).

Al numero 59 si legge di un edificio chiamato Casaccia e al 60 una seconda casa (entrambi sul lato sinistro).
E' segnalato anche Ponte Sanguinaro.

Nei dintorni sono disegnati i castelli di Borgaria, Gualdo, San Vito e la città di Otricoli.
Sul retro della pianta sono presenti gli stemmi di papa Alessandro VII Chigi Barberini, del presidente delle strade Corsini e dei maestri di strade Domenico Iacovacci e Giacinto Del Bufalo.

Viaggiatori di passaggio nelle osterie di Vigne- James Forrester 1769

viaggio del pittore Irlandese James Forrester  "A tour in Italy", edizione anastatica e traduzione del diario di viaggio di James Forrester, 1787. L'11 giugno 1769, all'età di trentanove anni, James Forrester, un pittore irlandese trasferitosi a Roma nel 1755, intraprese il suo Petit Tour, visitando, nel corso di diciotto giorni, lo Stato Pontificio. Il diario di questo viaggio è stato curato e pubblicato, dopo la sua morte, nel 1787 dal pittore George Robertson, uno dei suoi compagni di viaggio. G"Verso mezzanotte lasciammo questo posto (Borghetto) e alle sei del mattino arrivammo a una locanda molto ordinata e confortevole, chiamata Vigne di Narni. Qui prendemmo la nostra colazione, riposammo e pranzammo per tre paoli ciascuno; fummo trattati bene e le nostre spese complessive ammontarono a due corone e cinque paoli... "

Il viaggio continua poi verso Narni.

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Nel 2019, in occasione dei 250 anni dal viaggio del pittore Irlandese James Forrester nel centro Italia, è stata pubblicata da Vittorio e Roswitha Di Martino, una ricerca sui luoghi da lui visitati e frequentati. Tra questi c'è anche Vigne dove il pittore ha soggiornato per qualche ora. Dalle loro ricerche nel catasto Gregoriano, risultavano esserci quattro locande ma non sappiamo in quale di queste James Forrester abbia mangiato. Tuttavia avendo segnato tutto sul suo diario di viaggio (poi pubblicato) sicuramente ha avuto un bel ricordo del nostro bel paesello!!!
Se siete interessati qui trovate il libro completo:

Per leggere il libro in inglese

Progetto
 “l’Acqua nella Memoria”


Le Università delle tre età di Narni ed Amelia, in questo periodo di blocco forzato dei corsi in presenza, hanno pensato di portare avanti varie iniziative on line. Tra queste ha riscosso particolare successo il progetto “l’acqua nella memoria”.
Il progetto ha lo scopo di sensibilizzare i giovani e meno giovani,  sulla importanza delle risorse idriche, e sulla fortuna che molti di noi hanno di avere l’acqua a disposizione. In molte parti del mondo ancora oggi questo è un miraggio e solo fino a un secolo fa l’acqua  corrente non era ancora nelle nostre case. Noi siamo l’ultima generazione che può ricordare come si viveva in mancanza di questo servizio essenziale, come ci si organizzava nella vita quotidiana e nei lavori che ne richiedevano l’uso. Le Unitre di Narni ed Amelia, grazie ai loro iscritti, stanno rispondendo per ricostruire insieme una memoria comune per far rivivere esperienze vitali per il nostro territorio.
Tutto è nato da delle passeggiate culturali lungo il fiume Nera, alla scoperta delle nostre radici, infatti la parola Narni deriva dal sanscrito “Nahar” che è la radice per indicare l’acqua che scorre, e la nostra terra è da sempre ricca di acqua. L’Umbria verde deve proprio all’acqua il suo colore, generatore di vita e fonte di energia.
 

Per approfondimenti vedere
https://www.facebook.com/hashtag/unitrenarni

Progetto Acqua unitre

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http://www.narnia.it/fontane.html

http://www.narnia.it/formina.html

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