Isolani Tobia 1843-1908
Nato a Fabbrica di Pisa nel 1843 morto a Narni nel 1908
il padre si chiamava Angelo residente a Rieti
e la madre Gianni Clorinda, la moglie era Poggi Raffaella.
Tobia Isolani ingegnere industriale ed esperto di idraulica
, progetta i canali motori a Narni e
Terni , a partire dal 1884 con la realizzazioe del canale motore dello Jutificio Centurini , che poi verrà anche
utilizzato per la fabbrica d’armi.
Centurini nel 1886 fondò a Terni l'omonimo iutificio . Costruito su progetto
dell'ingegnere Tobia Isolani, questo
stabilimento era dotato dei macchinari più evoluti disponibili all'epoca sul
mercato per quanto attiene al settore tessile. Lo stabilimento utilizzava come
forza motrice una derivazione di 8 metri cubi di acqua al secondo dal Canale Nerino. Il ciclo
produttivo riguardava la lavorazione di filati e tessuti di juta provenienti dall'India, da
trasformarsi soprattutto in sacchi da imballaggio. L'opificio era dotato di una
tintoria e di una stamperia e vi erano posizionati 5.000 fusi e 300 telai. Gli addetti erano circa 1.300, in
particolar modo donne. Commerciante, armatore, banchiere e industriale, il
commendatore Centurini prese parte nel 1880 alla costituzione
della Società Italiana per Condotte d`Acqua. Nel 1886 fondò invece a Terni l'omonimo
iutificio Centurini. Costruito su progetto dell'ingegnere Tobia Isolani, questo
stabilimento era dotato dei macchinari più evoluti disponibili all'epoca sul
mercato per quanto attiene al settore tessile. Lo stabilimento utilizzava come
forza motrice una derivazione di 8 metri cubi di acqua al secondo dal Canale Nerino.Il ciclo
produttivo riguardava la lavorazione di filati e tessuti di juta provenienti dall'India, da
trasformarsi soprattutto in sacchi da imballaggio. L'opificio era dotato di una
tintoria e di una stamperia e vi erano posizionati 5.000 fusi e 300 telai. Gli addetti erano circa 1.300, in
particolar modo donne.
Si tratta di vere e proprie opere di
urbanizzazione industriale che prevedono canali artificiali che derivano la
loro acqua del fiume Nera.
Le prime opere le compie a Terni con Centurini
creando il canale motore detto “Nerino”, che poi verrà utilizzato da varie industrie
come la Fabbrica d’Armi , il lanificio
Gruber oltre allo Jutificio e fabbrica tessile del Centurini.
A Narni nel 1887 progetta il
canale motore che lo stesso Centurini vuole per creare due fabbriche gemelle
nei pressi della stazione Ferroviaria di Narni .
La concia e la fabbrica di
Guttaperga , che poi diverranno rispettivamente la Elettro carbonium e la
Linoleum. La caratteristica di tali stabilimenti è che si sviluppano
ortogonalmente rispetto al canale motore, questo per meglio trasmettere in
tutti reparti la forza meccanica motrice che azionava tutte le macchine.
La storia raccontata da Maria Ottaviani , operaia
dell’elettro dal 1920 al 1928 e poi dal 1940 al 1950, vuole che sua nonna Marianna
nativa delle Marche, poi trasferita a Narni ,
tenesse a Balia Tobia Isolani , che poi si spostò a Narni per lavoro e
volle con se il figlio di Marianna , Alfredo Ottaviani , come fattore della sua
azienda agricola a Narni, che si trovava in località Morellino . La nonna di Maria fu la balia di Isolani
quello che costruì le prime fabbriche a Narni . Per questo Isolani poi affidò
ad Alfredo Ottaviani , padre di Maria e figlio della balia, il compito di
fattore delle proprietà di Narni della famiglia Isolani. Il lavoro a Narni di
Isolani si concluse con la progettazione
della fabbrica del Carburo , che poi diventerà la ex Spea.
Alla fine dell’Ottocento
la cartografia IGM prende atto dell’insediamento
nella piana ai piedi di Narni dei primi due impianti industriali e del
percorso del canale artificiale che fornisce loro la necessaria forza motrice.
Da notare la quasi totale assenza di abitazioni nell’area oggi occupata da Narni Scalo.
Qui accanto il progetto messo a punto dall’Elettrocarbonium
nei primi nel Novecento per costruire una nuova centrale idroelettrica
sul canale artificiale, progettato all’ingegnere
narnese Tobia Isolani, che dal novembre 1888 ha assicurato per molti
decenni la forza motrice necessaria alle prime due fabbriche narnesi.
Così come era successo per l’avvio del processo di
industrializzazione, anche nel caso dell’insediamento
dell’industria chimica le vicende del Narnese seguono di pochi anni quelle
del Ternano e si localizzano nelle aree che avevano ospitato i primi
insediamenti, rilevandone addirittura gli impianti e le infrastrutture,
dapprima a Narni Scalo e poi a Nera Montoro (cfr. infra
pp. 32-37).
Costituite nel 1887 per iniziativa della Banca Industriale
e Commerciale (BIC), fondata nello stesso anno da Alessandro Centurini, che nel
1884 aveva costituito a Terni l’omonimo
Jutificio, la Società Italiana per la Concia delle Pelli (operativa dall’ottobre 1888) e la Società per
la Fabbricazione e il Commercio di Oggetti in Caoutchouc Guttaperga e Affini
(entrata in funzione nel maggio 1889), cessano ben presto la loro attività in
seguito al fallimento della BIC: a un anno dalla sua costituzione questa aveva
promosso anche la Società Metallurgica e la Società Generale per l’Illuminazione (riunendo la Società del
Gas di Civitavecchia con quella di Perugia, entrambe fondate dal belga Cassian
Bon) ma era stata poi coinvolta nelle scandalo della Banca Romana e messa in
liquidazione.
Isolani è assessore al comune di Narni e poi
diviene Sindaco dal 27 Agosto 1897 al 30 luglio 1899. In tale periodo conosce
Aldo Netti che è intento alla realizzazione della centrale e diga della Morica.
Isolani sarà anche il progettista del primo
mulino elettrico Narnese come risulta dai documenti presso l’archivio di Narni,
con schemi e planimetrie firmate di suo pugno.
La villa dell’ingegner Isolani si trova nei
pressi del bivio di Capitone, e fu in seguito acquistata da un altro illustre
narnese di adozione l’ammiraglio Pession, che la terrà insieme alle sorelle per
molti anni, facendola divenir una fiorente azienda agricola.
Dai documenti dell’anagrafe di Narni risulta che l’ing.
Tobia Isolani muore a Narni il 21 Gennaio 1908.
queste ricerche partono dall'archivio post unitario del comune di Narni, che ringraziamo .
sono state integrate con ricerche nella anagrafe storica e negli archivi di Firenze.Biblioteca
Nazionale Centrale, Documento
7157.25
- Un nuovo canale industriale sulla sinistra della Nera ..., 1886,
pp. 1-8, cop.
Oltre che da testimonianze storiche registrate da testimoni, quando erano ancora in vita.