L’acquedotto
della Formina restauri
I
primi documenti a parlare dell'acquedotto Formina in termini di
salvaguardia e
di norme atte a regolarne la manutenzione sono gli Statuti Comunali di
Narni
del 1371.
dagli Statuti della città di Narni del 1371
tradotti da
Raffaello Bartolucci
Le
attente disposizioni che ne regolavano il percorso si riassumono
nel divieto di piantare alberi nelle vicinanze dell'acquedotto, nelle
prescrizioni di pene e multe per chi lo avesse sporcato,
nell'affidamento a
chiunque di compiti di polizia per arrestare chi lo avesse danneggiato
e nella
costruzione di muri protettivi attorno ai pozzi.
Riportiamo
alcune delle norme tratte dagli statuti .
Elezione
dei Soprintendenti dell'acquedotto della Formina.
la
formina del lago nella piazza di
San Giovenale
Spiracoli
murati e elevati,
e che ci sia una buona strada
da percorrere a cavallo a piedi
o con bestie affardellate.
Pene
per chi fa danno alla Formina
non
sia fatto oltraggio alle donne
che vanno alle fontane.
Il
Vicario si deve impegnare a fare
tutte le opere necessarie alla manutenzione.
chi
provoca impedimento allo acquedotto sia punito con 200 soldi cortonesi.
che
si faccia un registro con tutti quelli che abitano nei pressi
dell'acquedotto.
Dal castello di Tieli alla contrada delle Valli.
Tali abitanti sono tenuti a catturare tutti quelli che provocano danni.
Gli
spiragli dell'acquedotto devono essere in muratura e elevati da terra
per cinque piedi.
a
Maggio e Novembre il consiglio del popolo elegge due soprintendenti per
l'acquedotto.
I
sopraintendendi non possono prendere denaro, e i revisori devono far
bandire dalla città chiunque abbia pagato i soprintendenti.
Il
vicario sia tenuto affinchè si facciano tutti i lavori
indicati dal Soprintendente. Tutte le fontane devono essere ripulite.
Nessun
ebreo può abitare vicino alle fontane, a meno di 25 pedali, con pena di
25 libbre cortonesi.
sia
riparate la fontana che si trova sulla strada di san Gemini.
l'acqua
che fuoriesce dalla fontana di
San Salvato , sia dato ai frati predicatori .
Nessuna
persona depositi sporcizia nelle fontane , ne
faccia il bagno presso le stesse.
Dopo
il sacco dei Lanzi del 1527
anche l'acquedotto subì gravissimi danni e
per molti anni non funzionò.
Abbiamo notizie dalle Riformanze che partono dal 1555
Da
questo con ricerca per nome trovo tutte le ricorrenze ad esempio
formina
1555
10 15 Edilizia Corsi
d'acqua/Fossati/Canali/Acquedotti/Fognature si chiede di nominare
deputati
sopra la formina
1555
10 30 Edilizia Corsi
d'acqua/Fossati/Canali/Acquedotti/Fognature si discute il da farsi
circa la
formina
1555
10 30 Edilizia
Formina/Fontane/Cisterne/Pozzi/Lavatoi si propone di costruire qualche
cisterna
per le necessità future della città
1575
02 16 Edilizia
Formina/Fontane/Cisterne/Pozzi/Lavatoi si discute il da farsi dato che
mastro
Antonio scalpellino ha dichiarato di non poter continuare i lavori alla
cisterna, nonostante sia già stato pagato
1575
08 06 Edilizia
Formina/Fontane/Cisterne/Pozzi/Lavatoi oblatio di Pietro scalpellino
per la
riparazione della cisterna
1577
01 14 Edilizia
Formina/Fontane/Cisterne/Pozzi/Lavatoi è necessario pulire
la cisterna del Capo
di Sopra dal fango
1577
01 21 Edilizia
Formina/Fontane/Cisterne/Pozzi/Lavatoi mastro Pietro scalpellino fa la
sua
richiesta per i lavori alla cisterna del Capo di Mezzo
1577
08 08 Edilizia Formina/Fontane/Cisterne/Pozzi/Lavatoi
la fonte di Ferogna ha bisogno di riparazioni
1577
09 19 Edilizia
Formina/Fontane/Cisterne/Pozzi/Lavatoi è necessario riparare
la fontana di
Capitone
1578
02 05 Edilizia
Formina/Fontane/Cisterne/Pozzi/Lavatoi viene letta una petizio n e di m
a s t r
o Pie t r o s c alp ellin o rig u a r d a n t e la cisterna e si
acconsente ad
acquistare la calce da lui 1578 02 05 Edilizia
Formina/Fontane/Cisterne/Pozzi/Lavatoi è necessario pulire
la cisterna del capo
di sotto perché i forminari si sono rifiutati di mettervi
acqua
1578
02 12 Edilizia
Formina/Fontane/Cisterne/Pozzi/Lavatoi ci si è informati che
la cisterna in
pietra reggerà come quella in mattoni e si procede
1578
08 10 Edilizia
Formina/Fontane/Cisterne/Pozzi/Lavatoi resoconto della ricognizione
dell'acquedotto
1578
09 02 Edilizia
Formina/Fontane/Cisterne/Pozzi/Lavatoi dei tre deputati sopra la
cisterna del
mezzuro ne sono morti due e devono essere sostituiti
1578
09 05 Edilizia
Formina/Fontane/Cisterne/Pozzi/Lavatoi sostituzione dei deputati alla
fabbrica
della cisterna del Mezzuro morti, vale a dire Baldovino Cardulo e ser
Galeotto
di Marzio
1581
01 07 Edilizia Corsi
d'acqua/Fossati/Canali/Acquedotti/Fognature Erasmo Cardulo desidera
fare un
canale per poter prendere l'acqua dalla formina la notte per usarla in
casa
1581
04 20 Rapporti fra il
Comune e i cittadini/ufficiali/deputati Debiti/Crediti/Prestiti i
soprastanti
della Formina reclamano un credito nei confronti del comune
1581
04 23 Contabilità/Salari
Debiti/Crediti/Prestiti si propone di rifiutarsi di restituire i denari
presi a
prestito dai soprastanti della Formina
1581
08 20 Contabilità/Salari
Banditi i priori decidono un pagamento ai soprastanti della formina per
le
spese avute per l'imperversare dei banditi
Concludiamo
con un piccolo aneddoto divertente, raccontato dagli anziani
relativo ai ragazzi di Itieli, che avevano inventato un gioco che ci fa
capire come funzionava l’acquedotto della Formina. Il gioco
consisteva nel disporsi su varie bocchette a valle
di un
luogo ove uno di loro gettava nell’acqua corrente di una
bocchetta, un pezzo di pane e gli altri, dalle
bocchette
successive dovevano provare a recuperalo. La gara era molto sentita e
quasi sempre qualcuno recuperava il pezzo di pane, ma qualche volta il
gioco si concludeva con un insuccesso e allora si
diceva…”
adesso va’ a ripigliallo a Narni”.
Giuseppe Fortunati
" La Formina "
L'acquedotto romano della Formina, nella bassa
Umbria, fatto costruire da Marco Cocceio Nerva, tra il 24 ed il 33 d.C.
fu la soluzione agli approvvigionamenti idrici della città
di Narni, da sempre soggetta ad estati siccitose, ove anche le cisterne
urbane poco servivano a soddisfare i fabbisogni dei suoi abitanti.
L’acquedotto
ha una lunghezza di circa 13 km. e con
una pendenza di circa il 6 0/00.
Parte
da Sant’Urbano ed arriva a Narni.
Le
dimensioni interne sono varie, da 1,30 m. a 1,80 m. d'altezza, alla
larghezza, quasi costante, di "un piede e mezzo" romano, equivalente
proprio ai 45 cm. . La volta è prevalentemente a cappuccina,
composta da lastre contrapposte a "V" rovescia, a volticine con
spezzature di pietra e calce, a lastroni orizzontali.
La
sorgente presso il paese di S. Urbano in località "capo
dell'acqua", si trova a 356m.s.l.m. lungo il tragitto si trovano anche
gallerie e trafori ,
il più lungo con i suoi 645 m. di galleria. Ogni tanto si
trovano delle "bocchette" di accesso, come da queste parti sono
chiamati gli sfiati per l'acqua, in altre parole pozzi che avevano la
funzione di permettere l'eventuale rimozione di detriti ed
impurità da parte degli addetti alla manutenzione.
Lungo
il percorso si trovano circa 139 bocchette oltre a 55 pozzi verticali
nelle zone in Galleria : le
gallerie più lunghe sono quelle di S.Biagio (m.490), di
Monte Ippolito (m.900) e di Monte S.Silvestro (m.370).
Le sorgenti della Formina, oltre all'origine sono
sei , Crepacore, Santo Antonio, Campora, Scarpi, Altrocanto,Forminella.
Ponte
Cardona
La pendenza dello scavo, intorno al sei per mille,
non è in pratica percepibile. Tale inclinazione, oltre ad
angoli a gomito appositamente distanziati, fu studiata al fine di
evitare all'acqua di prendere velocità ed erodere la
muratura interna.
Vieni
a trovarmi :
Vedi anche
http://www.narnia.it/risorgimento/chiodi.htm
https://www.narnia.umbria.it/2019/05/08/sentieri-narnesi/
http://www.narnia.it/guida/cardona.htm
http://www.narnia.it/formina.html
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